Dante e l'Amoroso Pensiero - La Giostra delle Idee - 29 Febbraio 2020 - Castello Angionino - Mola di Bari
Sabato 29 Febbraio 2020 avrà luogo nel Castello Angioino di Mola di Bari l'ultimo incontro del mese del progetto Biblioteca casa di quartiere: la rosa dei venti
Il tema della serata interesserà Dante Alighieri e il suo amoroso pensiero, un qualcosa che è all'apparenza abbastanza complicato, ma che possiamo benissimo intendere se rapportata alla nostra realtà e liberato dall'aurea che accompagna le visioni dell'illustre esponente letterario.
Alcuni passaggi de La Divina Commedia, infatti possono essere anche interpretati come il traguardo raggiunto dalla riflessione teorica di Dante in relazione alla concezione d'amore.
Il poeta, infatti, durante la giovinezza aderisce totalmente alla poetica del Dolce Stil Novo, ma approda ad una concezione molto più profonda e più umana dell'amore.
"It's a miracle"?
(Sara J.)
L’idea che sembra essere al centro dello Stil Novo è che la donna ingenera sempre nell’uomo un sentimento di elevazione, di perfezione; l’amare stimola una ferma volontà di nobiltà d'animo che si tramuta in ansia metafisica e brama d’assoluto, non libera da angoscia e tormento (tematica tipica nell'opera di Cavalcanti).
Centrale è l'idea che all'Amore non ha senso resistere, perché, innato in ogni uomo, è portato in atto dalla donna e deve manifestarsi.
Uno spot incondizionato per l'8 Marzo, praticamente.
È per tale motivo che la figura della donna-angelo, già riscontrata in altre scuole poetiche, acquista un’identità nuova: non è più una metafora o un ornamento retorico (come era nella poesia cortese), ma è realmente l’Intelligenza mediatrice tra il poeta e Dio.
Tale nobilitazione dell’animo è chiamata ‘gentilezza’, che sarebbe la perfezione dell’essere, contraria alla nobiltà di stirpe di sangue che invece era esaltata dalla letteratura cortese e cavalleresca.
Concetti da far invidia alla bontà di San Rocco o desideri più puri delle stelle che cadono durante la notte di San Lorenzo.
Concetti che, grandezza a parte, difficilmente troviamo negli artisti odierni.
che fa venire i brividi
e che ci rende nostalgici
simili ai versi di una poesia
e a qualsiasi pazzia"
(Rossana Casale)
Ma Dante, ad un certo punto, anche grazie alla riflessione filosofica acquisita dalla Summa Theologiae di S. Tommaso, comprende che non sempre e comunque il sentimento amoroso ingenera un'elevazione dell'animo, perché se tale sentimento stravolge l'aspetto razionale dell'uomo - vera peculiarità dell'essere umano che lo differenzia dagli altri esseri - non può configurarsi come atto positivo, come azione nobilitante e quindi strumento per arrivare a Dio.
Al contrario, quando si trasforma in «appetito di fera» (è l'espressione che usa Dante nella canzone XLIX, Doglia mi reca ne lo core ardire delle Rime), il concetto è una vera e propria rivoluzione, in quanto si parla di un sentimento negativo, che inchioda l'uomo alla sua animalità e quindi lo allontana ovviamente da Dio: è per questo che Francesca è all'Inferno ed è consapevole della giustizia di Dio nel porla in quel luogo per l'eternità.
Ora non voglio tirare in ballo i Rolling Stones e la loro "Sympathy for the devil" per altri paragoni, ma voglio arrivare al fatto che l'amoroso pensiero dantesco è simile a tutti gli stati d'animo che portano molte volte allo sbaraglio l'essere umano quando prova quel sentimento che sconvolge la sua esistenza.
Non esiste, in questo caso, un concetto di giustizia.
Se parlassimo in termini economici, diremmo che ci vorrebbe, spesso per il cuore un riequilibrio finanziario e per il suo "possessore" una specie di reddito di dignità, quando nell'affare amoroso si perisce, ma invece il tutto si può spiegare meglio con le sensazioni che solamente l'arte può far provare.
Tutto quello che vivremo il 29 Febbraio 2020 presso il Castello Angioino in quel di Mola, sarà accompagnato dalla musica di un pianoforte.
La Giostra delle Idee aspetta tutti per trascorrere insieme dei momenti di Poesia e musica.
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