Mola ancora una volta illuminata dalla "Notte Bianca dei Giovani 2019", mancava solamente ...
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La solita atmosfera, ma non per questo diventa abitudine, nel senso che alcuni usano in modo dispregiativo;
la solita carica di energia ed adrenalina, i soliti sorrisi, baci abbracci coinvolgenti, le stesse parole e sensazioni cariche di buoni propositi, a tratti commoventi.
E' passata praticamente una settimana e sembra di essere ancora lì….
E' questa … più che "è stata".... La Notte Bianca dei Giovani" che si è celebrata a Mola di Bari
il 3 Agosto 2019 e che è proseguita fino all'appuntamento all'alba con il concerto che ha visto nascere il sole ed il nuovo giorno, con la speranza che sia la parafrasi di un nuovo inizio migliore per tutte le componenti che compongono la nostra società.
E' difficile parlare di questo evento che riprova in toto tutte le premesse e che si conferma, anno dopo anno, aggiungendo sempre qualcosa in più ed evolvendosi verso un evento sempre più grande sempre più coinvolgente, sempre più di tutti.
Nata a seguito di un evento tragico, come è stato detto e ridetto tantissime volte, la manifestazione ha saputo, non solo onorare la memoria della sua ispiratrice, ma ne ha messo in pratica i suoi ideali, riuscendo ad aggiungere le caratteristiche positive di tutti coloro che hanno saputo mettersi in gioco per la riuscita di questa realtà meravigliosa.
Tanta carne al fuoco, forse, paradossalmente, pure troppa, vista la "delusione" della "Band della Felicità", quando per questioni di orario ha dovuto dare un taglio alle proprie esibizioni musicali.
"Avevano preparato ancora un mondo di cose" , ma all'una hanno dovuto smettere di riempire il paese di quelle meravigliose note musicali che voci e strumenti facevano arrivare alle orecchie e soprattutto alle anime delle tantissime persone presenti all'Arena Castello di un paese finalmente stracolmo di gente .. felice, quasi contagiata da tutto quello che circondava tutti gli esseri viventi presenti a Mola di Bari.
Si perché "La notte bianca" è questa … belle irresistibile e contagiosa; non è una manifestazione in ricordo di Marilù Calabrese, ma è la stessa Marilù, il suo amore per la vita.
Il lavoro per giungere a questi risultati è tantissimo, non tutti ne sono consapevoli, ma, a differenza di altri eventi, c'è quasi una considerazione "religiosa" che non so, se venga dall'alto, ma è tangibile.
Alle ore 20.00 in molti erano pronti per la cerimonia di inaugurazione presso il sagrato della Chiesa Maddalena alla presenza dell’organizzazione e delle istituzioni.
A quel punto la musica della fantastica Euroband La Murgia's Street Band di Altamura, ha fatto da apripista a tutte le attività che nel frattempo sono partite nelle varie installazioni disseminate nel centro cittadino.
Nel centro storico addobbato e illuminato per l’occasione, il percorso “Illuminiamo La Notte” ha ospitato diversi artisti in vari punti e tutte le attività delle varie associazioni coinvolte nell'evento.
Nei pressi del Castello gli autori degli scritti del Concorso letterario "Lo stupore dell'arcobaleno", sulle piazzette esibizioni a cura di Sensazioni Movimento, ecc.…
Non sei ancora entrato nel cuore della feste e già hai visto tanto.
Musical: che passione - Tuttinscena Cultura & Spettacolo, Musicando Anna Maria Tanzi, L'ora d'arte, Sensazioni Movimento, Avis Mola Di Bari, Capodieci Legambiente Mola, GROOT - growth outside therapy, Retake Mola di Bari, Senza Meta Band, terrAmare, Libreria Culture Club Cafè Radio Mola International, Città Metropolitana di Bari, Puglia Events PugliaEvents.it e sicuramente qualcun altro che avrò dimenticato?
Il centro storico è bellissimo, illuminato, pieno di cartelli, di piccole grandi opere d'arte, di esibizioni musicali… è pieno zeppo, ma anche gli spazi più grandi sono stracolmi.
Ho camminato con quello stupore che non dovrebbe esserci per qualcosa che ti sei abituato di vivere, ma le abitudini non sono mai qualcosa che odi ed in questo caso, se c'è sempre qualcosa che ti sorprende ulteriormente, rimani contento perché c'è stata un'ulteriore evoluzione.
Qualcos'altro di ancora più bello, qualche altra cosa ancora da assimilare, da fare propria, che ti aiuterà a crescere e camminare verso quella condizione a cui mira l'organizzazione di un simile evento.
Qualcos'altro di ancora più bello, qualche altra cosa ancora da assimilare, da fare propria, che ti aiuterà a crescere e camminare verso quella condizione a cui mira l'organizzazione di un simile evento.
caratterizzato da momenti alternati di musica,
danza, riflessioni e testimonianze.
Questo mi permette di fare diverse considerazioni; magari visto tutto quello che si poteva ancora proporre.
