Giornata di Raccolta del Farmaco 2020
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In questi giorni, sarà possibile acquistare un medicinale da banco in una delle oltre 5.000 farmacie che, in tutta Italia, aderiscono all’iniziativa (riconoscibili dal fatto che espongono la locandina della GRF).
I medicinali raccolti saranno consegnati agli oltre 1.800 enti assistenziali convenzionati con Banco Farmaceutico.
Si tratta di realtà che offrono cure e medicine gratuite a chi non può permettersele per ragioni economiche.
La Giornata è resa possibile da quasi 24mila volontari che fanno il turno in farmacia e da oltre 15.000 farmacisti.
La GRF si svolge con il patrocinio di Aifa, in collaborazione con Cdo Opere Sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica Assosalute, Assogenerici, Federsalus e BFResearch.
Intesa Sanpaolo è Partner Istituzionale dell’iniziativa.
La GRF è realizzata grazie all’importante contributo incondizionato di IBSA e Teva e al sostegno di EG Stada Group, DOC Generici e Ipsen.
La Giornata è supportata da Mediafriends, Responsabilità Sociale Rai, La7, Sky per il sociale e Pubblicità Progresso.
La decisione di estendere le attività di raccolta ad una settimana deriva soprattutto dalla necessità di rispondere in maniera più efficace al fabbisogno espresso dagli enti.
Nella scorsa edizione della GRF, infatti, nonostante l’ottimo risultato (421.904 confezioni di farmaci raccolte) è stato possibile soddisfare solamente il 40,5% delle loro richieste.
Questo poiché la povertà sanitaria resta un problema preoccupante e di elevate dimensioni.
In Italia ci sono 1,8 milioni di famiglie e 5 milioni di individui che vivono in condizioni di indigenza.
Tra questi, nel 2019, sono stati 473mila quelli che hanno avuto bisogno di farmaci e che hanno chiesto aiuto ad un ente assistenziale per poterci curare, come rileva il 7° Rapporto sulla Povertà Sanitaria di Banco Farmaceutico.
E se "Cae la neve" come canta il Grupo Compay Segundo, il fabbisogno aumenta pure.
Magari possiamo evitare di recarci a Monza per seguire il GP di Formula 1, ma possiamo anche far convivere le due cose, visto che basta una spesa anche esigua che scompare se rapportata a quello che si paga per appagare il nostro desiderio di sport automobilistico.
La richiesta di medicinali da parte degli enti assistenziali – si legge nel Rapporto - è cresciuta, in 7 anni (2013-2019) del 28%.
Nel 2019, si è raggiunto il picco di richieste, pari a 1.040.607 confezioni di medicinali (+4,8% rispetto al 2018).
Val la pena, infine, ricordare che, tra i 5 milioni di poveri, 1 milione 260mila sono minori; questo, nonostante il nostro intero sistema, a partire della Costituzione, riconosca al bambino il diritto a vedere riconosciuti i propri interessi e le proprie esigenze come superiori e nonostante siano passati 30 anni dall’approvazione della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia (New York, 20 novembre 1989), che riconosce al minore il diritto “di godere del miglior stato di salute possibile”.
Non solo: le famiglie povere con figli minorenni - sottolinea sempre il 7° Rapporto - sperimentano, paradossalmente (dal momento che sarebbe logico aspettarsi un supplemento di facilitazioni da parte delle istituzioni) difficoltà aggiuntive: nel 40,6% dei casi (vs 37,2% delle famiglie povere senza figli), per ragioni economiche, hanno limitato la spesa per visite mediche e accertamenti periodici di controllo preventivo.
Le difficoltà sono superiori anche per le famiglie non povere con figli (ha limitato la spesa o rinunciato del tutto il 20,7% di esse) rispetto alle famiglie non povere senza figli (18,3%). Considerando il totale delle famiglie (povere + non povere) ha limitato la spesa o rinunciato del tutto alle cure il 22,9% di quelle con figli, contro il 19,2% di quelle senza.
Tutto ciò significa che, nel nostro Paese, c’è ancora tanto da fare; nei sette giorni della prossima Giornata di Raccolta del Farmaco sarà possibile dare un importante contributo, aiutando concretamente chi ha bisogno e compiendo un gesto che indica come la gratuità sia la strada da percorrere per realizzare il bene della società.
Chi vuol partecipare a questo gesto di carità potrà andare in una delle farmacie che aderiscono all’iniziativa e acquistare uno o più medicinali da banco che saranno assegnati ad enti assistenziali del nostro territorio che offrono durante tutto l’anno il servizio del Banco farmaceutico.
Per quanto riguarda il paese nel quale risiedo
Il “Centro di Aiuto alla Vita – Mola di Bari” sin dalla sua costituzione offre questo importante servizio in favore delle famiglie che vi si rivolgono, famiglie spesso composte da uno o più minori. Nel corso del 2019 sono stati distribuiti oltre 150 confezioni di farmaci da banco.
Anche quest’anno diverse farmacie del territorio hanno aderito all’iniziativa e alcune di queste sono direttamente collegate alla stessa associazione di volontariato che si occupa di redistribuire su Mola di Bari i farmaci donati.
Queste le farmacie di Mola di Bari che aderiscono:
Farmacia MANGIOLINO via C Battisti n. 155
Farmacia PESCE in via G. Bovio n. 48I
I volontari del CAV – Mola di Bari saranno fisicamente presenti nelle Farmacie su
indicate nella giornata di sabato 8 Febbraio per sensibilizzare al dono e per raccontare dell’attività
dell’associazione.
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