Mola: Per non perdere la salute - Il comunicato di Futura - "Il ponte"
Tante volte abbiamo affrontato il problema delle strutture ospedaliere ed abbiamo visto come bilanci e necessità economiche si siano sostituiti a quel bene primario che è la salute.
Almeno dovrebbe essere così in una società civile.
Altri comunicati di associazioni e partiti politici sono stati ospitati su queste pagine con le loro accuse e con i loro suggerimenti.
Mi viene in mente il nome "Comunità frontiera", non tanto per citare l'omonima associazione, quanto per rendere l'idea di quello che stiamo diventando, ma se una dedica su "Ciccio Riccio" è più importante di un telegiornale, dovremmo anche chiederci perché è possibile subire tutto da coloro che sono le nostre istituzioni.
Tra i vari scritti e le varie proposte, ritengo molto interessante il comunicato dell'Associazione Politico-Culturale di Centrosinistra "Futura" per un motivo fondamentale: non fa solamente la cronaca e l'analisi di quanto accaduto, non fa solamente proposte per il futuro, chiamando in causa le forze politiche, ma pur senza esporre teorie simil Cern (ed almeno alcuni componenti potrebbero farlo nel senso stretto del termine), sottolineano, più che propongono una linea già preesistente e che nessuno mette mia in rilievo.
C'è sempre da queste parti la tendenza a piangersi addosso, come se dovesse esserci una "caritas" per tutto e/o per tutti.
Spesso invece c'è bisogno solo di un po' di informazione ed attuazione di quello che è già previsto nei piani politico sanitari, o se volete la scusa per i tagli.
Non so se ci saranno altri consigli comunali che parleranno in questi termini, ma credo che sia necessaria e utile la lettura del seguente comunicato:
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Comunicato
stampa di FUtuRA – Mola di Bari
“Per non
perdere la salute….!”
Dal 1° Ottobre il Punto Fisso di Primo Intervento della nostra cittadina è stato chiuso, così come preannunciato e temuto da tempo. In questi giorni sembra essersi diffuso un “sacro timor panico” tra le forze politiche locali.
Dal 1° Ottobre il Punto Fisso di Primo Intervento della nostra cittadina è stato chiuso, così come preannunciato e temuto da tempo. In questi giorni sembra essersi diffuso un “sacro timor panico” tra le forze politiche locali.
E’ bene che
l’Amministrazione Comunale, con in testa il Sindaco, si sia premurata di far
sentire la propria voce presso la Direzione Generale della ASL Bari, per
denunciare l’ennesimo depauperamento delle risorse sanitarie del nostro
territorio.
E’ bene che
cittadini organizzati decidano di proporre mobilitazioni a tutela della propria
salute.
Ma nel
frattempo? Il cittadino necessita di sicurezze nell’ambito sanitario,
soprattutto nel settore dell’emergenza e urgenza, ma questa non poteva essere
garantita da un Punto Fisso! La cronaca cittadina ha riportato numerosi episodi
di utenti che, giunti in quella struttura, si sono sentiti rispondere che lì
non c’erano le competenze e le figure professionali atte ad affrontare e
risolvere le problematiche di quell’urgenza.
dall’amministrazione centrale sanitaria alle Regioni; accentramento di servizi, a scapito della loro miglior distribuzione sul territorio; liste d’attesa infinite per le prestazioni specialistiche.
Allo scopo di rendere meno gravosi i problemi sanitari dei cittadini, questa Associazione ricorda che, al di là delle vere, grandi urgenze, che, per la sicurezza del cittadino stesso, sono e devono essere fornite dal Servizio 118, il nucleo fondante della sanità locale resta
la Medicina di Base.
Forse pochi sanno che il Medico di Famiglia, oltre
le visite ambulatoriali e non, le prescrizioni, l’accesso presso le strutture
sanitarie nelle quali sono ricoverati i propri pazienti, per confrontarsi con i
colleghi che li hanno momentaneamente
in cura, possono eseguire diversi interventi quali: suturare ferite superficiali;
effettuare le successive medicazioni; rimuovere punti di sutura e fare le relative
medicazioni; effettuare tamponamento nasale anteriore (in seguito a
sanguinamento); eseguire fleboclisi unica, solo in caso d’urgenza; ed altre
prestazioni ancora, che i medici possono eseguire nei
propri ambulatori,
riducendo i lunghissimi tempi di attesa presso i Pronto Soccorso, strutture
destinate a più gravi situazioni mediche.
Inoltre i medici
di base si possono associare e svolgere attività di assistenza in forma
comunitaria in un’unica struttura poliambulatoriale, garantendo assistenza ai
cittadini dalle 8:00 alle 20:00 per tutte le attività di pronto soccorso non
emergenziali o traumatiche.
In altri paesi le associazioni mediche hanno
altresì assunto infermieri e svolgono davvero assistenza di base continuativa
ai cittadini.
Come si vede,
gran parte delle necessità dei malati non in urgenza possono essere trattate
dai nostri medici di base.
E’ in questo
momento che gli Amministratori locali devono farsi parte diligente e creare un
“ponte” tra cittadini e strutture sanitarie territoriali, per riorganizzare al
meglio la Medicina di Base, che dovrebbe già essere pronta a tali scopi.
Infatti il
riordino del Servizio Sanitario nazionale è stato avviato in modo strutturale
già negli anni Novanta, con il D.Lgs
502/1992 e ss.mm.ii., normativa che individua il medico di medicina generale come
parte integrante ed essenziale dell'organizzazione sanitaria complessiva, in
quanto soggetto che opera a livello distrettuale per l'erogazione delle
prestazioni demandategli dal Piano sanitario nazionale.
FUtuRA vuole indicare questa strada per tranquillizzare la cittadinanza, sperando che questi suggerimenti vengano innanzitutto accolti da chi di competenza.
FUtuRA – Associazione Politico-Culturale di Centrosinistra
FUtuRA vuole indicare questa strada per tranquillizzare la cittadinanza, sperando che questi suggerimenti vengano innanzitutto accolti da chi di competenza.
FUtuRA – Associazione Politico-Culturale di Centrosinistra
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