Gigi Buffon: Il lungo addio...
probabilmente non si ritirerà in quanto sono giunte concrete proposte dall’estero, sembra che siano Paris Saint Germain, Real Madrid e Liverpool, ma lo vedremo tra una 10na di giorni.
Questo è il momento dell'addio….
La conferenza stampa in forma integrale serve per capire l'uomo, la scelta, il rapporto con società, compagni e tifosi ed è, a mio parere un bell'esempio da parte di una persona che può vantare un palmares del genere...
11 Campionati di Serie A
1 Campionato di serie B
5 Coppa Italia
6 Supercoppa Italana
1 Coppa Uefa
1 Campionato Europeo Under 21
1 Campionato Mondiale nel 2006 con gli azzurri allenati da Marcello Lippi.
Da Pier Paolo Pasolini a Paolo Villaggio, da tutte le prospettive, da Nord a Sud, da bianco a nero, da azzurro a bianconero, dai blur agli Oasis, dai Duran Duran agli Spandau Ballet, dai Beatles ai Rolling Stones , Gigi unisce l'indivisibile come solo i grandi sanno fare.
“Non pensavo che crescere significasse essere sempre un po’ più soli”,
dice in un verso Luca Carboni, probabilmente per molti è vero, ma sarà per il ruolo del Capitano bianconero ricopre in campo, in questo caso il concetto lo vedo capovolto.
Anche quest'anno "Balliamo sul Mondo" visto che i records che i bianconeri frantumano continuano a riempire media e social, ma credo che dopo tutto quello che si può ascoltare nella conferenza stampa, credo sia questo il pensiero che tutti i tifosi juventini non smetteranno mai di rileggere,
il pensiero del Capitano dedicato a tutti i suoi supporters:
“6111. Seimilacentoundici giorni, Seimilacentoundici attimi di pura passione. Di gioia, di pianti, di sconfitte e di vittorie. Grazie. Grazie ad ognuno di voi. Perché ognuno di voi ha contribuito a rendere speciale ogni istante della mia vita in bianconero. Una vita che è diventata una seconda pelle. Una pelle che ho indossato, amato e rispettato. E che ho custodito e protetto con tutto me stesso. Con tutti i miei limiti, ma anche con tutta la passione che mi ha sempre accompagnato. Con domani si conclude un percorso. Termina un libro che abbiamo scritto insieme. L’emozione è tanta. Troppa. Comincerà inevitabilmente un percorso nuovo. Un libro nuovo. Deve cominciare. Per la Juventus che rimarrà oltre qualunque calciatore, sempre! E che continuerà a scrivere altre pagine importanti del suo libro che io penso e immagino infinito. Perché il suo è un dna unico ed ineguagliabile. Irripetibile e magnifico. La Juve è una famiglia. La mia famiglia. E io non smetterò mai di amarla, ringraziarla e chiamarla “casa”. Perché mi ha dato tanto. Tutto. Sicuramente molto più di quanto io non abbia fatto nei suoi confronti. Comincerà inevitabilmente un percorso nuovo. Un libro nuovo. Deve cominciare. Per me che imparerò a guardare il futuro con occhi diversi. Che inizierò a raccogliere le nuove sfide che la vita mi proporrà con la curiosità di chi non vuole smettere di sentirsi “in gioco”. E che sentirò il sano timore di chi di sfide ne ha vissute tante, a volte vinte, molte altre perse, ma che è consapevole che ognuna di esse è diversa dalla precedente. E pertanto più difficile. Sono arrivato allo stadio in bicicletta. Ero tanto giovane. E domani vorrei metaforicamente allontanarmi a piedi per poter assaporare ogni istante, sentire la fatica del distacco. E la gioia dei saluti. Per emozionarmi. E per capire che mai sarò lontano da quel posto che chiamerò “casa”. Per sempre! E per poter salutare i compagni e gli amici che mai smetterò di chiamare FRATELLI. Fino alla fine! Per sempre vostro, Gianluigi Buffon“.
Le sensazioni sono simili a quelle che accompagnarono l'addio al Capitano con il numero 10, Alessandro Del Piero, del resto si sa…
da numero 10 a numero 1 il passo è breve, soprattutto se sei un simbolo della Juventus
E lunghe ore a ingannarci così
a dire lui e lei, sempre gli altri
e i palliativi sono sempre tanti per non ammettere che siamo qui(Dylan Dog - Il lungo addio)
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