C'era una volta il Governo: Conte, Salvini e ... Schettino
Quando è entrato alle 15,00 di quel 20 Agosto 2019, caldissimo, che ha sancito la fine del Governo, il premier lo ha fatto tra gli applausi nell'Aula presieduta da Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Ha attaccato duramente il vicepremier Matteo Salvini ed è stato più volte interrotto dalle proteste dei leghisti, dagli applausi ironici di FI, da applausi di sostegno.
Insomma sembrava una partita di calcio; poi ci si lamenta che si scambi Giuseppe per Antonio Conte.
Si ironizza sul successore, qualcuno nel web bar "suggerisce" Allegri; manca, quindi, una maglia bianconera per i nostri politici e possiamo iscriverci al campionato.
L'unica differenza è che la Juve era vincente ai tempi di Conte ed ha continuato ad esserlo con il suo successore; la politica italiana, invece, esce sempre sconfitta, ma più di tutti lo è il popolo, sempre e comunque.
Al termine del suo discorso, il presidente del Consiglio ha annunciato le dimissioni:
"Il governo finisce qui".
A nulla vale far sapere di aver ritirato la mozione di sfiducia presentata contro Conte, la frittata è fatta e la Lega è annichilita, come il suo degno premier che finge di pensare, dire, fare, telefonare, promettere repliche, ecc...
chiaramente non farà nulla, metterà insieme quattro stronzate, ma lo sapete, no?
Quello è il soldato; cosa può uscire da quell'accozzaglia di cialtroni degnamente rappresentati dal più assurdo di tutti?
Giuseppe Conte sembra un gigante:
"La crisi porta la firma di Salvini. Se gli manca il coraggio politico, me lo assumo io davanti al Paese che ci sta guardando".
Ma a prescindere che lo sia o meno, molto fa il livello dei suoi interlocutori; Di Maio non esiste, Salvini è una figuraccia che respira.
Quando sembra che non ci sia nulla ormai più da dire per distruggere il leader leghista, ormai sfatto ed incapace di proferire parola, ecco che arriva l'ultimo affondo di Giuseppe Conte:
"Evita di accostare slogan politici a simboli religiosi, l'incoscienza religiosa rischia di offendere credenti e oscurare il principio di laicità".
Il vicepremier "replica" alzando le spalle e allargando le braccia.
Riprenderà coraggio su twitter poco dopo e ritornerà a fare la solita becera campagna elettorale, ma abbiamo ancora una volta visto che nonostante sia il solito buzzurro, dal vivo, in faccia, non è capace di mettere insieme due parole, più che replicare.
Il figurone lo fa anche Matteo Renzi, resuscitato dal folle piano di conquista della poltrona solitaria del barbaro verde; a prescindere da come la vogliate pensare, l'ex leader del Pd, si dimostra l'unico uomo davvero politico, presente in aula.
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Dopo le dimissioni di Giuseppe Conte e l'apertura ufficiale della crisi di governo, gli scenari possibili sono tre: un governo guidato da un tecnico, un governo politico 5 stelle-Pd o il ritorno alle urne.
Ora la palla passa alle forze politiche ed al Presidente Mattarella che vedrà, con le Consultazioni, di far rimanere in piedi la macchina Stato.
Nelle prossime ore e nei prossimi giorni ne vedremo delle belle, o delle brutte, vista quest'ennesima debacle all'italiana, ma io mi soffermerei sui due ancora una volta.
Conte, da qualcuno in questo momento è osannato, però mi chiedo, fino ad ora perché è stato complice di un simile personaggio e non ha sputato nel piatto nel quale ha mangiato pure lui in questi mesi?
Salvini…. sinceramente fatico a trattenere le parolacce…. ma che volete da un tizio che, dopo aver visto la possibilità di diventare il leader maximo, anzi mi correggo il duce…
Si inventa una crisi dal nulla e manda a puttane tutto quello che fino a qualche tempo fa pubblicizzava?
Dimostra ancora una volta, non solo di non capire un cazzo (il "di politica" non so se lo devo mettere tra parentesi o non lo devo mettere proprio), non conosce, infatti, nemmeno i tecnicismi del sistema e chi siano coloro che devono sciogliere le Camere per ricorrere alle urne.
Trasforma la capitale nella salentina "Notte della Taranta" di Melpignano, visto il clima e nell'ennesimo spot poco edificante per il nostro Paese.
Da persino a Berlusconi, modo di fiatare e contemporaneamente perde il ruolo di Ministro, finendo addirittura all'opposizione; del resto l'unica cosa che riesce bene a questo tipo di soggetti e formazioni.
Insomma … la giusta fine di un'accozzaglia di coglionate e nonostante ciò i tanti voti…
proprio quelli che hanno illuminato la mente di Salvini, fino a far prendere questa strada.
E se invece non fosse così?
E se invece un minimo di materia grigia ci fosse?
L'encefalogramma non fosse completamente piatto?
Perché dico questo?
Bèh … i proclami i selfie, l'odio, i porti chiusi, sono scuse dietro le quali ci si è trincerati.
La verità è che bisognerebbe prendersi la responsabilità della prossima manovra.
E non è facile prendersi questo "filituro" nel deretano; meglio che se l'accolli qualcun altro e si ritorni a far propaganda spicciola.
Per un Governo che crede che "bilancio" sia il marito dello strumento pesa persone, è dura capire (o farsi spiegare) che il reddito di cittadinanza e quota 100 in deficit, non può reggere, soprattutto se si sbandiera una ripresa ed una crescita del pil che non si verificherà mai, almeno a queste condizioni, anzi, risulta che ci siano stati dei passi indietro.
E non basta rimanere di sasso ed assumere il colorito facciale dei muri di Ostuni per potersene uscire da questa situazione.
A novembre servono 25 miliardi di euro.
E dove li troviamo?
Nelle tasche degli italiani?
Almeno Prodi ed il Pd ci misero la faccia, dissero che bisognava stringere i denti per regolarizzare i conti, questi scappano, per due motivi fondamentali.
Non sanno che pesci pigliare ed in seconda battuta immaginatevi gli slogan capovolti nel giro di 24 ore:
Abbassare tasse, flat tax , ecc...
sostituiti con aumentiamo le tasse o, anche peggio, aumentiamo l'aliquota IVA?
La verità è che questo Governo non ha fallito oggi….
Solo che ora è l'ora di abbandonare la nave che affonda ….
non male per uno che si fa chiamare capitano…
… parente di Schettino?
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