Allarme xylella: A Monopoli il 13 Gennaio 2019 corteo di produttori di olio comitati insieme ai sindaci in fascia tricolore
I produttori olivicoli, con il sostegno dei sindaci, di comitati e di gruppi spontanei saranno in corteo a Monopoli il 13 Gennaio 2018 per una questione molto importante, il batterio killer, denominato xylella che dal basso Salento si è spinto fino al barese e che rischia di dare il colpo di grazia all'economia dell'olivicoltura pugliese.
Il primo albero infetto del monopolitano si trova nella Piana degli ulivi monumentali, vicino la cava di contrada Caramanna, non è un primato di cui andare fieri, ma da qui bisogna partire, dalla scienza che ne dovrà spiegare le ragioni e dare le soluzioni e da tutti noi che dovremmo seguire le indicazioni meticolosamente.
Parliamo dell'ulivo più a nord colpito da xylella fastidiosa fra quelli infetti, precedentemente si parlava di quello nella zona di contenimento di Torre Canne.
Attivata, come di consueto, la procedura per l'area attorno alla pianta infetta, ora dobbiamo aspettarci che l'osservatorio fitosanitario indichi quali piante vanno espiantate e dobbiamo aspettarci battaglie tra ambientalisti, presunti tali, coloro che strumentalizzano gli eventi o che ne sfruttino il clamore anche per fini politici.
Attivata, come di consueto, la procedura per l'area attorno alla pianta infetta, ora dobbiamo aspettarci che l'osservatorio fitosanitario indichi quali piante vanno espiantate e dobbiamo aspettarci battaglie tra ambientalisti, presunti tali, coloro che strumentalizzano gli eventi o che ne sfruttino il clamore anche per fini politici.
L'ulivo di Cisternino, infatti, nonostante sia stato colpito dal batterio, non è stato ancora abbattuto per via del presidio degli attivisti 5 stelle capitanati dal senatore Lello Ciampolillo.
Sembra che tra l'essere umano e la natura sia in corso una specie di guerra, sembra che ci sia un serio avvicendamento nella scala dei valori e nelle potenzialità dei concorrenti nella battaglia della sopravvivenza.
Non serve un semplice avvicendamento, un Leclerc al posto di Raikkonen, per sperare che il futuro sia migliore, che il nuovo corso sia più forte o che almeno ci siano delle speranze in prospettiva o, sempre parafrasando le vicende di formula 1, un Mattia Binotto al posto di Maurizio Arrivabene.
Ci battiamo contro gli ecomostri locali e contro tutto quello che l'illegalità ha fatto in modo che il nostro territorio anziché sostenerci, sfamarci, ha finito per essere nostro nemico, quasi, danneggiarci, ammalarci, ucciderci.
Da un primo punto di vista potremmo fare delle distinzioni, un conto è gridare "Basta Martucci", rifacendoci alla discarica inquinata che ci avvelena dalle nostre parti, dall'altra è spaventarci e cercare di combattere le malattie che derivano dalla vegetazione, come se di queste non avessimo colpa, come se fosse uno sgarro della natura.
Ora, a prescindere che la natura avrebbe pure ragione a punirci, se lo facesse per puro dispetto, dobbiamo fare qualcosa per cercare di invertire la tendenza e porre rimedio a tutto ciò che rende più difficile il rapporto che dovrebbe essere simbiotico e non il contrario.
Dobbiamo prenderci le nostre responsabilità, ma, come umanità, dobbiamo anche arrivare alla soluzione di fare qualcosa.
E' per questo motivo che agricoltori e cittadini scendono in piazza domenica 13 gennaio a Monopoli per sollecitare attenzione all'emergenza xylella.
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