Botte e minacce a bimbi autistici: Arrestate 4 educatrici del centro Sant’Agostino di Noicattaro
La notizia è di quelle brutte che urtano maggiormente la sensibilità della gente perché si tratta di bambini, perlopiù, in questo caso, autistici.
In questo caso la news diventa virale e, purtroppo, una consuetudine, in questi ultimi periodi, quindi bastano una serie di imprecazioni sui social per lavarsi la coscienza e tutto passa in un batti baleno.
"Basta a questo scempio!", urlato come un "Basta Martucci" qualsiasi ed è come se non fosse successo nulla; ma può essere veramente ridotto tutto a questo?
Sta di fatto che Carabinieri della Compagnia di Triggiano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Bari nei confronti di G.M. 42enne, L.R. 29enne, S.R. 42enne e L.L. 28enne, residenti in provincia, educatrici assunte da istituto privato convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale: il centro di riabilitazione “Istituto Sant’Agostino” di Noicattaro.
La vita può essere considerata come l'evento "La strada delle favole" che si è tenuta a dicembre, lungo la via XXIV Maggio nel centro storico di Bitetto, nel corso della quale rappresentazioni di fiabe e racconti per l'incanto dei più piccoli oltre che leccornie e dolci di tutti i tipi hanno determinato il successo dell'iniziativa, oppure può essere vista come una storia piena di Orchi e streghe cattive che infestano l'esistenza dei più piccoli o comunque i più sensibili.
Le 4 donne che si occupano di percorsi educativi e riabilitativi per minori affetti da autismo e altre disabilità mentali, sono ritenute responsabili di aver maltrattato i minori disabili a loro affidati.
Credo che si tratti di un'accusa tra le più infamanti possibili per chiunque, figuriamoci per operatori del settore e noi che ci appassioniamo alle vicende che hanno portato Binotto a sostituire Arrivabene o Leclerc, Raikkonen, dovremmo fare ammenda e pensare un po' di più a queste questioni.
Forse non siamo sempre disposti che la Formula 1 dell'esistenza sta in storie come queste e nella maniera in cui vengono affrontate, o che non è lo sport in genere il motore della nostra esistenza.
Non esistono concetti precostituiti, quindi come è normale parlare di Trekking a Cassano, con escursione a Mercadante, tra Iazzo Nuovo e Fra Diavolo; non solo è un' ottima occasione per riempire i polmoni di puro ossigeno, ma anche la possibilità di scoprire strade secondarie di accesso in pineta; così dobbiamo pensare al fatto che la Ferrari della nostra stessa umanità sia la dignità di ogni essere vivente, la propria vita e la propria morte.
„Non ho paura di morire, è che non voglio. | Se smetto di dire bugie, non farei altro che deluderti.“Se è fissata per il 14 gennaio 2019 la prossima udienza del processo riguardante l’aiuto al suicidio prestato a Davide Trentini, per cui sono imputati Mina Welby e Marco Cappato per la loro disobbedienza civile a Massa presso la Corte di Assise, così dobbiamo barcamenarci quotidianamente con tante altre incresciose vicende.
(Robbie Williams)
Ci sono però delle differenze nelle vicende: Davide era malato di sclerosi multipla dal 1993.
Aveva 53 anni e la sua vita, segnata da una salute progressivamente sempre più deficitaria, era diventata un calvario.
Per questo ha contattato Associazione Luca Coscioni per conoscere le modalità e infine accedere alla morte volontaria in Svizzera.
La questione di cui ci occupiamo oggi è completamente diversa, le vittime sono realmente tali e nessuno ha scelto di essere sottoposto ad angherie.
Le indagini, svolte dalla Stazione Carabinieri di Noicattaro e coordinate dalla Procura della Repubblica di Bari, sono partite ad ottobre 2018 quando una dipendente del centro ha riferito, rivelando particolari importanti e dettagliati, di aver assistito a comportamenti violenti e vessatori da parte di alcune educatrici nei confronti di minori affetti da autismo.
Dall'operazione che ne è seguita è stato possibile verificare 100 episodi di maltrattamenti, minacce, insulti e violenze fisiche verso almeno 9 minori, di età compresa tra i 7 e i 15 anni, tutti affetti da gravi forme di autismo e pertanto impossibilitati a comunicare le violenze subite.
Una volta appurato questo ed avvalendosi anche di una consulenza tecnica da parte di un esperto in psichiatria, la Procura della Repubblica di Bari, ha richiesto ed ottenuto dal GIP le misure cautelari degli arresti domiciliari che sono state prontamente eseguite dai Carabinieri.
Senza dubbio una vicenda incresciosa, una di quelle che di solito si sentono dai mass media, ma questa volta, il fatto è che potremmo incrociare le protagoniste della vicenda.
A prescindere da chi siano le indagate, so per certo che alcune mie compaesane lavorano in quella struttura, penso sia vergognoso anche tacere queste cose…
quindi spero nella buona fede e nella punizione esemplare delle responsabili.
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