A Mola la "metropolitana trasformabile" ... una storia bellissima!
Neanche "the greatest showman" avrebbe potuto estrarre dal cilindro la soluzione ideale a tutti i problemi che affliggono il paese di Mola di Bari.
Una delle cose più caratteristiche delle scorse festività natalizie è stata la riapertura alla cittadinanza dell'Ipogeo delle 4 Fontane e quello di Corso Regina Margherita.
Probabilmente sarà stata questa la scintilla che ha fatto scattare la molla per un progetto che possa unire l'utile al dilettevole, il problema dei trasporti e dei parcheggi e l'aspetto culturale delle nostre tradizioni e della nostra storia.
Oggi, mentre ci apprestiamo a festeggiare la Pasqua, finalmente la soluzione.
La Metropolitana a Mola.
... ma una metropolitana ... bellissima e.... trasformabile!
"Será Cuando Tú Digas…"
(Grupo Compay Segundo)
Si, perché con le parole si può fare tutto ...e mi riferisco sia alle promesse
che proprio all'uso della lingua.
Per esempio, sul libretto della mia Fiat 500L del 1971 c'è scritto carrozzeria trasformabile, per il solo fatto che ha un tettuccio apribile.
Su questa falsa riga si può raccontare tutto ed il contrario di tutto a prescindere dal fatto che sia fattibile o meno e chiunque può trasformarsi nell'uomo della provvidenza, come un Moise Kean qualunque che si trova da ragazzino della primavera ad essere il nuovo "mitt a Cassan".
Se Monza è stata la capitale del "grandioso Regno d'Italia", Mola si candida a diventare la capitale dei servizi e del design legati ad essi.
Dobbiamo ripartire dal passato; quando Piazza XX Settembre era cromaticamente giusta, con le dovute proporzioni, con il giusto numero di strade, con il verde, non proprio abbondante, ma col senno di poi … una foresta…
insomma quando non era il "mambrone bianco" o "Piazza Corazzata Potëmkin".
Vi era, nei pressi del Palazzo Roberti, una lastra di metallo, ormai curvo, sul quale generazioni di bambini "ci hanno saltato sopra" (e che comunque oggi sarebbe ancora integra), con il sottofondo di genitori e nonni che li rimproveravano con il più classico dei "ancora cadi giù".
Cosa ci fosse sotto, un mistero che qualcuno si è portato nella tomba…
Vi era un tesoro che oggi possiamo finalmente apprezzare, con i treni bloccati a Torre a Mare che concorrono al record del mondo di durata di viaggio…. una giornata per percorrere 20km... potrebbe essere la manna dal cielo…
anche perché anche della manna non è che si sappia granché.
Quando in inverno apparve questa magnifica visione...
… almeno la piazza .... "prese colore"!
Era il segnale che le cose stavano cambiando.
La struttura l'abbiamo vista in questa forma, o anche totalmente "schiacciata a terra", quando c'è vento ... "così non se ne vola!" fungendo anche da trappola per bambini che sfuggono ai genitori.
(quindi anche una funzione sociale, con annessa punizione corporale per i bimbi monellacci)
Magari si faranno un po' male, ma rimangono intrappolati, in maniera che orde di genitori 1 e 2 possano riappropriarsi dei loro pargoli, pescandoli, caratteristica che non può mancare in un Comune marittimo, in quello che letteralmente si può definire "un paese in rete per le nuove generazioni".
Non è questione di schierarsi …
"Chiudi gli occhi e vai!
Io ti sentirò!
Riaprili e volerai,
Dimmi da quale parte stai?"
(Mancio - sound)
ma, in un paese che lascia andare via la Lega del Cane per far entrare la Lega Nord ci vogliono soluzioni che esulano da una Manciointervista su questo spazio o su una fantomatica MancioTV nella quale ascoltare i deliri dei "soliti disfattisti"
Come la gravina di Laterza è una incisione erosiva profonda anche più di 200 metri, molto simile ai Canyon americani....
i "Canyon" molesi sono presenti in ogni strada, mattonella, marciapiede, aumentando di gran lunga l'offerta turistica.
L'unica struttura piatta è rappresentata dal palazzo Roberti che presenta ormai il suo classico pannello per le proiezioni ed i piccioni superstiti che, nonostante tutto, sbeffeggiano dall'impalcatura colui che della gravina ha l'appellativo.
Di Mola sotterranea se n'è sempre parlato: un'altra città, tutti i frantoi collegati, si possono raggiungere tutte le chiese, ecc...
a prescindere da quali versioni siano le più veritiere, c'è un altro mondo lì sotto…
e non è lo slogan di un film a luci rosse.
...non si sono potuti fare i parcheggi sotterranei perché siamo vicini al mare...
come se le realtà vicine a noi che ce li hanno siano situate in montagna….
… e poi si rincorrono 'ste voci?
La metropolitana a Mola, comunque è la soluzione del futuro e costruita in maniera "flessibile" è buona per tutte le occasioni.
Permetterà ai forestieri di raggiungere il nostro paese, ai nostri concittadini di potersi muovere liberamente in tutto il territorio e consentirà ai lanciatori abusivi di buste dell'immondizia di trovare nuovi luoghi di svago che non siano le solite porte delle abitazioni dei vicini, spiagge, campagne, ecc...
L'ingresso nella piazza principale permette, poi, di trovarsi direttamente nel centro storico ed è qui che l'ingegneria del design molese si supera.
Nei giorni di festa si potrà trasformare a piacimento la struttura, proponendo, per esempio questo modello "Pasqua 2019"
Con tocco di verde che spezza la monotonia del "mambrone bianco" e che presenta anche simpatici ornamenti biancorossi che ricordano anche il nostro Capoluogo di Provincia.
Ovviamente c'è anche la versione minimalista, quella che rappresenta il più classico degli espedienti molesi: la transenna.
una soluzione che a Mola non fa una (sola) crepa...
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