L'Italia dei flashmob ai tempi del Coronavirus.
"Musica che ti passa", "Applaudiamo l'Italia", "Andrà tutto bene".
La Nazione si ribella al Covid19 con slogan ed eventi concordati dal balcone di casa.
"L'Italia s'è desta"… si sarebbe potuto chiamare così questo articolo, ma a prescindere dai nomi è sempre importante l'essenza delle cose, visto che anche in questo caso non sono mancate le critiche che descrivono questo fenomeno come qualcosa di inutile.
Chiaramente ognuno è libero di avere ogni opinione, ma credo che in un momento come questo che appare drammatico anche per le costrizioni alle quali siamo sottoposti, sia utile un momento di gioia e la vicinanza a coloro che sono in prima linea deve essere totale anche in futuro.
Il primo grande evento si è tenuto venerdì 13 marzo 2020 ed è stato un grande successo.
Il flashmob ha portato ad affacciarsi a finestre e balconi tanti cittadini costretti a restare a casa per arginare la pandemia da Coronavirus.
Come spesso accade è la musica a farla da padrona in queste situazioni e si è iniziato con l'Inno Nazionale che è risuonato da tutte le abitazioni accompagnato dal canto della gente che ha voluto vivere un momento di spensieratezza, oltre che di vicinanza.
Successivamente ognuno ha potuto esprimersi liberamente cantando, suonando il proprio strumento, identificandosi in un brano o in una musica particolare che ha riempito le città deserte di quella vita che manca alle nostre città.
Sebbene molti asseriscano che ci vorrebbe o si trasformano in "commissario prefettizio" per fare in modo che le regole vengano rispettate, bisogna dire che nell'arco delle 24 ore si trascorre quasi tutto il tempo nelle proprie abitazioni, quindi ben vengano queste manifestazioni che portano un po' di colore nel grigiore della nostra esistenza attuale.
La diversificazione ha fatto in modo che alcuni decidessero di fare qualcosa che li contraddistinguesse o che li facesse sentire parti di un gruppo o di una comunità.
🌈I volontari della Notte Bianca dei Giovani a Mola di Bari hanno deciso di mettere tutti, subito dopo l'Inno nazionale, la canzone "E' da qui" di Nek, colonna sonora della manifestazione che si svolge in estate.🌈
🌻Perché, come recita una strofa del brano: "la vita rimane la cosa più bella che ho".
"Musica che ti passa" il titolo del personalissimo flashmob che ci sarebbe stato ugualmente anche senza quello nazionale.
Sabato 14 Marzo non solo si replica in tutta Italia, ma l'appuntamento è addirittura doppio:
alle ore 12 ed alle 18.
A mezzogiorno tutti si sono affacciati da finestre e balconi per applaudire l'Italia che non molla.
L'occasione per ringraziare tutti coloro che in questi giorni così difficili per il Paese sono in prima linea: medici, infermieri, specialisti, ma anche operai, portalettere e tutti quei lavoratori che vorrebbero restare a casa, ma non possono, perché è grazie a loro che tanti altri possono sentirsi un po' più al sicuro.
Alle 18, invece, torna la musica ad essere protagonista.
Se venerdì è stato l'inno nazionale a far sentire meno soli gli italiani in quarantena, questa volta le città si coloreranno delle note di "Azzurro" di Adriano Celentano, anche se, chiaramente ognuno lasciare spazio alla propria preferenza.
La scusa è quella di sentirsi uniti con i propri dirimpettai, con il proprio quartiere, ma non come se fosse solamente una riunione del comitato residenti piazza XX settembre, come potrebbe essere la situazione di chi abita nel centro del mio paese, ma collegarsi anche se solo in via emozionale anche con chi non possiamo vedere perché abita altrove.
L'intento è quello di poter guardare in faccia il prossimo, dal vivo, senza schermi, come se fossimo tutti in giro e tutti parte di una stessa comunità.
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