L'Estate del pallone: Tra un Moriero che presenta la sua biografia, l'Under 21 che saluta l'Europeo e le ragazze che fanno un grande mondiale.
Calcio mercato, addii, ritorni importanti, in casa Juve, ma anche nelle altre squadre, sarà che siamo abituati a parlare di mercato, ma questa estate si caratterizza per il calcio giocato e quello parlato, ma in altri termini.
E' di qualche giorno fa l'appuntamento con Francesco Moriero all'Hotel Gabbiano a Mola di Bari.
L'ex calciatore in compagnia del giornalista Antonio Bartolomucci, è stato protagonista di un bellissimo evento, voluto ed organizzato da Lorenzo Giliberti che ha fatto gli onori di casa ed ha introdotto il tutto.
L'incontro, moderato da Nicola Rotondi, è stato innanzitutto piacevole e ricco di aneddoti ed ha riconciliato parecchi degli intervenuti con il calcio.
Sono i giorni in cui
L'Italia supera il Belgio con il punteggio di 3-1.
Il regolamento dell'europeo Under 21, tuttavia, è strano e nonostante le due vittorie in tre partite, la qualificazione viene messa a rischio per l'unica sconfitta nel girone.
Per i ragazzi di Gigi Di Biagio, che grazie alle rete di Barella sul finire del primo tempo e nella ripresa di Cutrone e Chiesa , chiudono in bellezza, c'era da aspettare la fine del turno, per vedere le altre partite come sarebbero terminate e poter parlare di qualificazione al turno successivo o per scrivere la parola fine su questo europeo disputato in casa.
Purtroppo Francia - Romania finisce 0-0 e ci ritroviamo a passare dall'esaltazione a quello che può essere considerato addirittura un doppio fallimento in un colpo solo: la nazionale italiana è ufficialmente fuori dal Campionato Europeo Under 21 e, con esso, anche dai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
Ora, il pensiero del ct della Nazionale maggiore che è quasi qualificato per Euro 2020
“L’Under21 di Di Biagio non meritava di uscire dagli Europei. I ragazzi, i tecnici e i dirigenti hanno fatto un buon lavoro. La dura legge del calcio regala purtroppo anche delusioni e dalle delusioni si esce più forti di prima”
(Roberto Mancini)
La presentazione del libro semi autobiografico di Francesco Moriero, rappresenta uno spiraglio nel voler abbandonare la direzione che ha preso questo sport meraviglioso.
Estro e fantasia, quelle che erano le sue caratteristiche, si sono perse nel tempo, visto che ora si pensa soprattutto alla tattica ed alla fisicità.
Certo l'impegno non deve mai mancare, come per esempio quello profuso per la realizzazione dell'evento stesso che credo abbia dato a Lorenzo Giliberti una grande emozione ed abbia permesso a tutti di conoscere la storia di un grande calciatore, ma, come abbiamo potuto notare, un uomo nato e rimasto umile che ha fatto sacrifici per poter realizzare il suo sogno.
Purtroppo, dalla chiacchierata sono emersi i vizi odierni del pianeta calcio, a cominciare dalle scuole calcio e dall'invadenza dei genitori che si sostituiscono ai propri figli per il ruolo di sognatori.
Il calcio è come la vita, nulla è scontato, ma devi essere tu il protagonista della tua vita.
Due sfide, quasi ovvie, dal grande fascino con i verdeoro che partono favoriti così come la Selección.
Eppure ci troviamo a vivere un torneo nel quale il Brasile, orfano di Neymar, è reduce da un girone eliminatorio di altissimo profilo.
La deludente Argentina contro il Venezuela avrà il suo 10 Messi, il suo Dybala (sempre che lo facciano giocare), come li ha avuti per tutto il torneo, ma dovrà cambiare totalmente registro rispetto a quanto fatto nel girone di qualificazione se vorrà continuare l'avventura, visto che è già un miracolo essere a questo punto.
Quindi anche il talento non basta a tutti?
Andarsene con "la storia tra le dita...
E' difficile spiegare...
ma forse l'esempio ce l'abbiamo proprio sotto gli occhi:
La nazionale di calcio femminile!
Quasi semi professioniste fino a poco fa, la parte debole del movimento, rischia di dare una sonora lezione ai più blasonati maschietti.
La ricetta è proprio nei concetti espressi da Kekko Moriero, la voglia di giocare, di farcela, il voler gettare il cuore oltre l'ostacolo, dimostrare di poter essere protagonisti, proprio come quando Moriero, Antonio Conte ed altri giovanissimi, ai tempi del Lecce venivano aggregati in prima squadra.
Oltre alla preparazione, delle ragazze e del loro commissario tecnico, Milena Bertolini, sono proprio questi gli ingredienti che stanno facendo innamorare un mondo fino ad ora quasi esclusivamente maschile, delle splendide ragazze della nazionale.
Continua, infatti, in maniera inarrestabile ed entusiasmante l’avventura delle Azzurre al Mondiale. Allo Stadio della Mosson di Montpellier l’Italia batte 2-0 la Cina e si qualifica ai quarti di finale, dove affronterà la vincente tra Olanda e Giappone.
Le reti al 15’ della migliore in campo, Valentina Giacinti e di Aurora Galli al 49’hanno sancito il risultato netto.
Il prossimo appuntamento è il prossimo sabato pomeriggio a Valenciennes contro l'Olanda, che ha battuto 2-1 il Giappone.
Le ragazze hanno quella freschezza che in molti divi del pallone non troviamo più
L’ex tornante del Lecce ha ripercorso tutta la sua carriera, dai primi passi nel settore giovanile giallorosso sino alle ultime esperienze con il Napoli, Passando per le imprese con l’Inter di Ronaldo, la Roma di Totti e la Nazionale della staffetta Del Piero - Baggio ai mondiali di Francia 1998.
Lo sapevo pure prima...
la conferma più gradita è stata un'altra:
Abbiamo incontrato una di quelle persone che sono nello stesso tempo leggende, ma che li sentiamo più vicine a noi.
Beh... almeno per ora le ragazze della nazionale tendono a qualcosa del genere…
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