La durata di tutto l'evento è striminzita; si potrebbe nelle prossime edizioni cercare un'ordinanza che possa prolungare l'orario, non dico fino alle 5 del mattino, ma almeno fino alle 3 di notte, visto che il pubblico era numerosissimo quando si è dovuto fermare tutto e sia perché l'Arena Castello non è proprio a ridosso di un grosso numero di abitazioni.
La durata di tutto l'evento è striminzita; si potrebbe nelle prossime edizioni cercare un'ordinanza che possa prolungare l'orario, non dico fino alle 5 del mattino, ma almeno fino alle 3 di notte, visto che il pubblico era numerosissimo quando si è dovuto fermare tutto e sia perché l'Arena Castello non è proprio a ridosso di un grosso numero di abitazioni.
Inoltre si chiama "Notte Bianca" … non sera… e capita una volta l'anno…
secondo me se ne può parlare nelle sedi opportune…
secondo me se ne può parlare nelle sedi opportune…
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Ma torniamo allo spettacolo con le varie premiazioni, con i vari discorsi, i vari complimenti, la presenza delle Istituzioni e tutto quello che c'era di contorno in un lasso di tempo durante il quale vi è una fusione così intima che non si capisce più chi siano i protagonisti e chi il pubblico.
Toccante il momento del premio “Giovane dell’Anno”, il primo è stato quello assegnato a Lorenzo Nizzi Vassalle, non udente dalla nascita, laureatosi con 110 e lode e soprattutto in prima fila per la parità dei diritti delle persone non udenti, in modo particolare per il riconoscimento ufficiale della Lingua Italiana dei Segni (LIS) che, in Italia, non è ancora riconosciuta come tale.
Ha addirittura cantato, utilizzando il linguaggio dei segni.
Uno dei momenti più belli e commoventi dell'intera manifestazione e che in pochi minuti spiega il perché delle diversità di questo evento e, probabilmente l'atmosfera unica che esso fa respirare.
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Uno dei momenti più belli e commoventi dell'intera manifestazione e che in pochi minuti spiega il perché delle diversità di questo evento e, probabilmente l'atmosfera unica che esso fa respirare.
Successivamente è stata la volta di premiare Don Mattia Ferrari, sacerdote di 25 anni, imbarcatosi per la missione Mediterranea, per aiutare i migranti provenienti dalle coste libiche; scavalcando in un sol colpo le ultime tendenze politiche anteponendovi “la speranza di un nuovo umanesimo”.
I Giovani volontari hanno interagito attraverso alcune domande, per conoscere meglio il pensiero dei due premiati.
Ma perché nel titolo ho scritto che qualcosa è mancata?
Beh! Non è qualcosa, è qualcuno.
In uno dei primi articoli con cui ho seguito l'evolversi, nel corso dei mesi, della preparazione a questa "Notte Bianca" affermai con convinzione che Don Mario Diana sarebbe probabilmente venuto a salutare quella che è stata anche la sua creatura, in tutte le precedenti edizioni.
Poi ho saputo che non avrebbe potuto partecipare e non l'ho più nominato.
In fondo al cuore speravo in una sorpresa, ma la lontananza e gli impegni hanno impedito questo mio desiderio che spero si possa realizzare l'anno prossimo.
Tecnicamente la presenza si avvertita ugualmente, visto il lavoro grandioso fatto in quella che era la sua comunità religioso ed i risultati che continuiamo a vedere attraverso i suoi ragazzi, attraverso questa manifestazione.
Soprattutto la sua volontà di fare in modo che alcune persone ricoprissero dei ruoli particolari all'interno dell'organizzazione, ha fatto in modo che il tutto potesse continuare nella giusta direzione, nella linea con la quale è stato creato tutto ciò.
Io penso che l'eredità che Don Mario ha lasciato qui a Mola sia qualcosa che non possiamo neanche ancora definire, viste le potenzialità infinite che anche quest'anno l'organizzazione ha messo in luce.
Qualche riflessione del genere l'ho fatta in più occasioni durante la giornata…
poi ho ascoltato qualcosa del genere dal palco… Pietro Sportelli, il coordinatore, ha incarnato e messo il viva voce ad alcuni dei miei pensieri.
Ma perché nel titolo ho scritto che qualcosa è mancata?
Beh! Non è qualcosa, è qualcuno.
In uno dei primi articoli con cui ho seguito l'evolversi, nel corso dei mesi, della preparazione a questa "Notte Bianca" affermai con convinzione che Don Mario Diana sarebbe probabilmente venuto a salutare quella che è stata anche la sua creatura, in tutte le precedenti edizioni.
Poi ho saputo che non avrebbe potuto partecipare e non l'ho più nominato.
In fondo al cuore speravo in una sorpresa, ma la lontananza e gli impegni hanno impedito questo mio desiderio che spero si possa realizzare l'anno prossimo.
Tecnicamente la presenza si avvertita ugualmente, visto il lavoro grandioso fatto in quella che era la sua comunità religioso ed i risultati che continuiamo a vedere attraverso i suoi ragazzi, attraverso questa manifestazione.
