Il Governo taglia le pensioni agli ebrei vittime delle leggi razziali e ai perseguitati politici del fascismo? Tutti ad "Auschwitzland", come certi escrementi...
Quando questa foto è cominciata a circolare sul web, immaginate lo schifo e la rabbia che mi è sopraggiunta immediatamente.
Come può un essere umano che si considera tale (da solo, visto che ogni normodotato non lo farebbe), solamente concepire una boiata simile?
A volerla prendere per quella che è, una stronzata immonda, mi sarebbe anche venuto di affrontare la questione con ironia: "Molasuono", avrei voluto dire, contrapponendo una manifestazione musicale alla frase di senso compiuto che ne verrebbe fuori, ma non c'è nulla da ridere.
Ma dopo tutti gli anni trascorsi e con tutti i problemi che abbiamo, dobbiamo ancora stare a parlare di fascismo e di imbecilli simili?
Evidentemente si, visto che a Predappio, il 28 ottobre 2018, la squallida maglietta nera indossata da Selene Ticchi, militante di Forza Nuova, non sfocia nell'arresto suo e di tutti coloro che non comprendono neanche che l'apologia del fascismo sia reato, se proprio non hanno in dotazione un cervello che eviterebbe loro di continuare a proseguire la loro squallida esistenza.
"Nonostante da anni ci sia la raccolta differenziata, qualche cittadino ancora mette l'organico nei sacchi neri."
è stata una delle frasi più simpatiche che ho letto a tal riguardo
"Ragionando alla Hitler, non credo che sacrificare questa bestia umana possa essere considerato un crimine contro l'umanità."
invece mi è sembrata la frase più sensata.
Chiaramente è partito nella mia mente il brano BURN (The crown soundtrek - The Cure) , con il desiderio che veramente venisse un corvo, come nel film del 1994 che ha appunto come colonna sonora questo brano dei Cure, per ogni vittima di quello che è stato il ventennio fascista a resuscitare ogni vittima, per "rimettere a posto le cose".
E visto che molti degli infami dell'epoca sono già morti, a disposizione ci metterei tanti imbecilli che ancora oggi popolano indegnamente il pianeta.
Poi, ho pensato: Vabbè… questa volta, ci sarà una punizione esemplare, magari proprio il Governo, prenderà la palla al balzo per dimostrare che le derive fasciste delle quali spesso è accusato, sono illazioni campate in aria…
E' singolare come anche l'ironia più becera possa abbattersi sulle questioni:
Non solo non arriva nessun provvedimento, ma si diffonde contemporaneamente una notizia che fa discutere e non poco.
Sessantatré anni di fondi e assegni garantiti per i perseguitati politici e gli ebrei vittime delle leggi razziali sono stati cancellati proprio in questi giorni dal timbro del governo giallo-verde, per dirlo alla Nada … che non a caso di cognome fa "Malanima"... "Senza un perché".
Sembra uno scherzo di cattivo gusto, uno di Halloween, visto che parliamo di Malanima, di Corvo, ambientato nella notte della Festa delle streghe e di incubi ed anche visto il periodo.
L'ultimo decreto fiscale taglia, infatti, i 50 milioni destinati alle vittime della dittatura fascista, a ottant'anni dalle leggi razziali.
Gli assegni erano di circa 500 euro al mese ed erano destinati a coloro i quali fossero nati prima del 1945; parliamo di alcune migliaia di cittadini che hanno avuto diritto a questo vitalizio come "gesto riparatore" per aver perso il lavoro o il diritto di andare a scuola dopo il 1938, o perché costretti a fuggire all'estero.
In questo periodo nulla sembra avere peso, la moralità è soppiantata dalla mercificazione, dal capitalismo spinto, dal piangersi addosso, anche oltremisura e dal considerarsi vittime, fregandosene di tutto il resto.
"Chi ha un minimo di stimolo nella vita, chi guarda un po’ al futuro… poi non lo so, ognuno c’ha le sue opinioni, però non mi sembra che ci siano molte persone d’accordo con le guerre no?"
(Max Gazzè)
Questa trovata, contenuta in un allegato al decreto fiscale, insieme ad altri tagli che riguardano il sostegno alle famiglie e alle imprese, viene fatta passare come abolizione di privilegi e viene anche accolta bene dalla popolazione che crede quasi di arricchirsi o di non dover pagare tasse, visto il recupero di quelli che in fin dei conti sarebbero spiccioli, in confronto all'intero sistema Italia.
