"Adrian" continua ..."fino a che non resterà un solo ascoltatore: lui salverà il mondo!".
«Confesso di aver sabotato coscientemente l'audience di Canale 5, dicendo solo 13 parole. E lo farò ancora per altre sei puntate, fino a che non resterà un solo ascoltatore: lui salverà il mondo».Questo è Adriano Celentano, prendere o lasciare, colui che con la tranquillità di chi non deve dimostrare niente a nessuno, va avanti per la sua strada.
Del resto chi ha detto che si doveva assistere ad una manifestazione tipo "Rock targato Italia?"
A dire il vero, dopo le 13 parole pronunciate nei primi due appuntamenti, va al confessionale di Don Nino Frassica e si confessa.
Quindi fa penitenza, prendendo la strada più attesa: canta due canzoni. Un rock'n'roll e la mitica "Pregherò per te".
Ma è cambiato qualcosa?
La falsa riga è sempre quella e protagonista dell'anteprima è anche Ilenia Pastorelli che fa un monologo sulle molestie sessuali e violenza sulle donne dal titolo "Te la sei cercata".
Insomma, cambia poco o nulla, anche perché poi alla fine l'evento è il fumetto.
Magari gli ascolti saranno pure al di sotto delle aspettative, ma come prevedibile e come da me anticipato nello scorso articolo che parlava dell'argomento,
Celentano è riuscito comunque nell'obiettivo di diventare uno dei casi televisivi dell'anno.
Le critiche al prodotto sono arrivate da più parti e nei giorni scorsi a prendere le distanze dal fumetto è stato addirittura il disegnatore che ne ha ispirato lo stile, Milo Manara, che ci ha tenuto a precisare pubblicamente la sua distanza dal processo di ultimazione del progetto.
Probabilmente intendeva essere più protagonista e ricavarci qualcosa in più in termini economici, anche perché si sa: mentre il mondo considera il molleggiato una miniera d'oro, lui se ne frega e continua sulla sua strada e verso quello che ha in mente fregandosene di tutto il resto.
E così, sarà pure che le aspettative di Canale 5 in fatto di numeri, non sono state quelle sperate, ma di certo se ne parla in continuazione e se nessuno lo vedesse, sarebbe difficile argomentare.
Come si è soliti salire sul carro dei vincitori, è veloce anche il processo di salire su quello della critica e, con mia grande sorpresa, anche Morgan, cantante dei Bluvertigo non è stato tenero con l'Adriano nazionale.
Anche qui, probabilmente per la delusione circa un'intesa con Celentano per proporsi alla Rai per la direzione a due di un Festival di Sanremo; progetto non andato in porto, proprio perché il molleggiato ha deciso di dedicarsi a scrivere e realizzare il suo fumetto.
Il musicista, tornato in Rai diversi giorni fa con uno speciale dedicato ai Queen, durante il quale ha parlato della band ed ha suonato qualche brano, ha affondato:
"Perché deve fare così? Anche perché di cantanti come lui ce ne sono pochi, è uno dei più grandi di tutti i tempi. Ma qui ha fatto troppa metacomunicazione. E lui non è Pasolini, non è Indro Montanelli. Invece vuole andare lui a fare il filosofo: è troppo concentrato su di sé, al punto che fa un fumetto dove lui è giovane. È per soddisfare la sua vanità, il suo narcisismo che fa questo. Ma non importa a nessuno di vederlo giovane, di vedere Celentano che fa l’artista concettuale, come se fosse Marcel Duchamp”.Sarà, ma lui non è da meno nelle intenzioni in cui si pone mediaticamente e comunque è in televisione a parlarne.
Adriano Celentano sta, comunque al gioco mediatico, ma non si distanzia dal suo progetto e neanche dalle sue intenzioni.
"Non è la sua biografia, è la vostra"recitava il trailer del kolossal animato; una produzione da decine di milioni di euro realizzata da oltre 1.000 animatori sparsi tra Cina, Africa ed Europa.
La storia si ambienta in un futuro lontano, dominato da una dittatura corrotta che con l’inganno costringe il popolo a una grigia omologazione.
E non sarà per questo anche anche nel presente ci si ribella a qualcosa che appare diversa?
La Rivoluzione di un semplice orologiaio di nome Adrian che, spinto dagli ideali di libertà e bellezza, farà in modo che l'umanità del futuro si ribelli?
E quella del presente saprà guardare qualcosa di diverso dal Grande Fratello, Isola dei famosi e minchiatine simili?
Ma soprattutto riuscirà a capire cosa sta guardando?
E' vero, come dice Morgan, Adriano è narcisista.. ma perché lui che pensa di sapere tutto di musica e di poter suonare ed interpretare tutti gli artisti del mondo compresi i Queen?
Per carità, può farlo, molto sa e molto sa fare, ma proprio per questo, non può essere Narcisio Celentano? E chi non lo è? Soprattutto tra gli artisti? Poi parliamo di uno dei più grandi.
Il cartoon mescola, quindi, elementi autobiografici (lo stesso Celentano faceva l'orologiaio durante la giovinezza in via Gluck) a un'ambientazione futuristica e propone i temi che più stanno a cuore al cantante: l'ambiente, il consumismo, la violenza sulle donne.
Cioè tutto quello di cui ci dovremmo occupare, in realtà.
la verità è che dei primi due argomenti se ne parla spesso, ma solo per muovere le labbra, del terzo solamente l'8 Marzo o quando si consuma una tragedia.
"Adrian" ci riporta alla realtà attraverso un fumetto, segna una possibile strada su come potrebbe diventare il futuro …
o come è già il presente…
E noi da che parte stiamo da quella dell'orologiaio o da quella del Potere Costituito, ovvero una dittatura corrotta che con l’inganno costringe il popolo a una grigia omologazione?
Io la mia risposta ce l'ho…
è la vostra che mi preoccupa.
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