Coronavirus: Deceduto colui che è stato il primo contagiato Mola.
La notizia era nota da qualche giorno, ma mancava l'ufficialità.
Purtroppo dobbiamo registrare la prima vittima del Covid-19 a Mola di Bari.
Lo so i numeri all'interno di altri paesi, di altre nazioni sono altri, ma non possiamo permetterci di trasformare le persone in cifre.
Non è questione di non vivere in alta Italia, o in Spagna, in Mali, per esempio.
É che un decesso è sempre troppo e sapere che questo è avvenuto nel paese nel quale si vive porta un'inquietudine maggiore.
La disfida di Barletta del nuovo millennio non guarda in faccia nessuno.
Si dirà, aveva più di 80 anni, come se l'aspetto anagrafico potesse alleviare la sofferenza della famiglia.
O come se non fosse nota l'età della sedicenne morta in Francia.
Il nostro concittadino non ha avuto l'affetto dei suoi cari durante gli ultimi giorni di vita.
La famiglia non ha potuto accompagnarlo per l'ultimo viaggio perché in quarantena.
La morte è avvenuta nel padiglione Asclepios del Policlinico di Bari, adibito al ricovero e alla cura dei pazienti contagiati da questa pandemia.
Oggi vorremmo essere già a ferragosto, in modo da saltare di netto questo periodo.
Purtroppo non si possono fare previsioni per il prossimo futuro.
Siamo quasi inermi, vorremmo anche fare una rivoluzione, ma non vediamo il nemico.
E non è perché non ci ritroviamo i Che Guevara o i Fidel Castro di turno, ma perchè non abbiamo i mezzi.
In realtà la rivoluzione nella nostra vita c'è stata e i sacrifici che si stanno facendo oggi, sicuramente serviranno per domani.
Facciamo finta che sia un family day prolungato.
Come al solito qualche polemica sull'identità dei contagiati non manca mai, il problema è che parliamo di persone, non di Euro 2020 o Europa League.
Il sindaco Giuseppe Colonna ha sentito il bisogno di intervenire nuovamente sulla questione dichiarandosi affranto e sconfortato:
"Ci sono giorni però in cui faccio fatica a riconoscermi in una parte della mia Comunità.
Quella parte che oltre alla normale paura in questi giorni non sta facendo altro che indagare, cercare o peggio creare notizie.
Eppure, ci sono livelli di dolore che dovrebbero superare qualsiasi speculazione.
Ed è per questo che ho deciso in primis di rispettare la sofferenza di chi è stato colpito da questa maledetta malattia, nella certezza che le autorità competenti avrebbero gestito i contagi.
È per questo che, al di là delle leggi sulla privacy, ho promesso loro di mantenere il riserbo che mi hanno chiesto.
E vi assicuro che non è facile portare da soli certi fardelli.
Non mi lamento, assolutamente, ma permettetemi di esprimere la mia delusione: ho provato ad aggiornarvi, a rassicurarvi, ma a quanto pare non basta.
Adesso vi chiedo...se fosse capitato a voi di essere colpiti da questo male come vi sareste sentiti se i vostri concittadini ci avessero creato un gossip?
Io me la sono posta questa domanda e ho fatto una scelta nel rispetto della dignità del dolore.
Ho deciso di salvare il senso di umanità e di rispettare il silenzio chiestomi da quelle famiglie della nostra Comunità che oggi pagano il prezzo più alto, la perdita di un loro caro o la gestione di una malattia complessa.
Volete sparlare di qualcuno? Fatelo di me e delle mie scelte, io ho scelto di essere Sindaco e ci sta, ma lasciate in pace chi non ha scelto di trovarsi in questa condizione.
E se non siete d’accordo e volete proprio trovare un capro espiatorio di tutta questa storia segnatevi un nome.
Il mio"
Ovviamente anche da Manciolandia alla famiglia del concittadino deceduto vanno le più sentite condoglianze, senza fare nome e cognome nel rispetto di chi ha chiesto di non diventare simbolo di questo momento.
Lo stato d'animo non è dei migliori in nessuno di noi.
Nessuno, neanche l'extraterrestre di Finardi può portarci via da qui, ma non è questo il punto.
L'intenzione è quella di rimanere qui, sperare in tempi migliori e cercare di aggiustare i cocci... Purtroppo solo quelli che si possono aggiustare.
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