"Sogno di una notte di mezza estate" di William Shakespeare - Compagnia Diaghilev - Ultimi due giorni , al Teatro Van Westerhout, in Mola di Bari - 3 e 4 Novembre 2018
Quando è terminata la rappresentazione mi è sembrato di svegliarmi da un sogno.
E' veramente questa la sensazione che si prova, si rimane un po' destabilizzati e si cerca di fare proprie le ultime parole che invitano ad amarsi ed a considerarsi un bene prezioso, senza l'accezione particolarmente egoista del concetto, ma per fare in modo che i propri sentimenti siano veicolo di gioia, soprattutto interiore.
"C'è chi dice che la vita di tutti è soltanto un sogno"
(Dylan Dog)
Una bella esperienza quella vissuta con un lavoro che nell'ambito del progetto "Le vie del Sud" con il Patrocinio dell'Unione Europea, della Regione Puglia e del Comune di Mola, ha visto dal 10 Ottobre, al Teatro Van Westerhout, in Mola di Bari, la Compagnia Diaghilev protagonista della chiusura di una importante trilogia con la messa in scena di "Sogno di una notte di mezza estate" di William Shakespeare.
Dopo le messinscena de “La dodicesima notte” di Shakespeare e del “Satyricon” di Petronio, sempre prodotti dalla Compagnia Diaghilev, anche in quest’altra commedia shakespiriana il filo rosso che la lega in qualche modo alle altre due opere è il tema del desiderio.
Massimo Verdastro definisce proprio “La trilogia del Desiderio” il susseguirsi delle opere portate sul palco.
Nella doppia veste di regista e attore è proprio Verdastro a, tra le altre cose, introdurre ed a concludere, quella che possiamo considerare la sua personale traduzione dell'opera shakespeariana.
Conoscendo la versione originale dell'opera l'avevo presentata ➤ >> COSI'
ma devo dire che è stata qualcosa di diverso, qualcosa per certi versi inaspettato e "La macchina del tempo" che ci avrebbe trasportato in un'altra epoca non è stata così precisa, visto che siamo rimasti in un tempo imprecisato che non ha permesso una vera e propria localizzazione temporale.
Giusto così, era l'essenza che doveva essere trasmessa non altro.
Il concetto di "desiderio" infatti rimane intatto, come quello della stesura originale del drammaturgo inglese, sovversivo, destabilizzante, intraducibile e comunque un mezzo attraverso il quale crescere.
Il bosco, abitato da bizzarre e magiche figure è lo sfondo nel quale i giovani protagonisti scoprono i loro istinti, le pulsioni erotiche, i loro sentimenti, saranno incontrollati, anche per colpa dei prodigi magici che Oberon, come una sorta di gran burattinaio-regista-demiurgo, mette in atto.
Ma tutto questo può continuare o deve essere fermato?
Può tutto questo turbinio trasformarsi in qualcosa che rasenta quasi il "family day"?
E' questo il punto di svolta di tutta la rappresentazione e per fare in modo che ci sia un distacco, lo svolgimento dell’azione teatrale viene collocato in due in due luoghi ben distinti, la città e il bosco.
L' invito a distinguere ciò che è stato solo un sogno da quella che invece è la concretezza del ritorno alla realtà è la medicina finale, quella che ricongiunge i protagonisti con la loro vera vita e quella che permette a noi di risvegliarci da quello che è stato un bellissimo sogno che abbiamo potuto vivere in compagnia di bravissimi attori come
Elisabetta Aloia
Antonella Carone
Altea Chionna
Marco Cusani
Carlo D'Ursi
Francesco Lamacchia
Loris Leoci
Tony Marzolla
Serena Palmisano
Massimo Verdastro
che hanno animato la scena anche grazie al lavoro di
Traduzione, drammaturgia e regia
MASSIMO VERDASTRO
Scene e costumi
PIER PAOLO BISLERI
Musiche a cura di MARCO ORTOLANI
Luci MARCELLO D’AGOSTINO
Aiuto regia e movimenti di scena GIUSEPPE SANGIORGI
Ci sono ancora due giorni per poter godere di tutto ciò
sabato 3 e domenica 4 Novembre 2018
info e prenotazioni
333.1260425
347.1788446
Commenti