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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

La luna nel pozzo ... carrabile!


Ironia della sorte, questa è la mia foto più virale in questi giorni e non l'ho pubblicata io.
L'ho mandata ad un amico che ne ha fatto un post su una pagina Facebook ed ha scatenato le relative discussioni.

Successivamente l'ho trovata condivisa e pubblicata in altre bacheche, con relativi altri "arragamenti" come si suol dire nel paese dei balocchi in cui risiedo, Mola di Bari.

Sarà che siamo reduci della "Notte di San Lorenzo" e che il pozzo si sposa bene con i desideri; 
sarà la voglia di guardare in prospettiva al paese come un ideale "New moon on monday" di duraniana fattura, sostituendo le stelle con il nostro satellite che da qui ci sembra più grande e più concreto, ma la voglia di chiamare questo articolo "La luna nel pozzo" è stata irrefrenabile.

Certo, altrove la cosa è vista in maniera diversa:

La luna nel pozzo è il Centro Antiviolenza dell'Assessorato al Welfare del Comune di Bari,

La luna nel pozzo è a Castellana ed in molti altri luoghi il nome di masserie e sale per ricevimenti.

La Luna nel Pozzo è un centro culturale in Salento, situato in un’antica masseria del 1800 in mezzo ai maestosi ulivi della campagna pugliese di Ostuni [BR]. 
Il nome esprime la speranza di un’oasi dove sperimentare nuove forme artistiche, creare occasioni di incontro, vacanza e lavoro insieme e dove soprattutto ci sia lo spazio e il tempo necessario per ciascuno di noi di meditare e mettere in pratica i desideri.

A Mola no, prende il suo vero significato, non quello "poetizzato" … 
Un altro modo di dire equivalente sarebbe “dare a intendere lucciole per lanterne”.

Il mio paese è particolare, nessuno vede e tutti vedono contemporaneamente, 
nessuno fa e tutti fanno sullo stesso argomento, 
tutti attaccano e tutti se ne lamentano nello stesso istante.

Tutti sono contemporaneamente Fidel Castro e Gianni Ciardo.

"Luci infrangono lo spazio della vista
Questa notte la notte ha fermato il tempo

La luce è un vortice
Questa notte non deve finire mai"
(Litfiba)

Siamo sempre uguali ed assistiamo sempre alle stesse dinamiche come se fosse un "loop" continuo.

A prescindere dal fatto che questa ennesima fontanina finta, possa piacere o meno, non si può 
costruire qualcosa per strada a proprio piacimento; i locali pagano l'occupazione del suolo pubblico quando mettono i tavolini all'aperto e si tratta di installazioni momentanee.

In un centro storico già deturpato dall'improvvisa nascita di una statua di Padre Pio, sempre in mezzo alla strada che non si è mai scoperto se l'avessero permessa o "condonata" successivamente con il consueto vivi e lascia vivere di molese fattura, tanti anni fa or sono; in questo caso in parecchi si sono lasciati sfuggire la frase che per il pozzo l'autorizzazione era stata richiesta e concessa.

Bene, a questo punto io mi chiedo quale sia la cosa peggiore, la richiesta (uno ci prova)
o il permesso?

Cioè … nel centro storico dove se io abitassi dovrei rispettare, per la mia abitazione, tutti i canoni dettati dalla Soprintendenza, che vanno dal colore del prospetto, dai materiali di finestre, porte, portoni ed arredi vari... viene permesso di mettere una statua o un pozzo di fronte a casa?

Ed io sul marciapiede di casa mia posso mettere la mia statua, o sulla piazzetta posso mettere la mia immagine di fronte a "Dona Flor" mentre la sfido con le chiavi della piazza in mano?

"Posso soltanto deglutire
singhiozzare
cantare nella testa
questo motivo che mi fa
stare come una gatta
che guarda dalla finestra
la luna che cade in un lago dipinto di blu
e ci caschi anche tu
"
(Takagi e Ketra con Jovanotti, Tommaso Paradiso e Calcutta)

Si è diffusa anche la motivazione, vera o presunta che sia, per giustificare il tutto.
Le auto che vengono parcheggiate a ridosso delle abitazioni!

