Missione su Marte; la sonda Nasa Insight rivela possibilità di vita
Missione su Marte o
Spazio, ultima frontiera...
Come inizia ogni puntata della serie "Star Trek"?
Certo, parecchi diranno che sarebbe più utile preoccuparsi della fobia del momento, il Coronavirus, o guardare a quanto accade nelle nostre vicinanze, la città in cui viviamo, o, per esempio nella vicina Bitritto, o altri comuni della Provincia o in Salento e, se proprio dobbiamo spingerci fuori dai nostri confini, che ne so… Djerba, Germania, Croazia, Cuba, Messico, ecc.
Lo spazio affascina, ma molti sono coloro che pensano che le missioni spaziali o tutte le risorse e le tecnologie impiegate siano uno spreco, visti i problemi che abbiamo su questa Terra.
Impiegare quei fondi per sconfiggere la sclerosi multipla, per esempio, non sarebbe meglio?
Certo, verrebbe da dire, ma è chiaro che la scienza, il progresso e la conoscenza devono viaggiare a 360°, altrimenti non ci può essere una vera e propria evoluzione.
Magari questi fondi considerati sprecati oggi, potrebbero essere le risorse di domani…
e statene certi che già lo sono oggi in termini scientifici e non solo.
Missione su Marte con equipaggio?
E' uno dei sogni ad occhi aperti che in molti fanno, ma la realtà è diversa, se non praticamente opposta nell'immaginario collettivo che tende a fantasticare su serie televisive, libri e musica, ma nella realtà è più propensa a credere che saranno gli alieni a venire da noi, prima o poi.
"Duran Duran, this is Planet Earth"
E' la frase del film di fantascienza "Barbarella" che ha dato il nome sia alla famosissima band britannica che al titolo del primo singolo che riscosse un successo universale.
L’esplorazione di Marte iniziò nel 1960 con una missione dell’agenzia spaziale sovietica con due sonde gemelle Mars 1960A e Mars 1960B che fallirono poco dopo il lancio. Seguirono altri numerosi fallimenti, Mars 1962A, Mars 1964B, Mars 1, Zond 2, Mariner 3, prima di vedere un successo con la sonda statunitense Mariner 4 che il 14 luglio 1965 inviò la prima foto ravvicinata del pianeta.
Arrivare su Marte è difficile, nel corso della storia circa metà delle missioni sono fallite.
Certo, parecchi diranno che sarebbe più utile preoccuparsi della fobia del momento, il Coronavirus, o guardare a quanto accade nelle nostre vicinanze, la città in cui viviamo, o, per esempio nella vicina Bitritto, o altri comuni della Provincia o in Salento e, se proprio dobbiamo spingerci fuori dai nostri confini, che ne so… Djerba, Germania, Croazia, Cuba, Messico, ecc.
Lo spazio affascina, ma molti sono coloro che pensano che le missioni spaziali o tutte le risorse e le tecnologie impiegate siano uno spreco, visti i problemi che abbiamo su questa Terra.
Impiegare quei fondi per sconfiggere la sclerosi multipla, per esempio, non sarebbe meglio?
Certo, verrebbe da dire, ma è chiaro che la scienza, il progresso e la conoscenza devono viaggiare a 360°, altrimenti non ci può essere una vera e propria evoluzione.
Magari questi fondi considerati sprecati oggi, potrebbero essere le risorse di domani…
e statene certi che già lo sono oggi in termini scientifici e non solo.
Missione su Marte con equipaggio?
E' uno dei sogni ad occhi aperti che in molti fanno, ma la realtà è diversa, se non praticamente opposta nell'immaginario collettivo che tende a fantasticare su serie televisive, libri e musica, ma nella realtà è più propensa a credere che saranno gli alieni a venire da noi, prima o poi.
"Duran Duran, this is Planet Earth"
E' la frase del film di fantascienza "Barbarella" che ha dato il nome sia alla famosissima band britannica che al titolo del primo singolo che riscosse un successo universale.
L’esplorazione di Marte iniziò nel 1960 con una missione dell’agenzia spaziale sovietica con due sonde gemelle Mars 1960A e Mars 1960B che fallirono poco dopo il lancio. Seguirono altri numerosi fallimenti, Mars 1962A, Mars 1964B, Mars 1, Zond 2, Mariner 3, prima di vedere un successo con la sonda statunitense Mariner 4 che il 14 luglio 1965 inviò la prima foto ravvicinata del pianeta.
Arrivare su Marte è difficile, nel corso della storia circa metà delle missioni sono fallite.
La difficoltà aumenta con la precisione richiesta dalla missione: se è un semplice sorvolo ravvicinato, un’entrata in orbita o una discesa sulla superficie del pianeta.
Ad ogni modo sono anni che riusciamo a mandare sonde e robot ed a prescindere dal brano beneaugurante di Grignani, il primo viaggio sul pianeta rosso dell'uomo è solo stato rimandato.
Si, perché la sonda Insight della Nasa ha registrato oltre 170 terremoti, provando che il pianeta rosso è geologicamente attivo e che potrebbe avere magma liquido con punti caldi al suo interno che potrebbero essere ospitali per la vita. Le misure, le prime dirette di questi eventi su Marte, sono descritte in sei ricerche pubblicate sulle riviste Nature geoscience e Nature communications alle quali ha partecipato il geofisico italiano Domenico Giardini, del politecnico di Zurigo (Ethz).
Il lander Insight, sonda stazionaria non in grado di muoversi come Opportunity e Curiosity, è arrivato su Marte il 26 novembre 2018, atterrando in un piccolo cratere chiamato Homestead Hollow, con l'obiettivo di esaminare la struttura interna e composizione del pianeta rosso.
Nei primi 10 mesi di missione, la sonda ha rivelato 174 eventi sismici, tra cui oltre 20 eventi di magnitudo compresa tra 3 a 4.
"Sono dati molto importanti perché precedentemente non c'erano stati indizi che Marte fosse geologicamente attivo"
(Francesca Altieri, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica - Inaf).
Ma la rivelazione più importante potrebbe essere quella del geologo Nicholas Schmerr, dell'università americana del Maryland:
"Sulla Terra ci sono aree sulle dorsali oceaniche caratterizzate dalla presenza di sorgenti idrotermali, dove la chimica fornisce l'energia per la vita e non la luce del Sole.
Se si scopre che esiste un magma liquido su Marte e saremo in grado di individuare dove il pianeta è geologicamente più attivo, in quei punti potremmo indirizzare le future missioni a caccia di vita".
Oggi abbiamo queste risposte, ma da dove avevamo cominciato?
"Spazio, ultima frontiera. Questi sono i viaggi della nave stellare Enterprise. La sua missione è quella di esplorare strani nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima."
(Star Trek)
Ecco, appunto…
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