Soprattutto la sua volontà di fare in modo che alcune persone ricoprissero dei ruoli particolari all'interno dell'organizzazione, ha fatto in modo che il tutto potesse continuare nella giusta direzione, nella linea con la quale è stato creato tutto ciò.
Io penso che l'eredità che Don Mario ha lasciato qui a Mola sia qualcosa che non possiamo neanche ancora definire, viste le potenzialità infinite che anche quest'anno l'organizzazione ha messo in luce.
Qualche riflessione del genere l'ho fatta in più occasioni durante la giornata…
poi ho ascoltato qualcosa del genere dal palco… Pietro Sportelli, il coordinatore, ha incarnato e messo il viva voce ad alcuni dei miei pensieri.
Poi è partita la musica, non solo quella usata per gli stacchetti fino a quel momento e qui "La Band della Felicità", eccezionale rete di cantanti e musicisti uniti dalla voglia di mettersi in gioco per farci emozionare, cantare e ballare grazie alla loro musica.
Il lavoro di coordinamento è stato a cura di una band storica molese: i Senza Meta, ma gli artisti che rappresentavano anche molte altre formazioni locali, si sono fusi alla perfezione regalando uno spettacolo meraviglioso che ha attinto dal meglio della musica.
Il lavoro di coordinamento è stato a cura di una band storica molese: i Senza Meta, ma gli artisti che rappresentavano anche molte altre formazioni locali, si sono fusi alla perfezione regalando uno spettacolo meraviglioso che ha attinto dal meglio della musica.
“Don’t stop me now”, “Somebody to love”, "Radio Gaga”, tanto per cominciare; un repertorio senza tempo che tutti hanno potuto gustare ed apprezzare.
Ad un certo punto sono saliti sul palco anche due simil Blues Brothers...
"Mamma mia", prendendo in prestito titoli di brani eseguiti precedentemente, chi saranno mai?
"Think" .... pensa.... eppure li abbiamo già visti in abiti diversi, ma certo; sono Mimmo e Leo 😂
e mentre ci si convince che “Everybody needs somebody to love”, ci rendiamo conto che i sentimenti più positivi fluttuano già nell'aria da un pò di tempo e non dobbiamo neanche fare nulla per afferrarli, perchè già provengono da noi.
Quindi niente di meglio di una ideale corsa verso la felicità cavalcando una "50 Special" ...
ma ahimè, come la sveglia al mattino ti ruba la prosecuzione del sogno che stavi facendo, così, la lancetta dell'orologio ha segnato l'una e tutto è dovuto tornare ad essere silenzio.
Che peccato...
ma non è finita...
ci si vede più tardi, c'è il Concerto all'Alba ...
Senti il vocio dei ragazzi che si rimettono al lavoro … Nilla, Francesco, Annamaria, Ezio, Vito, Claudio, ecc.… tanti nomi, tante persone ….
Continui a ripetere nella testa il brano di Nek che è la colonna sonora della manifestazione,
cerchi di dare una mano e soprattutto sai che la birra che ti andrai a prendere tra un po', sarà il tuo "integratore di sali minerali" che scandirà una piccola pausa e che ti rimetterà in forze per affrontare l'ultima tappa.
Chissà se Pietro Sportelli, il coordinatore dell'evento, è più o meno "spappolato" degli anni precedenti; è una specie di lotteria che si compie tutti gli anni, prevedo che tra qualche edizione si possa pure cominciare a piazzare qualche scommessa. 😁
Continui a ripetere nella testa il brano di Nek che è la colonna sonora della manifestazione,
cerchi di dare una mano e soprattutto sai che la birra che ti andrai a prendere tra un po', sarà il tuo "integratore di sali minerali" che scandirà una piccola pausa e che ti rimetterà in forze per affrontare l'ultima tappa.
Intanto Alex D'Antona continua "Zompettare" da una parte all'altra ed a fotografare tutto ed infatti le immagini che ci accompagnano in questo racconto sono le sue, insieme a quelle di Fabrizio Piccirillo - Gaia Redavid - Rosario Manuele - Giordano Montrone che potrete trovare a centinaia nei vari album pubblicati nella pagina Notte Bianca dei Giovani.
Sempre mobili ed attivi sono anche tutti gli altri organizzatori, non si finisce mai di lavorare, ma lo si fa con piacere, il piacere di essere tutto ciò a cui avete assistito.
Ma l'abbiamo detto si doveva andare oltre all'oscurità
E' stato il duo SHINE - Kekko Fornarelli e Roberto Cherillo - Verne, a musicare la nascita del nuovo giorno ed accompagnarci tra i primi raggi di sole che hanno cancellato l'oscurità scoprendo un pubblico numerosissimo.
Poi tutto è terminato veramente….
ma fino ad un certo punto, visto che esperienze fanno parte del nostro percorso che si è fatto più ricco.
Quello personale, quello della prossima notte bianca; in fondo manca solo un anno…
"la vita rimane la cosa più bella che ho"
… ma non si vive da soli, anche ….
#PerchéConVoiTuttoèPiùBello
Quindi camminiamo ancora insieme ed #IlluminiamoLaNotte .
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