"Dirty Mirror 2": Decreto di sequestro preventivo a sud di Mola di Bari di quasi 12.000 metri quadri.
Ricordate quando parlammo di "Dirty Mirror", l'operazione che dopo 2 anni di complesse indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha accertato reati ambientali a carico di 5 soggetti ed una società di Mola di Bari?
Parlammo di un sequestro beni per 2 milioni di Euro e di una vicenda che non è la sola, purtroppo, nel territorio italiano.
Evidentemente la questione non è finita nel dimenticatoio, né per le forze dell'ordine, né per coloro che sono soliti delinquere.
Purtroppo la conclusione è che la questione ambientale è lontana dalla risoluzione, soprattutto per quanto riguarda la mentalità della società.
Spesso si parla della gente in terza persona, come se non si facesse parte di essa, rimane più facile sperare di non esserne deluso o tradito, come da una famosissima canzone dei Depeche Mode, ma è anche vero che molto spesso esiste una mentalità che è dura a morire in diversi ambiti, si pensi, per esempio, quanto sia stato difficile nella nostra nazione mandare avanti il ddl Cirinnà, anche se si trattava di una questione che non interessava tutta la popolazione.
Spesso si parla della gente in terza persona, come se non si facesse parte di essa, rimane più facile sperare di non esserne deluso o tradito, come da una famosissima canzone dei Depeche Mode, ma è anche vero che molto spesso esiste una mentalità che è dura a morire in diversi ambiti, si pensi, per esempio, quanto sia stato difficile nella nostra nazione mandare avanti il ddl Cirinnà, anche se si trattava di una questione che non interessava tutta la popolazione.
Sta di fatto che dopo il sequestro dello scorso febbraio, gli uomini della Guardia Costiera hanno dato esecuzione a un altro decreto di sequestro preventivo a carico di una società di Mola.
Quante volte abbiamo sentito parlare di “traffico illecito di rifiuti speciali”; una formula che viene recepita quasi come consuetudine.
Non veniamo da Marte come l'alter ego di David Bowie, non possiamo scandalizzarci quando queste notizie vengono fuori e far finta di nulla quando tutto sembra scorrere come la più classica traduzione della duraniana "Ordinary World".
L’operazione denominata “DIRTY MIRROR 2” ha fatto in modo che in questi giorni gli uomini della Guardia Costiera abbiano dato esecuzione a un altro Decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Bari e riguardante un’ampia area a sud di Mola di Bari di quasi 12.000 metri quadri, trasformata dalla società indagata in una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto.
Quante volte abbiamo sentito parlare di “traffico illecito di rifiuti speciali”; una formula che viene recepita quasi come consuetudine.
Non veniamo da Marte come l'alter ego di David Bowie, non possiamo scandalizzarci quando queste notizie vengono fuori e far finta di nulla quando tutto sembra scorrere come la più classica traduzione della duraniana "Ordinary World".
L’operazione denominata “DIRTY MIRROR 2” ha fatto in modo che in questi giorni gli uomini della Guardia Costiera abbiano dato esecuzione a un altro Decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Bari e riguardante un’ampia area a sud di Mola di Bari di quasi 12.000 metri quadri, trasformata dalla società indagata in una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto.
---------------------------------------------------------
---------------------------------------------------------
Il lavoro eseguito sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Bari, ha permesso di accertare che nel tempo la ditta aveva accumulato, nella stessa area adibita anche a sede operativa e ricovero mezzi, una quantità smisurata di rifiuti speciali, anche pericolosi, di varia natura, tra i quali: veicoli pesanti e pneumatici fuori uso, componenti di carrozzeria, rifiuti ferrosi, rifiuti plastici e rifiuti provenienti da attività di demolizione e costruzione.
"Il mio nemico non ha divise"
(Daniele Silvestri)
Spesso crediamo di vivere in un mondo da prima classe, o almeno quella è l'ambizione, non basta accontentarsi dei primi turni della Coppa Italia, è il campionato della gente onesta che dobbiamo disputare, invece stiamo a blaterare sulla Comunità dell'energia e ci ritroviamo a vivere in mezzo a tutti i tipi di rifiuti, specialmente quelli che ci avvelenano sia a livello fisico che morale.
Città Nostra, questo spazio ed altri che si occupano di comunicazione hanno dedicato qualche riga a notizie come queste, ma evidentemente non basta.
Bisogna cambiare mentalità e c'è bisogno delle giuste punizioni da parte delle Istituzioni per chi commette questi reati.
Il GIP del Tribunale di Bari, ad ogni modo, constatato che sussisteva effettivamente il pericolo che la libera disponibilità dell’area contenente i rifiuti potesse aggravare e protrarre le conseguenze del crimine ambientale, e comunque agevolarne la commissione di altri, ha disposto il sequestro preventivo senza facoltà d’uso, in corso di esecuzione.
Commenti