Mola: Che Ballottaggio sia ... (VERSO LE ELEZIONI 2018 - CAPITOLO 18 - SEZ. MOLA DI BARI)
Il 10 Giugno 2018 è trascorso e questi sono i risultati.
Coloro i quali hanno fatto parte dei lavori per queste elezioni son tornati a casa la mattina successiva quando già splendeva il sole, ma, se per certi versi alcuni considerazioni ed analisi possono essere fatte, comincia subito un'altra partita; quella che porterà al ballottaggio del giorno 24 Giugno.
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Dunque la coalizione che ha come candidato sindaco Giuseppe Colonna in questo primo turno ha ottenuto i maggiori consensi, seguita a ruota da quella che propone come primo cittadino Stefano Diperna; credo si tratti di una situazione anomala perché parliamo di una forza tradizionale del centrodestra molese che deve vedersela con una che sbandiera il simbolo di un civismo come novità assoluta, ma che è piena zeppa specialmente nei settori chiave di persone che facevano parte degli stessi movimenti da cui sono oggi inseguiti e con cui affronteranno l'avventura del ballottaggio.
Probabilmente è proprio qui che si giocherà la partita, visto che purtroppo le campagne elettorali si fondano sul principio di screditare gli avversari, piuttosto che proporre solamente le proprie intenzioni.
In questi giorni, infatti assistiamo, specialmente in rete e sui social networks ad attacchi che vanno oltre, in alcuni casi, al discorso politico e che scivolano pericolosamente sul personalismo. Ad ogni modo sono queste le forze che gli elettori hanno scelto e che si contenderanno la vittoria finale.
Terza forza, ma primo partito, il Movimento 5 Stelle che deve ancora una volta constatare come ci sia qualcosa di invalicabile nelle leggi elettorali; in questo momento, infatti, è consolidato l'aspetto che non si può concorrere presentandosi con una sola lista.
La lista che aveva Michele Daniele come candidato, ad ogni modo, consegue un ottimo risultato, ma rimane lontano dai numeri che permettono l'accesso al ballottaggio, anche se assicurano un seggio in consiglio comunale.
Appena fuori dal podio troviamo Giangrazio Di Rutigliano con un risultato che presenta diverse sfaccettature.
Essere quarto per un sindaco uscente, potrebbe essere considerato un risultato pessimo e se ci fossero state aspirazioni che potessero essere giustificate dalla sensazione di una vittoria certa ed assoluta, sicuramente sarebbe stato così.
Però in quanti erano sicuri che avrebbe fatto la fine proprio della "Rana Bollita", storiella che ha accompagnato tutta la precedente campagna elettorale che lo portò alla vittoria?
Giangrazio Di Rutigliano ha lavorato bene, ha fatto presa sullo zoccolo duro del suo elettorato ed ha preteso che nessuno dei suoi "traditori" potesse fare un percorso con lui, anche a rischio di concorrere da solo.
Conquistare un seggio in consiglio comunale, quindi si trasforma in una vittoria che appare doppia se si pensa che sarà l'unica voce che rappresenterà anche tutti i detrattori di quella che fu la coalizione di centrosinistra, totalmente assente in comune a questo giro.
