F1 - GP Giappone: Vince ancora Hamilton
Purtroppo siamo alle solite ed è sempre più difficile scrivere qualcosa su questo mondiale di Formula uno quando sei tifoso della scuderia di Maranello.
Se già prima del Giappone, per la Ferrari, era complicatissimo, adesso servirebbe un miracolo per riaprire i giochi.
Certo, il team principal di Maranello Maurizio Arrivabene, ieri protagonista di uno sfogo contro il proprio muretto per la scelta "inaccettabile" in qualifica, non vuole arrendersi:
"Oggi i ragazzi e la squadra hanno reagito molto bene ai problemi di ieri, senza le vetture danneggiate il podio sarebbe stato alla nostra portata. In alcuni casi l'arrabbiatura ci sta, detto questo discutere non significa aver fratture o problemi di altra natura. Le discussioni generano sempre soluzioni, è il silenzio che fa paura. Oggi le cose sono state fatte bene, la vettura andava forte nonostante i danni subiti. I ragazzi sono stati bravi, la squadra ha lavorato bene e hanno lavorato bene anche i piloti. Tutti quanti hanno avuto una reazione d'orgoglio (…)
Una reazione di orgoglio oggi l'hanno avuta tutti quanti, la gara è stata gestita bene, dai pit stop alla tattica di gara alle macchine: nonostante le parti mancanti sulla vettura, Seb ha fatto il giro veloce anche se, come dicono a Napoli, è la consolazione dei fessi. Ad Austin andremo con lo spirito di sempre, quello di non mollare anche se i numeri non sono dalla nostra parte. Abbiamo gare a disposizione e la situazione è molto, molto difficile ma non dobbiamo mollare".
Però se Toto Wolff non ha nemmeno bisogno di parlare e Lewis Hamilton si conferma alieno e dalla sua "base Nasa" diventa addirittura "buono", il tutto vuol, significare che anche in casa Mercedes sanno di aver già vinto.
Appena sceso dalla macchina col compagno di squadra Valtteri Bottas secondo e col quale sfila ancora una volta in parata, il campione del Mondo ha dichiarato:
"E' stato fantastico, incredibile e intenso l'intero week end. E' stato uno show, ci siamo impegnati come team e questo tracciato è meraviglioso, non vedo perché non ne costruiscano altri come questo. Ho gestito sia gomme che ritmo ed è starno come mi sento felice visto che ho fatto la gara da solo. Sono fiero e grato per fare quello che faccio nella vita. Campione del mondo già la prossima settimana? Facciamo un passo alla volta, è vero che c'è un grande gap tra me e Sebastian, ma vediamo di far bene e non cantare subito vittoria".
La gara… che dire:
Lewis Hamilton vince il Gp del Giappone con una gara condotta in solitaria e si avvicina sempre più al quinto titolo mondiale: il britannico della Mercedes, al quarto successo di fila e al 71° in carriera, vola a +67 punti su Sebastian Vettel quando mancano solo quattro gare al termine del mondiale.
Già il 21 ottobre ad Austin in Texas ha il match point per confermarsi campione del mondo, basta?
Ok .. continuiamo: alla vigilia in ritardo dal leader di 50 punti e partito ottavo dopo il fallimento in qualifica dovuto soprattutto alle strategie sulle gomme sbagliate dal muretto, al via Sebastian Vettel è riuscito a scavalcare le due Toro Rosso davanti ma poi, dopo pochi giri, ha azzardato un sorpasso molto difficile su Max Verstappen ed è finito in testacoda dopo un contatto con la Red Bull dell'olandese già protagonista di una collisione appena prima con la Ferrari di Kimi Raikkonen.
Colui che abbiamo ribattezzato VersBATTEN prende 5 ridicoli secondi di penalità e il terzo posto conclusivo, ma bisognerà fare qualcosa per questo pilota che è sempre protagonista dei soliti episodi.
La Rossa di Vettel danneggiata sull'ala anteriore e soprattutto sul bargeboard di sinistra, che si è quasi totalmente staccato ha retto … diciamo … nel migliore dei modi, ma di più non si poteva proprio fare.
Rientrato in pista 18esimo, nonostante i molti sorpassi, alla fine Seb riesce ad ottenere un sesto posto, dietro al compagno kimi Raikkonen.
"Era il punto giusto per me, ci ho provato - ha raccontato il pilota tedesco -, ho spinto al massimo ma lui non mi ha lasciato spazio. Siamo entrati in curva fianco a fianco, non potevamo farla insieme. Poi è stato un disastro, niente safety car, il sesto posto era il massimo che potevo fare".L'ordine d'arrivo:
Lewis Hamilton (Mercedes)
Valtteri Bottas (Mercedes)
Max Verstappen (Red Bull)
Daniel Ricciardo (Red Bull)
Kimi Raikkonen (Ferrari)
Sebastian Vettel (Ferrari)
Sergio Perez (Force India)
Romain Grosjean (Haas)
Esteban Ocon (Force India)
Carlos Sainz (Renault)
Pierre Gasly (Toro Rosso)
Marcus Ericsson (Sauber)
Brendon Hartley (Toro Rosso)
Fernando Alonso (McLaren)
Stoffel Vandoorne (McLaren)
Sergey Sirotkin (Williams)
Lance Stroll (Williams)
da vita a queste nuove classifiche:
Quella Piloti
1 | Lewis Hamilton |
Mercedes | 331 | |
2 | Sebastian Vettel |
Ferrari | 264 | |
3 | Valtteri Bottas |
Mercedes | 207 | |
4 | Kimi Raikkonen |
Ferrari | 196 | |
5 | Max Verstappen |
Red Bull Racing TAG Heuer | 173 | |
6 | Daniel Ricciardo |
Red Bull Racing TAG Heuer | 146 | |
7 | Sergio Perez |
Force India Mercedes | 53 | |
8 | Kevin Magnussen |
Haas Ferrari | 53 | |
9 | Nico Hulkenberg |
Renault | 53 | |
10 | Fernando Alonso |
McLaren Renault | 50 | |
11 | Esteban Ocon |
Force India Mercedes | 49 | |
12 | Carlos Sainz |
Renault | 39 | |
13 | Romain Grosjean |
Haas Ferrari | 31 | |
14 | Pierre Gasly |
Scuderia Toro Rosso Honda | 28 | |
15 | Charles Leclerc |
Sauber Ferrari | 21 | |
16 | Stoffel Vandoorne |
McLaren Renault | 8 | |
17 | Lance Stroll |
Williams Mercedes | 6 | |
18 | Marcus Ericsson |
Sauber Ferrari | 6 | |
19 | Brendon Hartley |
Scuderia Toro Rosso Honda | 2 | |
20 | Sergey Sirotkin |
Williams Mercedes | 1 |
e quella Costruttori:
1 | Mercedes | 538 |
2 | Ferrari | 460 |
3 | Red Bull Racing TAG Heuer | 319 |
4 | Renault | 92 |
5 | Haas Ferrari | 84 |
6 | McLaren Renault | 58 |
7 | Force India Mercedes | 43 |
8 | Scuderia Toro Rosso Honda | 30 |
9 | Sauber Ferrari | 27 |
10 | Williams Mercedes | 7 |
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