La scuola molese contro il sindaco ...ed i consiglieri di minoranza, pure. (Assembea sindacale, Comunicato minoranza e Richiesta di convocare ad horas il Consiglio Comunale)
Tempi duri per la scuola, sembra una frase fatta detta e ridetta un'infinità di volte, ma visto che di frasi fatti stiamo parlando, sembrerebbe che al peggio non ci sia mai fine.
E tempi duri anche per il sindaco di Mola di Bari, Giuseppe Colonna che non sta godendo di molta popolarità nell'ambito del mondo scolastico, viste alcune decisioni che vorrebbe prendere per quanto riguarda il settore.
A tal riguardo è utile ricordare l'assemblea cittadina che si terrà Lunedì 29 Ottobre 2018 promossa dalla "Uil Scuola", dopo numerosissime sollecitazioni pervenute.
Son lontani i tempi in cui la scuola era quel mondo magico e dorato nel quale non ci volevi finire al mattino, ma che ti mancava quando non lo frequentavi più, ora l'istruzione, stritolata dalla morsa dei tagli, dell'economia e del business appare quasi come un incubo e non solo durante il periodo di Halloween.
"Te ne stai a guardare tutto quel che fai/ l'incoscienza è solo una bugia/ gaia scienza della fantasia/ che non vuole dormire mai"Ma lasciando stare fantasie e ricordi, divagazioni varie, prendiamo di petto l'argomento, visto che docenti e genitori di tanti alunni sono sul piede di guerra.
(Matia Bazar)
Le motivazioni vanno dalla perdita di 10 posti di lavoro, ad una questione che andrebbe a ledere anche i principi basilari della didattica e che ricadrebbe sugli alunni.
I tempi per questa attuazione?
Relativi…
"E se quest'anno poi passasse in un istante, | vedi amico mio, | come diventa importante | che in questo istante ci sia anch'io".
(Lucio Dalla)
Si punta inoltre a dimostrare come operazioni del genere, già utilizzate nei paesi limitrofi, siano state fallimentari.
Siccome non si vive su Marte, ma ad una manciata di km dagli altri comuni, si ha un'esatta conoscenza della situazione che si verrebbe a creare, cresce, quindi, il sentimento di voler assolutamente invertire la direzione presa dall'amministrazione.
La questione sta assumendo anche carattere politico visto che è stata presa come cavallo di battaglia dai Consiglieri di minoranza che hanno diffuso il seguente comunicato:
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Le forze politiche di opposizione all’unanimità stigmatizzano l’operato del sindaco che ancora una volta si dimostra non all’altezza della complessità e dell’importanza dei problemi reali del nostro paese. Nello specifico, è di tutta evidenza che siamo in un periodo storico che continua ininterrottamente a mettere in ginocchio la Scuola italiana, priva ormai di risorse economiche e strutturali, tale decisione dissennata andrebbe a ledere anche i principi basilari della didattica. In primo luogo, numerosissimi alunni delle nostre scuole si troverebbero a concludere il proprio ciclo di studi con un team di docenti diverso da quello con cui sta affrontando il proprio percorso formativo nel corrente anno scolastico: dovendo rispettare le graduatorie di istituto, per il I CD “Montessori” e la Scuola Media ”Alighieri-Tanzi”, che verrebbero del tutto scorporate dall’attuale assetto, diversi docenti sarebbero costretti ad abbandonare la propria sede d’insegnamento facendo così saltare completamente il principio cardine della continuità didattica, alla base di ogni percorso di crescita umana e culturale. La creazione di due istituti comprensivi, inoltre, favorirebbe mere operazioni di “marketing”, finalizzate esclusivamente ad incrementare il numero di iscrizioni e lontane dal principio didattico dell’eterogeneità delle classi nell’ambito di una sostanziale omogeneità tra le classi stesse: dovendo “accontentare” diverse richieste delle famiglie, pur di incrementare il numero degli alunni iscritti, salterebbe anche il fondamentale principio dell’intervento didattico libero da ogni forma di condizionamento. Infine, come testimoniato da chi quotidianamente opera negli istituti comprensivi anche limitrofi, le problematiche di alunni così distanti negli anni tra loro non favoriscono assolutamente un maggior legame tra i rispettivi docenti, anche in considerazione del fatto che fisicamente non potrebbero “convivere” nello stesso istituto, poiché nel nostro territorio mancano scuole così capienti. L’ “unione sulla carta” si tradurrebbe in “convivenza forzata” ad esclusivo vantaggio economico derivante da tagli operati sui posti di lavoro dei Dirigenti scolastici, dei DSGA, del Personale ATA e dei docenti stessi e a completo svantaggio degli alunni, che dovrebbero essere l’unico vero obiettivo a cui dovrebbe mirare chi, pur non operando nel settore, è chiamato a prendere decisioni tanto importanti per l’intera comunità. La scelta di ridurre le istituzioni scolastiche presenti sul territorio non può neanche essere motivata dalla obbligatorietà giuridica; infatti il Comune di Mola non rientra tra i comuni che devono ridisegnare l’assetto scolastico. Questo è uno dei motivi che non giustifica la scelta dell’Amministrazione Comunale di ridurre da 3 a 2 le istituzioni scolastiche locali.
La scelta di sottrarre al I CD “Montessori” il plesso di Scuola dell’Infanzia di Via Vitulli, creerebbe una perdita di posti per almeno 10 docenti, e di fatto imporrebbe alle famiglie un’offerta formativa obbligata. Il tutto inseguendo un principio numerico ormai superato dalla norma che prevede solo un numero minimo di alunni e non un massimo. Appare strano la decisione di convocare i Dirigenti scolastici senza la presenza delle organizzazioni sindacali, come prescritto dalla norma. Quali sono i vantaggi che ne deriverebbero da questa scelta dell’Amministrazione? A seguito di quanto detto le forze politiche di minoranza si opporranno con decisione e con tutti i mezzi politici a loro disposizione, finanche ad organizzare una grande mobilitazione cittadina affinché si fermi questa ulteriore mortificazione per la nostra città.
I consiglieri comunali di minoranza
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Lo scritto non è rimasto come uno sfogo isolato, ma è stato seguito da un'azione concreta.
Come se fosse il "Lucca Summer Festival", ha richiamato ed aggregato diverse voci per un "concerto" che ha visto l'apporto di diverse figure e diverse forze politiche, con contributi soprattutto di chi vive il mondo della scuola da insegnante oltre che da genitore.
Tra un comunicato e la richiesta di convocare ad horas il Consiglio Comunale per discutere la questione, il passo è stato breve e si è tradotto in azione il 29 Ottobre 2018, come potete vedere dalle immagini allegate:
Ricapitolando, il personale della scuola si sta riunendo e cercando di organizzare, anche attraverso le forme sindacali ed i consiglieri comunali di minoranza, preoccupati per il disagio espresso dalle comunità scolastiche del nostro territorio in merito alla scelta di riordino scolastico proposta dall'amministrazione e dalla maggioranza hanno dunque chiesto la convocazione urgente del Consiglio comunale, prima del 5 novembre data entro la quale il Sindaco e la Giunta devono deliberare la loro scelta.
Insomma, ci sarà ancora di che parlare, visto che siamo ancora all'inizio, ma si preannuncia una questione spinosa che riscalderà gli animi.
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