GRAZIANA "JANA" CAMPANELLA: LIVING AFTER MIDNIGHT - (KNOCKOUTS COVER) - THE VOICE OF ITALY 2018

Parlare di Graziana "Jana" Campanella è pericoloso!

(almeno per me)

Perché rischi di dire o qualcosa di scontato: brava, bravissima, grandissima, eccezionale, ecc...

o qualcosa che ti fa passare per quello che fa solamente un tifo di tipo campanilistico: la conosco molto bene, vive nel paese in cui risiedo,

o ti può far parlare male di gente che è professionista nel mondo musicale e potrebbe ricordarti che per quanto ti cimenti da una vita con il mondo della musica tu non lo sei.

o ti fa sentire più esperto di quello che sei, facendoti avventurare in valutazioni che se per te possono essere con cognizione di causa, per altri possono non esserlo, a partire proprio dalla cantante:
Lei è stata bravissima, ma probabilmente con un altro pezzo o un altro genere sarebbe potuta essere inarrivabile in maniera assoluta.

Quindi, a prescindere che in teoria io sarei anche contro le gare canore in genere, figuriamoci i cosiddetti "talent", ma che per Graziana ho fatto un'eccezione ed ho tifato per lei;
secondo voi, può una persona che si ritiene un cantante o un musicista in genere fare in modo che questo talento non vada avanti in un programma televisivo dedicato alla musica?

Lo so, l'ho detto e ridetto, posso essere di parte, infatti ho scritto precedentemente che non mi ha stupito la prima performance e che quello che ha fatto sgranare gli occhi ad altri per me era   SEMPLICEMENTE ...GRAZIANA

Però .... non so....

Giudicate voi e ditemi....

Per me è stata la migliore ed ha spaccato, 

poi ognuno .....

Ci ha perso il programma, ci ha perso il pubblico, 

il programma stesso avrà sicuramente perso decine di migliaia di spettatori per quanto riguarda le prossime puntate, 

resta il rammarico di non poter vedere quale sarebbe potuto essere il proseguimento del percorso in quel contesto per Graziana...

Una cosa, però è certa: 

bisogna continuare il percorso musicale ed andare avanti....

Non si può fingere di essere un "Sarto per signora", parafrasando la commedia di Georges Feydeau "Tailleur pour dame", senza incorrere in situazioni imbarazzanti e mi pare che in questo caso, la figura della mia concittadina sia stata molto più professionale di tanti altri.

La voce, l'esibizione, la presenza scenica hanno dato l'idea di una "cantante vera" in tutti i sensi...

cioè una destinata a fare della sua passione la sua vita a 360°

e so che così sarà!