"IL Naso" di N. Gogol, 12 gennaio 2019 - Compagnia L'Occhio del Ciclone Theatre - Teatro Angioino - Mola di Bari

Ci sono tanti modi di dire che citano il naso:

• Chi pon suo naso a consiglio, l'un dice bianco e l'altro vermiglio. 
• Chi si taglia il naso s'insanguina la bocca. 
• E' meglio nascer senza naso che senza fortuna. 
• La giustizia è fatta come il naso, che dove tu lo tiri viene. 
• Le donne son come i gatti; finché non battono il naso, non muoiono. 
• Nessuno ha più libertà della mosca, che si posa persino sul naso di un re. 
• Un bel naso fa un bell'uomo.

Per non parlare di "avere naso per gli affari" o la "puzza sotto il naso", ecc...

C'è il famoso naso di Pinocchio che cresce e che nell'ambito del racconto, sembra possa avere vita propria, ma è sempre attaccato al suo proprietario e dipende comunque dalle bugie di quest'ultimo.

Eppure ci sono storie in cui quello che consideriamo solo un rilievo impari e mediano del viso che contribuisce, assieme alla faringe ed alla laringe, a formare l'apparato respiratorio, diventa protagonista di una vita propria ed è staccato dal suo proprietario. 

Sabato 12 gennaio 2019 alle h.21, al teatro Angioino di Mola di Bari, nell'ambito della XIX Stagione di Prosa, sarà in scena la Compagnia “L'Occhio del Ciclone Theater" 

con lo spettacolo “IL NASO” ( da I Racconti di Pietroburgo) di Gogol, con: Lino DE VENUTO, Giambattista DE LUCA, Isa GIGANTE, Ada INTERESSE, Renata MAURANTONIO, Vitangelo PUGLIESE, Nicolò RESTAINI, Emanuella LOMANZO, Caterina RUBINI, Michele SCARAFILE, Anna VOLPICELLA e la partecipazione straordinaria del piccolo Alessandro TRIGONA. Scene e regia di Gianfranco Groccia. 

La storia narra del tronfio e vanesio funzionario Kovalev che un mattino, guardandosi allo specchio, scopre che gli manca qualcosa di essenziale: il suo naso, appunto.

Sembra un … "capriccio all'italiana", anzi una commedia all'italiana, ma se pensate alle imprecazioni stile Lino Banfi, siate fuori strada su tutta la linea.

Intanto perché Gogol ci porta in Russia, sua terra natia dove e non solo è considerato uno dei grandi della letteratura e poi perché è più sottile del nostro attore comico, nonostante si distingua per la grande capacità di raffigurare situazioni satirico-grottesche sullo sfondo di una desolante mediocrità umana, o di quella che è stata definita pošlost' con uno stile visionario e fantastico tanto da essere definito da molti critici un precursore del Realismo magico.

Ritornando alla vicenda che vedrete rappresentata all'Angioino; converrete che si tratta di una cosa sconvolgente che si porta dietro una conseguente crisi di identità, imbarazzo, panico, tensione, frustrazione.

Kovalev teme di veder definitivamente compromessi i propri rapporti sociali e soprattutto i futuri avanzamenti di carriera e si vede costretto a mettere in atto una disperata kafkiana ricerca del suo Naso, il quale invece scarrozza impettito in elegante uniforme per le strade di Pietroburgo.

Per di più, cosa assolutamente intollerabile, il Naso è ostentatamente di rango superiore al suo ex proprietario.

Un'opera che attraverso una "trovata " drammaturgica molto originale mette alla berlina la società dell'epoca e che coinvolge e diverte sia i piccoli che i grandi.

La regia pone la lente di ingrandimento sulla dimensione dell’assurdo, esalta l’aspetto umoristico, grottesco e surreale del racconto, a comporre uno spettacolo dalla forte cifra gestuale e “sopra le righe”, non scevro da sfumature circensi, e con qualche spunto di pungente riflessione sulle somiglianze tra la società di ieri e quella di oggi.

Sipario h.21.

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi al botteghino del Teatro Angioino, in Mola di Bari alla via S. Pellico n.7, aperto tutti i venerdì, sabato e domenica dalle 18.30 alle h.20.30 e nei giorni di spettacolo dalle h. 17.

Tel.0804713061