"Liliana Segre cerca solo pubblicità!" e se lo dice una insegnante agli alunni, siamo rovinati....

Il fatto che nel calderone delle polemiche ci finisce ormai praticamente di tutto, andando a creare un appiattimento dei contenuti anche nelle stesse, la dice tutta sulla superficialità della società attuale e della tendenza all'insensibilità su alcuni temi che dovrebbero, per forza di cose essere trattati in maniera diversa da altri.

"Liliana Segre non la sopporto.
E anche voi, ragazzi, non vi fate fregare da questi personaggi che cercano solo pubblicità.
Anche mio nonno è stato in un campo di concentramento, ma non è certo andato in giro a dirlo a tutti.

E ora non andate a casa a dire ai vostri genitori che sono nazista e antisemita".

E' una frase, questa che dire che lascia qualche perplessità, è ovviamente molto poco.
Ce la saremmo aspettata, però, purtroppo in questa Nazione che si riscopre purtroppo razzista ed ignorante.
Certamente non da una insegnante, però!

Invece è quanto ha riportato  il quotidiano La Nazione su un'insegnante di una scuola media di Firenze, agli alunni di seconda, proprio durante il  Giorno della memoria.

E' difficile commentare una frase del genere, proferita da una figura che dovrebbe trasmettere valori ai giovani, oltre cultura.
E' difficile farlo senza scendere in offese o ad esaltazione dell'ovvio.

Sarebbe anche inutile esprimere un concetto come questo:

“L’Italia non ha avuto una grande Destra perché non ha avuto una cultura capace di esprimerla. Essa ha potuto esprimere solo quella rozza, ridicola, feroce destra che è il fascismo.”

(Pier Paolo Pasolini)

Perché …. ma di che stiamo parlando?
Vogliamo pure commentare la scemenza proferita da una questa donna che non riesce nemmeno ad avere cognizione del ruolo che ricopre?
Possiamo sognare anche di dare una connotazione politica?

Non andrò, quindi a cercare di scoprire se ci sono piattaforme dell'informazione che vogliono formare giovani mostri, o se ci possa essere la possibilità di una parentopoli nel curriculum, ne tantomeno se sia possibile una Pasqua di resurrezione nella mente della protagonista.
Non riporto la notizia per scavare nella storia di una che ha detto una cazzata, probabilmente la sua storia è vuota, proprio come il suo mondo se riesce a proferire una simile oscenità.

Non scomoderò Oscar Wilde o Omero, postando altre frasi d'autore, non metterò in mezzo Papa Francesco, non ricorrerò a testi musicali dagli Oasis a Nek, ecc....

Suvvia ….
parliamo di cose serie:
Cosa è successo dopo?

Gli alunni hanno informato i genitori che poi, attraverso una chat di WhatsApp, hanno deciso di protestare con la dirigenza dell'istituto. 
La docente sembra abbia chiesto scusa.

La figura di Liliana Segre è particolare, proprio perché è stata presa da simbolo per queste tematiche, per i suoi trascorsi e per quello che vive ancora oggi.

A Mola di Bari, paese nel quale risiedo, il 14 novembre 2019

L'Associazione Politico Culturale
Futura - Mola di Bari

ha invitato il Sindaco, la Giunta e tutto il Consiglio comunale ad accogliere la proposta di insignire la senatrice a vita Liliana Segre della cittadinanza onoraria.

Ispirati dalle numerose iniziative promosse da tanti Comuni italiani e in particolare da quella del presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, che in occasione dell'anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani chiama a raccolta il 10 dicembre 2019 a Milano tutti i sindaci d'Italia, da nord a sud, piccoli e grandi Comuni, di ogni appartenenza politica o partitica, per manifestare insieme, indossando la fascia tricolore, in segno di solidarietà alla senatrice a vita Liliana Segre, da qualche giorno costretta a vivere sotto scorta ed a consegnarle una fascia tricolore a testimonianza della totale, piena e incondizionata condivisione di quei valori che la senatrice rappresenta e che sono le fondamenta della nostra Repubblica.

Devo dire che l'invito non ha ancora sortito i suoi effetti, ma in altri comuni hanno pensato bene di rendere la senatrice cittadina onoraria.

Il caso di questa stupida frase ha fatto molto rumore, probabilmente non ci saranno sanzioni e punizioni, ma comunque è dovuta intervenire anche la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina che ha definito le parole della docente "gravi e ingiustificabili" ed ha commentato così:

"A maggior ragione in questa fase, in cui si moltiplicano gli episodi di intolleranza, la scuola deve farsi portatrice di messaggi di pace e di inclusione.

Anche per questo, episodi come quello riportato questa mattina dalla stampa locale devono essere stigmatizzati.

Mi aspetto che il gesto venga verificato e valutato con la massima attenzione. 

Colgo anche l'occasione per rinnovare il mio abbraccio sincero alla senatrice Liliana Segre. 

La Scuola è la sua scorta". 

Stesso tono della viceministra dell'Istruzione, Anna Ascani:

"Qualora fossero confermate dalle verifiche che stiamo compiendo tramite l'Ufficio scolastico regionale, queste parole sarebbero davvero inaccettabili"

Io credo che la giornata della Memoria debba essere celebrata meglio
e soprattutto che debba essere una giornata lunga 365 giorni all'anno…
"La memoria rende liberi"
e se dobbiamo insegnarlo noi agli insegnanti, allora è la fine.