"Storie di Resistenza" - seconda edizione - tra passato e futuro - 27 Aprile - sede "Futura" - Mola di Bari
Sabato 27 Aprile sarà nuovamente 25 Aprile, o lo sarà per la prima volta a Mola di Bari quest'anno visto che nulla è stato fatto, nel paese in risiedo, per ricordare degnamente quel passato dal quale siamo rinati diventando una società almeno all'apparenza libera e democratica.
Alle ore 19:00, presso la sede dell’associazione Futura sita in via Buttaro 14, si terrà la seconda edizione di “Storie di Resistenza”, organizzato per celebrare la Festa della Liberazione e intitolata “Riflessioni tra passato e futuro”.
I detrattori di una Festa Nazionale fondamentale per la nostra stessa essenza, spesso fanno finta di non comprendere l'importanza simbolica di evento che si festeggerà pure una volta l'anno, ma che ha condizionato, condiziona e, spero, condizionerà ancora il futuro della nostra vita.
E' inutile nascondersi dietro lo status di "tifoseria politica", questa conquista è qualcosa che ci ha permesso di vivere la nostra esistenza con tutti quei diritti che oggi rivendichiamo se li vediamo in pericolo.
"Il leitmotiv di quest’evento sarà lo sforzo di comprendere in quali forme il fascismo si nasconde e rappresenta, ancora oggi, un potenziale grave pericolo per la nostra società dei diritti e delle libertà."Qui non si tratta solamente di parlare di guerra, di canzoni che in qualche maniera possono ricordarla, anche se non quella specifica, ma tutte le guerre hanno le loro vittime in entrambi le fazioni.
"Capelli lunghiE non si tratta di esporre bandiere cubane, raffigurazioni di Che Guevara e Fidel Castro, anche perché in realtà questi simboli presi in prestito, nulla c'entrano con la nostra storia e con quello che si vuole trasmettere.
non porta giù
non suona la chitarra ma
uno strumento
che sempre dà
la stessa nota ta.ra.ta.ta"
(Gianni Morandi)
"Perché festeggiare ancora, a più di settant'anni dal giorno in partigiani posero i nazifascisti di fronte all’alternativa “arrendersi o perire”?"E' questa la domanda che si pone chi, pur senza schierarsi, argomenta di nozioni superate...
Invece bisogna sempre iniziare da un punto importante di partenza!
"Perché la Liberazione ha significato per la nostra Italia risorgere a nuova vita, salvando una bellissima terra che stava soffocando sotto una pesante e nerissima coltre di intolleranza, di violenza, di odio."Da quel giorno cambiò la vita di coloro che vissero l'epoca e fu un mattino migliore per le generazioni che seguirono
"E al mattino guardareNon importa se ci sono personaggi come Donald Trump a guidare potenti nazioni che hanno grandi poteri su molti popoli, non importa se c'è un ritorno alle teorie dell'odio, dei nazionalismi estremi, addirittura del razzismo, la nostra società non può tornare a quel livello …
Se il bianco dell’uovo
Adesso ha formato un veliero
Tu naviga in un bicchiere
E issa le vele
La notte di San Lorenzo
Se accade si dice
Sarà un anno più bello"
(Elisa)
ma ne siamo veramente sicuri?
"Di questa nuova vita beneficiamo ancora oggi; ma nulla è dato per sempre, e la pianta dell’antifascismo ha bisogno d’essere coltivata e curata, di passare di passare dalle vecchie alle nuove generazioni, per far sì che i valori che hanno guidato tanti nostri concittadini contro il regime non vadano perduti."Spesso ci poniamo domande alle quali si risponde senza riflettere, senza guardarsi intorno, senza cercare di guardare oltre, alle proiezioni di alcuni atteggiamenti
"Esiste oggi il fascismo? No.Sembra assurdo, ma è così…
Esistono i fascisti?
Ad oggi non s’è ancora trovato un Ministro capace di chiudere quelle organizzazioni che dell’apologia di fascismo fanno il proprio vanto mentre nostalgici di un periodo che forse non hanno vissuto (e sicuramente non hanno studiato) si moltiplicano."
"Ed allora celebrare la Resistenza significa fare innanzitutto opera di verità, e spronare tutti a mantenere la guardia alta contro le insidie che il futuro può riservare alla nostra Libertà.Magari è solo una questione di vuoto…
Che è il bene più prezioso, perché senza di essa non ci si può dire cittadini, non ci si può dire italiani, non ci si può dire uomini."
come vuoto di memoria o come vuoto a perdere di fronte a certe illazioni, ad ogni modo
"La cittadinanza è invitata a partecipare a questo esercizio di memoria collettivo onde evitare che l’inestimabile patrimonio della Resistenza vada perduto sotto l’usura del tempo."
Commenti