"Il Morto" - Farsa in due atti in dialetto molese (adatt. testo Sebastiano Roca) - Regia Nilla Pappadopoli - Gruppo Teatrale "Il Palcoscenico" - 27-28 Aprile 2019 Teatro Angioino - Mola di Bari

Il 27 e 28 Aprile 2019 torna in scena al Teatro Angioino, in Mola di Bari il Gruppo Teatrale "Il Palcoscenico" con una farsa in due atti in dialetto molese  dal titolo "Il Morto".

Fatti i debiti scongiuri dai più superstiziosi, già potete immaginare che l'ovvio gioco di parole sia dietro l'angolo e quindi non si può rinunciare alla formula: "ci sarà da morire dalle risate".

"Penso che troverò un altro modo
C'è ancora tanto da sapere
Credo che morirò un altro giorno
Non è ora che vada"
(Madonna)

Si, perché è noto che, periodo della Settimana Santa che ci porta a Pasqua, escluso, l'argomento è sempre trattato in molteplici sfumature che vanno dalla versione più triste a quella più divertente e, appunto, farsesca.

Sarà per esorcizzarla, sarà perché spesso le culture hanno ricamato attorno ad essa le abitudini più strane, ma la morte non ha mai smesso di essere, oltre che un evento biologico connaturato al fatto stesso di vivere, uno dei più forti stimoli alla fantasia.

“Siccome una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire.”
(Leonardo da Vinci)

Il libero adattamento al testo di Sebastiano Roca, permetterà alla regista Nilla Pappadopoli ed agli attori di questo rinomato gruppo teatrale di offrire il meglio del proprio repertorio che parte dall'essere divertente, ma che ci mette di fronte ad uno specchio per farci quasi deridere da soli, quando ci renderemo conto che sono le consuetudini e le abitudini della società che formiamo e rappresentiamo ad essere prese in giro.

"Il senso delle cose …"
(Laura Dimitri)

 Nell'immaginario collettivo, la morte è stata sempre vista come un'entità esterna al vivente, qualcosa "che arriva", quasi non fosse qualcosa che fa parte della nostra natura.

Spesso diventa anche una figura mitologica molto popolare, presente in modo più o meno diverso in moltissime culture umane fin dall'inizio dei tempi e di conseguenza è stata anche rappresentata, per esempio, come uno scheletro vestito di un saio nero, che impugna una falce, sembianza riprodotte anche in letteratura e arti figurative.

In questa maniera è ritratta anche in una carta dei tarocchi … e questo passaggio mi serve per ritornare al lavoro teatrale… perché dai tarocchi, agli usi ed alle superstizioni il passo è molto breve.

"Si muore in mezzo a una frase o di frasi a metà"
(Laura Pausini)

Nicola Desilvio, Isabella Gaudiuso, Angeliana Delvecchio, Maria Morelli, Marino Marangelli, Alessandro Scarcella, Domenico Colella, Domenico Susca, Nicolò Scognetti, Ilaria Pietanza, Teresa Martinelli, Stefano Difonso, Giuseppe Pappadopoli, Giorgia Dipierro ed Isa Colucci, ci porteranno in quella dimensione che ci farà sentire a casa, perché metterà in rilievo le caratteristiche della molesità anche in chi le ha più nascoste o chi, senza rendersene conto, le ha sempre tenute dormienti, ma marcate nel nostro DNA, si voglia o no.

Sicuro che ad ogni modo il divertimento sarà assicurato, non mi resta che invitarvi a contattare il seguente numero: 

+393928379007

in maniera di poter essere presenti ad una delle due serate in programma.