Problema che sarebbe facile eliminare a monte, visto che nel centro storico i veicoli non dovrebbero nemmeno entrarci, figuriamoci parcheggiare; basta armare i nostri vigili di blocchetti per le multe ed il gioco è fatto.


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SPOT


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Quindi, trattasi di un pozzo …. carrabile?
E basta questo a giustificare una costruzione abusiva?
Si perché anche con l'eventuale permesso, sempre di abusivismo si tratta, se non del privato di chi ha concesso, o almeno questa è la sensazione che si trasmette al cittadino.

Questo il pensiero di fondo, ma c'è sempre bisogno di documentarsi:
  1. l'installazione è provvisoria o permanente?
  2. E se è provvisoria, perché appare piantata a terra?
  3. E' catalogata come costruzione o arredo urbano?
  4. E se è arredo urbano non spetta al Comune e non al privato, occuparsene, visto che si tratta di suolo pubblico?
  5. E' catalogata come fioriera? (Ok, in questo caso torna alla domanda numero 2)
  6. E non sembra un po' invasiva? 

A prescindere dalla bellezza del pozzo, che può anche essere soggettiva, questo tipo di installazioni creano un precedente, per cui qualsiasi cittadino pur di difendere l'area di fronte la propria abitazione da parcheggi selvaggi, in questo caso, ma sicuramente si potrebbero coniare un'infinità di "scuse", potrebbe esercitare quello che considera il diritto, ormai acquisito, di edificare ciò che ritiene più opportuno, rimandando le eventuali accuse a pozzi e statue già presenti sul territorio, addirittura nel borgo antico.

Quello che voglio, con questo scritto, è affrontare la questione da più punti di vista, non creare la polemica sterile, non vorrei sollecitare né i soliti: abbattiamolo, sporchiamolo, distruggiamolo, rimuoviamolo, con atti vandalici, né tanto meno stuzzicare le ire o quantomeno il fastidio dei diretti interessati, senza spiegarne le ragioni, a mio parere legittime, di chi due domande se le pone.

I relativi: state combattendo la fuffa, e quello non lo vedete e quell'altro non lo combattete e questo non lo fate … sarebbe più demoralizzante di un "Andate ad arrestare i ladri" quando ti sanzionano vigili, polizia o Carabinieri per un divieto di sosta o per non aver rispettato i limiti di velocità. 

Mica è difficile fare dell'ironia e mandare qualche "mazzata" tipo

"Ti parcheggiano sul passo carrabile nonostante sia ben esposto e chiami ripetutamente i vigili per la rimozione dell'auto?
Non ti preoccupare per te abbiamo la soluzione giusta.
Presenta un autorizzazione per un pozzo carrabile."

Non sarebbe neanche difficile fare relativi riferimenti a parenti ed amici vicini a quella persona influente o a quel politico, ecc...
a Mola siamo pochi e molti parenti tra noi…

"La luna è piena, l’aria è calma
Tutto d’un tratto sento un brivido.
"
(Ramones)

Vera o falsa, quella che molti potrebbero chiamare semplice illazione, troverebbe immediati riscontri nell'immaginario pubblico.

Certo, il pozzo in questione vorrebbe tornarsene da dove è venuto, dove non era al centro dell'attenzione …

"Nessuno sembrava accorgersi di me
Avevamo una siepe dietro casa nei sobborghi
Oltre i quali, non avrei mai potuto vedere
"
(The Clash)

Ma spesso la celebrità ti arriva quando meno te l'aspetti, quando, paradossalmente non la vuoi.

Il Pozzo carrabile, la versione 2.0 al tradizionale passo carrabile, può essere uno slogan carino con cui affrontare la vicenda, la verità è che se non c'è un regolamento e si va alla cieca, ognuno si inventa l'installazione che vuole e Mola continua ad essere il "Paese dei Balocchi".

Poi magari c'è o ci sarebbe….

"Sei la voce che nessuno sa ascoltare,
la luce del lampione in questo viale:
soffusa eppure c'è…
"
(Nek)

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