L'Ipogeo "quattro fontane" - Corso Umberto - Mola di Bari - (come?) non l'avete mai visto! (a cura di moladibari.info)
Una delle riflessioni più diffuse, quando si mettono in evidenza caratteristiche e peculiarità del territorio di Mola di Bari è la seguente:
"Non pensavo Mola potesse essere così ricca di "storia e tradizioni""Da una parte è un male, perché significa che sia noi, sia chi ci ha amministrato per molto tempo, non ha fatto in modo che tali conoscenze fossero radicate nella popolazione e che servissero anche per una diffusione di questa cultura a livello turistico.
Dall'altra parte è un bene (o facciamo finta sia così), perché questo vuol dire che abbiamo così tanto da scoprire e da proporre anche a chi non è del luogo e che non corriamo il rischio di annoiarci o di dare per scontate le ricchezze del nostro paese.
Purtroppo non sempre c'è stata quella corsa a preservare tali tesori, non sempre la figura della soprintendenza ha funzionato; oggi non sappiamo ancora bene se tutte le persone siano pronte a considerare questa una nuova era, una specie di notte di San Lorenzo, durante la quale tornare a riveder le stelle, ma di certo ce ne sono molte che fanno di tutto affinché l'inversione di tendenza sia totale.
Spesso si fanno i conti con l'economia, la finanza, le privatizzazioni, il pil, ma è bene sapere che ci sono tesori che appartengono a tutti e che nemmeno sappiamo di possedere.
Essi non devono per forza essere considerati un museo, ma parte vitale della nostra storia, della nostra cultura, ma anche del nostro presente.
La realtà sarà pure quella che recita:
"Se si proponesse a tutti gli uomini di fare una scelta fra le varie tradizioni e li si invitasse a scegliersi le più belle, ciascuno, dopo opportuna riflessione, preferirebbe quelle del suo paese: tanto a ciascuno sembrano di gran lunga migliori le proprie costumanze."
(Erodoto)
Però dobbiamo pur sapere di cosa stiamo parlando e cosa abbiamo.
In questo senso i ragazzi che si adoperano affinché filmati come quello ad inizio pagina vengano diffusi e spiegati, danno un notevole apporto alla società e mettono le basi per un futuro in cui la nostra identità possa essere il mezzo per metterci le ali ai piedi.
L'ipogeo di oltre 500 mq che sarà svelato, in questo lavoro, lo potremo apprezzare non solo per il suo fascino e la sua bellezza, ma potremo apprendere tanto dalla voce narrante che ci accompagnerà nella visione.
Scopriremo perché Mola in passato ha contato su oltre 18 frantoi attivi, quale fosse l'importanza dell'olio, perché viene detto lampante, quale fosse il mercato e l'esportazione che ne derivava, in che maniera fosse trasformato.
Gli ipogei con i loro simboli, tra il sacro ed il profano, testimoniano quello che i nostri antenati ci hanno tramandato, non vale la pena, osservare questa speciale corrispondenza?
Scopriremo inoltre come queste strutture siano state costruiti, le loro dimensioni, come venivano lavorate le olive, ecc...
L'Ipogeo oleario noto come "Delle 4 Fontane" è da poco tempo nuovamente visitabile grazie all'opera meritoria del Gruppo Speleologico Vespertilio/CAI Bari, della Compagnia d'arme Stratos,
la libreria "Per fare un libro", di Visit Mola e dell'Amministrazione Comunale di Mola di Bari.
Questo ha fatto in modo che moladibari.info potesse portaci a fare questo viaggio nella nostra storia, attraverso il video bellissimo che sicuramente emozionerà gran parte della gente che lo vorrà vedere, qualora non l'abbia ancora fatto.
Realizzato da Giuseppe Aversa e Gianni Liotine , il video si avvale di
sceneggiatura e testi di Francesco Spilotros.
La voce narrante è quella di Giuseppe Aversa, il montaggio di Gianni Liotine.
Ma comunque più delle parole che posso usare, la priorità è guardare il filmato,
sicuramente …
"Un nuovo modo di guardare il nostro territorio"
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