10 Anni dal terremoto a L'Aquila - Nulla è cambiato: Proposta di legge sulla sicurezza nelle scuole di save the Children e Cittadinanzattiva.
Sono passati 10 anni dal 6 aprile 2009, L’Aquila subiva un terremoto devastante causando centinaia di morti.
Ogni anno parliamo di resurrezione, quando ci apprestiamo a vivere la Pasqua, ma in qualche maniera, nella nostra nazione è difficile risorgere.
Si gioca ad interpretare " the greatest showman", da parte dei nostri politici, ma intanto si conta che oggi sono ancora 17.187 gli edifici scolastici in Italia che si trovano in aree con una pericolosità sismica alta o medio-alta.
Quasi la metà delle scuole nel nostro Paese non possiede certificati di abitabilità e solo il 53% ha quello di collaudo statico.
Dall’inizio dell’anno scolastico ci sono stati distacchi e crolli nelle strutture ogni 3 giorni.
Un triste record degli ultimi 5 anni, per un totale di oltre 250 episodi dal 2013.
I motivi? I soliti di carattere economici e finanziari.
Ufficialmente non ci sono mai fondi e finanziamenti disponibili o adeguati.
In realtà serve nella maniera più assoluta una
Proposta di legge sulla sicurezza nelle scuole.
E' quanto ha fatto il 2 Aprile 2019 Save the Children, insieme a Cittadinanzattiva, presentando alla Camera dei Deputati un Manifesto in 9 punti per una proposta di legge sulla sicurezza degli istituti scolastici.
La motivazione è talmente ovvia da disarmare ogni possibilità di replica.
Andare a scuola è un diritto e un obbligo.
Essere al sicuro è fondamentale.
Questa volta non è la tv, con programmi, tipo "Le Iene" ad occuparsene; si spera che si prendano provvedimenti seri che nulla hanno a che fare con un tv show.
Dal 2001 sono state 39 le vittime giovanissime dell’insicurezza nelle scuole.
Tra loro i 27 bambini della scuola “Francesco Iovine” di San Giuliano di Puglia, che nel 2002 persero la vita durante il terremoto che colpì la Puglia e il Molise.
Nel 2008 un altro giovane perdeva la vita per questo; Vito Scafidi, 17 anni, a causa del crollo di un controsoffitto nel Liceo “Darwin” di Rivoli, vicino Torino.
Sono le cronache più recenti, ma di quanto si potrebbe allungare la lista se facessimo delle ricerche?
Tutto ciò non deve ripetersi.
Per questo Save the Children e Cittadinanzattiva hanno chiesto ai parlamentari di tutti gli schieramenti di depositare e discutere in Parlamento una proposta di legge che superi l’attuale frammentazione normativa e garantisca a studenti, personale docente e non docente spazi sicuri e protetti dove poter apprendere o lavorare senza rischiare la propria vita.
Ogni anno festeggiamo la giornata mondiale dei diritti umani, o giornata della terra, che senso hanno queste ricorrenze se poi non sono garantiti i diritti più elementari?
È un diritto fondamentale per tutti poter frequentare strutture sicure, ricevere una piena formazione, partecipare ai temi della sicurezza scolastica in prima persona.
“Serve una legislazione che possa integrare e riordinare l’attuale normativa, frammentaria e incompleta, e mettere finalmente al centro il diritto dei bambini a una scuola sicura in senso strutturale e antisismico, ma anche confortevole e priva di barriere architettoniche, e il diritto delle famiglie a una piena informazione sulla condizione degli edifici che i loro figli frequentano. Soltanto garantendo supporto tecnico agli enti locali proprietari delle scuole nel realizzare gli interventi necessari, chiarendo le responsabilità di tutte le istituzioni coinvolte e considerando la cultura della prevenzione un obiettivo formativo nei curricoli scolastici sarà possibile garantire che tutti, bambini, ragazzi insegnanti e personale non docente, possano imparare e lavorare in luoghi sicuri”
dichiara Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia-Europa di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro.
Una voce che dovrebbe essere di tutti
"L'ho sentita quando il sole si avvicinò questa mattina sapevo che non potevo aspettare un altro giorno cara, c'è qualcosa che devo dirti una voce lontana mi sta chiamando via" (Glenn Frey)
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