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Il primo romanzo di Mancio M. Ruggiero

"Sogno di una notte di mezza estate" di William Shakespeare - Compagnia Diaghilev - Dal 10 Ottobre al 4 Novembre 2018 , al Teatro Van Westerhout, in Mola di Bari



Appuntamento di cartello quello che ci sarà nei prossimi giorni a Mola di Bari, nell'ambito del progetto "Le vie del Sud" con il Patrocinio dell'Unione Europea, della Regione Puglia e del Comune di Mola.

Dal 10 Ottobre al 4 Novembre 2018 , al Teatro Van Westerhout, in Mola di Bari, la Compagnia Diaghilev si renderà protagonista della chiusura di una importante trilogia con la messa in scena di "Sogno di una notte di mezza estate" di William Shakespeare.

Un po' come accade per le saghe cinematografiche; è questo, infatti, il pensiero di 
Massimo Verdastro che definisce “La trilogia del Desiderio” il susseguirsi delle opere portate sul palco.

Dopo le messinscena de “La dodicesima notte” di Shakespeare e del “Satyricon” di Petronio, sempre prodotti dalla Compagnia Diaghilev, anche in quest’altra commedia shakespiriana il filo rosso che la lega in qualche modo alle altre due opere è il tema del desiderio.

E se l'opera di Petronio ha un sarcasmo diverso, i due lavori di Shakespeare, rivelano la stessa penna e fanno da sigla d'apertura e chiusura al tris.

Il teatro è magia, è incanto è una macchina del tempo che ci trasporta da un'epoca all'altra, a prescindere dal fatto che le storie siano vere o inventate.

Sarà così che attraverso il "Sogno di una notte di mezza estate" ci ritroveremo ad Atene durante i preparativi del matrimonio tra Teseo ed Ippolita, regina delle Amazzoni.
vedremo che al cospetto di Teseo si presenterà Egeo, padre di Ermia, con i due pretendenti della figlia per chiedere il suo giudizio.

Un overdose d'amore come canta Zucchero Fornaciari?
Insomma… si e no, in quanto non è solo questo che si vuole raccontare… in quanto Ermia rifiuta di sposare Demetrio, perché innamorata di Lisandro che ricambia i suoi sentimenti.

Sebbene i due ragazzi siano pari per ricchezze, lignaggio e reputazione, Egeo preferisce Demetrio e le suppliche della figlia non lo toccano.

Il problema è che se Ermia rifiuta Demetrio deve essere condannata a morte o essere rinchiusa in un convento ed anche Teseo è dello stesso avviso: la giovane deve rispettare l'autorità paterna.
Finita l'udienza i due innamorati decidono di scappare dalla città la sera stessa, attraversando il bosco, per potersi sposare una volta lontani.
Ermia si confida con l'amica Elena, ma quest'ultima era l'amante di Demetrio, prima che lui si infatuasse dell'amica.

Potete immaginare che a questo punto il tradimento del segreto ci sta tutto e rivelando il tutto a Demetrio, fa in modo che questo si lanci all'inseguimento dei fuggitivi.

Insomma c'è un bel mix di storie e situazioni.
Il bosco svela il suo regno di fate, pieno di mistero e insidie…
qui incontreremo altri personaggi le cui storie daranno vita a quello in cui ci immergeremo quando ci recheremo al Teatro Van Westerhout in quel di Mola di Bari per assistere alla rappresentazione che ci regalerà la Compagnia Diaghilev.

La presentazione recita:

"I giovani protagonisti del “Sogno”, transfughi dalla corte, nel bosco abitato da inquietanti creature governate da Oberon e Titania, re e regina degli elfi e delle fate, scopriranno aspetti sconosciuti e profondi del loro sentire. Gli istinti primordiali e le pulsioni erotiche si manifesteranno senza controllo a causa dei prodigi magici che Oberon, come una sorta di gran burattinaio-regista-demiurgo, mette in atto.
Nella rilettura dell’opera viene in particolar modo evidenziata la natura “sovversiva” del desiderio, in quanto insopprimibile
istinto vitale capace di far compiere azioni civilmente e moralmente inaccettabili. Pertanto, da tenere costantemente sotto controllo e, possibilmente, separato dalla quotidiana esistenza, sia fisicamente che, simbolicamente, collocando lo svolgimento dell’azione teatrale in due luoghi ben distinti, come la città e il bosco e infine invitando a distinguere ciò che è stato solo un sogno da quella che invece è la concretezza del ritorno alla realtà."
A noi non resta che recarci a teatro, incontrare i personaggi che nello specifico avranno le fattezze di tanti bravissimi attori come

Elisabetta Aloia
Antonella Carone
Altea Chionna
Marco Cusani
Carlo D'Ursi
Francesco Lamacchia
Loris Leoci
Tony Marzolla
Serena Palmisano
Massimo Verdastro

che si muoveranno in scena anche grazie al lavoro di

Traduzione, drammaturgia e regia
MASSIMO VERDASTRO
Scene e costumi
PIER PAOLO BISLERI
Musiche a cura di MARCO ORTOLANI
Luci MARCELLO D’AGOSTINO
Aiuto regia e movimenti di scena GIUSEPPE SANGIORGI

Quindi, prendete nota:

feriali h. 21 festivi ore 19
biglietti: sabato e domenica € 12,00
mercoledì, giovedì e venerdì € 8,00
prenotazioni 333.1260425 347.1788446

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© Copyright 2013 Mancio Mario Ruggiero

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