Giornata donazione Sangue "Straordinaria" 12 Marzo 2020 - Casa del Donatore - Mola di Bari
In attuazione delle norme per la lotta contro il Coronavirus, cambiano le modalità, ma le Giornate di Donazione previste, raddoppiano.
Si aggiunge quella di Giovedì 12 Marzo 2020 a quella di Domenica 22, presso la Casa del donatore di Mola di Bari.
Le donazioni saranno effettuate per fasce orarie.
L'Avis Invita i donatori a comunicare la propria partecipazione ai numeri 348.64.32.654 - 339.72.84.540 - 080.64.58.38
Per soddisfare le richieste sarà organizzata una ulteriore giornata straordinaria di raccolta sangue.
Oggi più che mai è importante non smettere di donare sangue.
Non è un editto alla Fidel Castro, o un'azione alla Che Guevara e non c'è bisogno di trovarlo scritto sui giornali cartacei tipo Fax o in una canzone folk che cerca di riportarci ai momenti in cui la parola Coronavirus non era nemmeno stata coniata.
Non è l'Europa League, non c'è competizione e non c'è bisogno di essere l'extraterrestre di Finardi.
Anzi proprio in questi momenti, durante i quali la salute e la sanità, vengono messe più a dura prova, c'è bisogno di quel cuore che più di una volta la popolazione ha dimostrato di avere.
Si può donare senza timori.
I controlli dei centri di donazione garantiscono completa sicurezza del sangue donato.
In periodo in cui si sta verificando una significativa riduzione della donazioni di sangue ed emocomponenti sull'intero territorio regionale che compromettono interventi chirurgici le trasfusioni e le cure oncologiche, la risposta è stata invece tendenzialmente opposta a Mola di Bari.
A seguito della Giornata di Donazione del sangue di Domenica 8 Marzo e della straordinaria partecipazione di donatori, infatti, la Sezione dell' AVIS di Mola di Bari ha organizzato una " GIORNATA STRAORDINARIA DI DONAZIONE DEL SANGUE" che si terrà GIOVEDI 12 Marzo 2020 presso la Casa del Donatore, in via G. Rodari, dalle ore 8.30 alle ore 11.30.
Sul sito AVIS-Mola di Bari www.avismolaonline.com ci sono tutte le informazioni del caso, ma qualcuna la sveleremo in questo spazio.
Partiamo dal fatto che parliamo di un'organizzazione che non vive sulla basi di iniziative e reazioni estemporanee, come dimostrano le comunicazioni che tendono ad un coordinamento nazionale.
Non è un family day, piuttosto una corretta propensione al "Dono day".
Un "Noi per loro" perpetuato…. Eternamente.
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STRATEGIA COMUNICATIVA CORONAVIRUS
Alle Avis tutte
Loro Sedi
Milano, 8 marzo 2020
Carissimi volontari.
È il momento della calma. Abbiamo sotto gli occhi la confusione che può creare un’informazione sbagliata. Abbiamo dei doveri verso noi stessi e verso coloro che vivono grazie alle nostre donazioni: dobbiamo impedire che le donazioni si fermino.
Possiamo farlo solo informando correttamente i donatori, e questa informazione deve essere coordinata e coerente su tutto il territorio nazionale.
Per questo AVIS Nazionale e il gruppo Buone Prassi della comunicazione stanno predisponendo una strategia unica per informare in modo corretto tutti i nostri donatori.
Vi preghiamo di non prendere iniziative da soli, ma di attendere direttive dalle Regionali e dalle Provinciali. È il momento di essere uniti e di lavorare tutti insieme.
Grazie a tutti per la collaborazione.
Il Presidente di AVIS Nazionale, l'Esecutivo nazionale e il gruppo Buone Prassi
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E' bene, inoltre sapere che il ministero della Salute riconosce ai donatori la possibilità di andare a donare, in quanto la donazione di sangue ed emocomponenti può essere considerata inclusa tra le “situazioni di necessità”.
Lo stabilisce la circolare emessa martedì 10 marzo 2020 , dalla Direzione Generale della prevenzione sanitaria, a seguito delle misure adottate dal Decreto del Presidente del Consiglio del 9 marzo in merito alla gestione dell’emergenza da Coronavirus e dei conseguenti provvedimenti da parte del Centro nazionale sangue.
Il documento del ministero tiene conto che:
– le attività di donazione del sangue e degli emocomponenti sono livelli essenziali di assistenza sanitaria, ai sensi dell’art. 5 della legge 219/2005,
– stante l’emergenza epidemiologica legata al COVID-19, numerose regioni segnalano una riduzione delle presentazioni dei donatori nelle sedi di raccolta pubbliche (intra-ospedaliere) e associative (sul territorio),
– la conseguente carenza di emocomponenti è, attualmente, parzialmente bilanciata dalla riduzione delle attività chirurgiche elettive, seppur non in tutte le Regioni,
– tale carenza di emocomponenti impatta negativamente sulla possibilità di mantenere la continuità delle attività assistenziali indifferibili di medicina trasfusionale erogate quotidianamente a circa 1.800 pazienti.
In una lettera diramata a tutte le sedi, il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, invita a:
– inviare a tutti i donatori convocati una mail di conferma della prenotazione, allegando autodichiarazione disponibile a questo link
– rilasciare, al termine della donazione, certificato di avvenuta donazione.
– Rilasciare certificato di visita di idoneità/mancata donazione anche a chi non ha potuto donare, ma si è dovuto comunque recare presso il centro di raccolta
Nel caso di raccolte effettuate all’interno di autoemoteche, ricordiamo che è importante garantire la distanza minima di un metro (come indicato nell’allegato 1 lettera d DPCM 8 marzo 2020).
«In questo momento in cui l’attenzione è rivolta giustamente al coronavirus non si può dimenticare che ogni giorno ci sono pazienti che hanno bisogno di trasfusioni, si pensi ai talassemici», spiega Briola.
«Le donazioni possono essere fatte in sicurezza, e le associazioni sono impegnate anche a garantire, a tutto il personale operante presso le Unità di raccolta, la diffusione capillare e costante delle informazioni inerenti all’applicazione delle indicazioni fornite dal Ministero della salute per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti».
In questo momento tutte le regioni stanno segnalando una riduzione nella raccolta, che viene compensata soprattutto dalla decisione di rinviare gli interventi chirurgici non urgenti e in elezione. «Si cominciano a sentire gli effetti del COVID-19 anche sulla raccolta di sangue all’interno della rete trasfusionale nazionale – spiega il direttore del Centro nazionale sangue, Giancarlo Maria Liumbruno -. L’equilibrio è sempre più precario, anche perché gli interventi non elettivi non possono essere rinviati all’infinito. Le trasfusioni sono un Livello Essenziale di Assistenza che deve essere garantito, quindi non si possono fermare le donazioni. Il consiglio ai donatori che sono in buona salute è prenotare la donazione, telefonando prima, per evitare affollamenti degli ambulatori a loro dedicati, ma per il resto sono state prese tutte le precauzioni per evitare contagi durante la donazione».
Le raccomandazioni per chi dona e per i centri di raccolta sono illustrate nella nuova circolare del Cns che tiene conto degli ultimi Dpcm. In particolare è sospeso per 14 giorni chi rientra dalla Cina, chi è stato esposto a un soggetto contagiato e chi ha avuto il virus, fermo restando che può donare solo chi ha già ottemperato all’eventuale obbligo della misura di isolamento fiduciario domiciliare.
e le mie braccia divennero ali"
(Fabrizio De Andrè)
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