Gli aventi diritto alle pensioni, stabilite dalla legge Terracini, erano all'inizio i perseguitati politici. Poi dal 1986, con un intervento della Corte costituzionale, hanno potuto beneficiare della piccola somma anche esponenti della Comunià ebraica.
Per ricevere l'assegno bisognava presentare una documentazione che attestasse persecuzione politica o razziale e bisognava percepire un reddito annuo inferire ai 17mila euro.
Salvini e Di Maio, approfittano quindi ancora una volta di quel populismo ignorante, talvolta indotto e concimato dal menefreghismo del quale purtroppo ci stiamo nutrendo come popolazione.
Non si tratta nemmeno di essere di sinistra o meno per rimanere allibiti per quanto concerne la questione (o schifati anche visivamente per la foto con cui ho aperto, non mi sembra mica il prototipo della donna ariana, quell'essere)
La presidente dell'Ucei Noemi Di Segni ha scritto al premier Giuseppe Conte, chiedendo di poter essere ascoltata dalla commissione Finanze del Senato che da oggi esaminerà il decreto fiscale, per fare in modo che ci sia un ripensamento in fase di esame parlamentare, dopo quello che ha definito il suo "appello morale".
"Non abbiamo neanche il coraggio di informarne i sopravvissuti, di quanto sta accadendo, che con infinito coraggio affrontano nei loro nuclei famigliari, dinanzi a studenti e insegnanti l’impegno di raccontare gli orrori della Shoah, narrando l’inenarrabile, e dover leggere nei loro occhi il senso di desolazione e abbandono.
Quale ente che rappresenta tutti gli ebrei italiani non possiamo che invitare governo e Parlamento a riconsiderare la scelta fatta e valutare ogni possibile rimedio amministrativo, legislativo o emendativo al fine di giungere ad una soluzione che non intacchi il lungo percorso fatto in questi ultimi 75 anni di ricostruzione del Paese, permettendo così a chi ha vissuto quel buio periodo della storia e a chi ha subito persecuzioni per difendere i valori oggi sanciti nella nostra Costituzione, di continuare, per ancora una manciata di anni, di poter vivere, o meglio, sopravvivere."
A questo punto è intervenuta la viceministra all’Economia del Movimento 5 Stelle
Laura Castelli sostenendo che si tratti di una bufala:
“Ancora una volta ci troviamo costretti a intervenire per smentire una notizia falsa pubblicata da La Stampa e ripresa dal Corriere della Sera e da altri quotidiani. Si tratta della presunta cancellazione dell’assegno pensionistico destinato alle vittime delle leggi razziali. Smentiamo in modo categorico che sia stato tolto anche solo un euro dall’assegno per le vittime delle leggi razziali e per i perseguitati dal fascismo per motivi politici. Si tratta di una notizia totalmente priva di fondamento ed è grave che un quotidiano nazionale come La Stampa, poi seguito da altri quotidiani, abbia pubblicato una fake news di questa portata. Il fondo per le pensioni c’è ed è capiente per tutto il 2019. Tutti i beneficiari riceveranno l’intero assegno”.
“Riteniamo quanto fatto circolare sulla Stampa un fatto gravissimo, oltretutto perché riguarda una questione delicata e sensibile quale quella delle vittime della persecuzione. Si tratta dell’ennesima squallida menzogna e ci dispiace che ad essere inconsapevolmente coinvolte in questo clamoroso errore siano persone a cui va tutto il nostro sostegno e la nostra comprensione. Non avremmo mai pensato che si sarebbe giunti al punto di utilizzare la tragedia delle vittime delle leggi razziali per attaccare il Governo. Gli esponenti delle opposizioni che hanno rilanciato queste falsità, come l’onorevole Fiano, dovrebbero vergognarsi e chiedere scusa. È triste constatare ogni giorno di più la totale perdita di credibilità a cui è giunta la stampa in questo paese. Pur di attaccare questo Governo si arrivano a fabbricare e cavalcare vere e proprie fake news, senza che vi sia la benché minima accortezza giornalistica di verificare i fatti. L’obiettivo è colpire il Governo con ogni mezzo e questo va al di là dell’informazione giornalistica. Auspichiamo che quanto prima giungano scuse pubbliche e che si dia risalto alla verità. Un’informazione malata mina la democrazia di un paese”.
Io credo che se un giorno dovessi vedere il mio desiderio esaudito e cioè possedere una "Macchina del Tempo", la tentazione di regalare un soggiorno ad "Auschwitzland" sarebbe grandissima,
volete un passaggio?
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