Panchina d’Oro 2018: Record assoluto per Max Allegri che vince per la 4a volta

Massimiliano Allegri trionfa ancora una volta e, per certi versi non poteva essere altrimenti.
Il premio ‘Panchina d'Oro' che ha decretato il tecnico della Juventus il migliore di tutti è andato a lui per la quarta volta.

Un ex numero 10 che durante la sua carriera da calciatore ha giocato in Serie A con le maglie di Pisa, Pescara, Cagliari, Perugia e Napoli, risultando preziosissimo alle sue squadre, ma quasi mai un'icona assoluta come può essere stato Roberto Mancini, attuale ct azzurro nella Sampdoria o nella Lazio, o  Alessandro Del Piero, capitano e simbolo dei bianconeri che proprio questi giorni il sito della juve ha, ancora una volta celebrato in grande per il suo compleanno.

Max è una persona che apparentemente entra in sordina e che non disdegna nessuna esperienza, visto che  nel 2002 vince il campionato di Serie D con l'Aglianese, squadra nella quale conclude la sua carriera agonistica e incomincia quella da allenatore, anche qui partendo dal basso.

Neanche vedendo cadere una stella durante la notte di San Lorenzo, si può sperare in una carriera simile, specialmente quando si parte per quella che sembra "la campagna di Russia".

Invece per scorrere quelli che sarà, una pasqua continua, specialmente da un certo punto in poi, ci si può sedere come al cinema, magari con i popcorn e visionare per ore lo schermo

Dopo aver guidato diverse squadre, nella stagione 2007-2008 porta per la prima volta nella sua storia il Sassuolo alla promozione in Serie B, vincendo nella medesima annata, oltre al campionato, anche la Supercoppa di Serie C1. 

Dal 2008 al 2010 allena il Cagliari in Serie A, raggiungendo la salvezza in due campionati e cominciando a segnalarsi come uno dei tecnici italiani più promettenti della sua generazione.

 È al Milan dal 2010 al 2014, conquistando in rossonero uno scudetto e una Supercoppa italiana (2011).

Dal 2014 è alla guida della Juventus, arrivato tra lo scetticismo di tifosi ed addetti ai lavori, più per una questione di tifoseria e di rapporto finito male con il Milan, che non per veri dubbi sulla sue qualità, si dimostra subito un vincente con il suo atteggiamento che cresce di personalità con il passare del tempo.

Oggi, da allenatore, si sta conquistando quello status di icona che solo gli incompetenti non vogliono ammettere.

Con i bianconeri vince quattro campionati italiani consecutivi, centra il record di quattro Coppe Italia consecutive (dal 2015 al 2018) e una Supercoppa italiana (2015), oltre a raggiungere due volte la finale di UEFA Champions League (2015 e 2017).

A livello individuale è stato eletto Panchina d'oro di Prima Divisione (2008), quattro volte Panchina d'oro (2009, 2015, 2017 e 2018), tre volte migliore allenatore AIC (2011, 2015 e 2016) e insignito del Premio Nazionale Enzo Bearzot (2015).

È inoltre l'unico tecnico nella storia del calcio italiano ad aver vinto quattro Coppe Italia consecutive, oltreché il solo nelle maggiori leghe europee ad aver conquistato un double nazionale per quattro stagioni consecutive. 

Detta così risulta ovvia la vittoria, ma l'allenatore bianconero ha dovuto comunque sbaragliare l'agguerrita concorrenza soprattutto di Maurizio Sarri, oggi alla guida del Chelsea in Premier League e dell'allenatore della Lazio, Simone Inzaghi.

In questa maniera è  diventato il tecnico più titolato di tutta la storia del premio, staccando in classifica nomi grossi del nostro calcio e due suoi predecessori nella Juventus.

 Sono stati staccati in classifica, infatti, a quota tre titoli, Fabio Capello e Antonio Conte, proprio colui del quale aveva preso il posto nel 2014, ex capitano ed uno dei simboli assoluti del mondo juventino.