2 Novembre 2018 - Flash Mob presso la struttura RSA - Mola di Bari - manifestazione contro l'infausta decisione regionale di chiusura.

Continuano i malumori, giusti tra le altre cose, per la chiusura del Punto di Primo Intervento.

Alcune forze politiche stanno diramando comunicati e richiamando le Istituzioni a compiere qualsiasi sforzo per ovviare allo scempio che scelte assurde, stanno compiendo, mettendo in pericolo la salute di molta gente che abita nei luoghi nei quali la sanità è diventata solo un miraggio.

Non ci vuole un'altra "Cirinnà per i diritti civili" e non si pensa ad un ddl per qualcosa che dovrebbe essere ovvia e garantita in uno stato civile, ma di fatto stiamo assistendo proprio a tutto questo.

"Eh si, mi dicono che ho troppe strane idee in testa
Ci vorrebbe una reazione a questa gente disonesta
Eh si, dicono che ho troppa voglia di cambiare
tutto è bloccato assuefatto, per favore lascia stare"
(Mr. Facciolla)

E così mentre si attende il prossimo nuovo incontro tra il Sindaco di Mola Giuseppe Colonna con il direttore generale della Asl di Bari per riprendere una trattativa, altre forze politiche si battono a suon di comunicati ed iniziative per cercare di scalfire l'apatia, ormai sopraggiunta nella popolazione e soprattutto la Regione, considerato il maggior interlocutore.

Tra i più attivi il P.S.I. di cui parleremo in maniera più approfondita quest'oggi, ma anche
L’Associazione Politico-Culturale Futura che, partendo dalle stesse premesse, ha comunque ricordato che il Medico di Famiglia, oltre le visite ambulatoriali e non, le prescrizioni, l’accesso presso le strutture sanitarie nelle quali sono ricoverati i propri pazienti, per confrontarsi con i colleghi che li hanno momentaneamente in cura, possono eseguire diversi interventi quali: suturare ferite superficiali; effettuare le successive medicazioni; rimuovere punti di sutura e fare le relative medicazioni; effettuare tamponamento nasale anteriore (in seguito a sanguinamento); eseguire fleboclisi unica, solo in caso d’urgenza; ed altre prestazioni ancora, che i medici possono eseguire nei
propri ambulatori, riducendo i lunghissimi tempi di attesa presso i Pronto Soccorso, strutture destinate a più gravi situazioni mediche.

Inoltre i medici di base si possono associare e svolgere attività di assistenza in forma comunitaria in un’unica struttura poliambulatoriale, garantendo assistenza ai cittadini dalle 8:00 alle 20:00 per tutte le attività di pronto soccorso non emergenziali o traumatiche. 

Anche il Consigliere di minoranza Giangrazio Di Rutigliano, presso la propria sala polivalente sita in Via Di Vagno, sta cercando di organizzare diversi eventi a tema che riguardano la prevenzione e qualche controllo medico gratuito per sopperire alla mancanza della sanità pubblica a Mola.

Ma può bastare solo questo?

Ovviamente no!

Serve a tirare un sospiro di sollievo, serve a rendersi conto che abbiamo un minimo di risorse, ma siamo in una situazione molto delicata che merita una reazione immediata.

Dovremmo essere peggio dei "tarantolati di Melpignano", dovremmo essere più "accelerati" di "quelli di Milano", dovremmo rimboccarci le maniche e produrre scioperi e rivoluzioni, ma purtroppo queste cose per noi sono solo nei libri o sui media.

Per invertire questa tendenza c'è la proposta dell'ultimo comunicato, in ordine di tempo della sezione molese del P.S.I. 

la proposta di un flash mob.

Eccovi il testo integrale:

In conclusione
non sarebbe il caso di rimboccarci le maniche e fare qualcosa di utile?