Al quinto posto la formazione che nasce come "gli autosospesi del Pd" e che si trasforma nell'associazione politico-culturale Futura. Un bel movimento che vede interagire forze fresche e giovani con grandi personaggi del passato, uno su tutti l'ex sindaco Enzo Cristino che tanto lustro diede alla città di Mola. Il risultato è dovuto, a mio parere al fatto che si è perso molto, troppo tempo, prima di iniziare la campagna elettorale che candidava sindaco Antonio Tricase. Lo scopo era cercare di ricompattare almeno una parte del centrosinistra molese, ma bisognava rendersi subito conto che non vi erano i presupposti, la soluzione di gareggiare da soli era l'unica soluzione possibile, ma si è sperato invano con il risultato di non raccogliere il seggio auspicato, proprio per questa questione del ritardo, nonostante un bel lavoro nel tempo ristrettissimo dedicato alla campagna elettorale. Esperienza, probabilmente negativa, ma sempre esperienza è quella che ha accompagnato le vicende dei due giovanissimi candidati Vincenzo Chiarelli e Domenico Paccione. Intanto va riconosciuto ai due il coraggio di affrontare una campagna elettorale contro volponi della politica in un contesto, come quello molese, pieno zeppo di zoccoli duri, per quanto riguarda l'elettorato. "Oggi mi sento un dio... e domani non sto in piedi" direbbe Vasco Rossi, ma credo che tutto vada messo nel calderone del proprio percorso di vita. Per quanto riguarda Chiarelli, possiamo registrare una flessione rispetto alla propria lista rispetto alla tornata precedente, durante la quale aveva contribuito alla vittoria, per quanto riguarda Paccione, il risultato è decisamente inferiore, ma dipenderà dalla voglia di continuare a costruire, il futuro del suo progetto politico. Il risultato sconcertante è comunque, a mio parere quello dell'astensionismo. Se metà dei votanti non si recano alle urne, non concepisco nemmeno come si possa aprire bocca e lamentarsi circa lo stato o l'andamento delle cose.
Al ballottaggio sicuramente la percentuale dei votanti sarà ulteriormente in calo.
Non essendoci rappresentati partiti di sinistra, per esempio, o considerando le due forze, come parecchi dicono, facce della stessa medaglia, diventa anche difficile scegliere per chi non si riconosce in nessuno dei due schieramenti.
Possiamo avere un'idea su come sarà composto il prossimo consiglio comunale, al netto di eventuali, anche se improbabili apparentamenti:
Qualunque sia l'esito del ballottaggio entrerebbero in consiglio comunale Michele Palazzo (Noi per Mola, 350 preferenze), Vitantonio Battista (Prospettiva Comune, 229), Sebastiano Delre (Forza Italia, 470), Mario Lepore (Scelgo Mola, 300), Giovanni Gallo (Alleanza per Mola, 265), Francesco Palazzo (Idea, 251) e i candidati sindaco Giangrazio Di Rutigliano e Michele Daniele.
Se vincesse Colonna si aggiungerebbero: Mariagrazia Delcane (Idea, 137), Giacomo Clemente (Idea, 135), Elisa Sciannameo (Alleanza per Mola, 228), Giovanni Vincesilao (Scelgo Mola, 232), Franco Battista (Scelgo Mola, 147), Leonardo Losito (La Voce, 199), Marco Ungaro (La Voce, 172) e Stefano Diperna.
Se invece vincesse Diperna si aggiungerebbero: Sabino Vavallo (Noi con Mola, 300), Niki Bufo (Noi con Mola, 208), Marino Liuzzi (Prospettiva Comune, 221), Maria Elena Recchiuto (FI, 249), Mimmo Vavallo (FDI, 247), Pinuccio Calabrese (FDI, 231), Marianna Lattaruli (Disegnamola insieme, 119) e Giuseppe Colonna.
In entrambi i casi, eventuali consiglieri che fossero nominati assessori lascerebbero spazio ai primi tra i non eletti della stessa lista.
Per le liste collegate a Diperna,questi sono: Lino Catalano (FI, 150), Vito Nicola Pellegrini (FdI, 103), Ottavio Dattolo (Prospettiva Comune, 159), Giuseppe Caporale (Noi con Mola, 191), Vito Lepore (Disegnamola insieme, 105). Per quelle collegate a Colonna, i primi dei non eletti sono invece Gaetano Franzese (Idea, 119), Antonio Delvecchio (Alleanza per Mola, 208), Maria Antonietta Colonna (Scelgo Mola, 91) e Matteo Martello (La Voce, 117).
Infine, in caso di dimissioni di Di Rutigliano gli subentrerebbe Salvatore Ruggiero (lista Di Rutigliano sindaco, 168), mentre in caso di dimissione di Michele Daniele subentrerebbe Nicola Lucente (M5S, 249).
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Adesso speriamo che parta la campagna elettorale ufficiale per il ballottaggio, visto che quella social … è meglio far finta che non sia partita.
"Il gatto segna il territorio a suo modo che sia ben chiaro a qualsiasi altro felino,a meno che sia un bestione violento ed assassino."
(L. Ligabue)
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