F1: VINCE RICCIARDO, FERRARI SUL PODIO CON KIMY, VETTEL FRENATO DA VERSTAPPEN

Sfuma il tris di vittorie consecutive in tre gran premi per Sebastian Vettel, anche se il tedesco conserva le leadership del mondiale 2018 che vede i piloti, per le prime posizioni con questi punteggi:


 Vettel 54, Hamilton 45 Bottas 40, Ricciardo 37 e Raikkonen 30. 

Insomma tra Ferrari e Mercedes ecco materializzarsi il terzo incomodo, la Red Bull che grazie a Daniel Ricciardo vince il Gp di Cina.
La gara possiamo dividerla in (almeno) due parti, la prima dominata dalle Ferrari che partivano dalla prima fila e con un Seb che sembrava viaggiare verso un'altra vittoria, purtroppo la seconda con il primo nel mondiale che arrancava per arrivare al traguardo, con la macchina danneggiata da Verstappen che se abbinasse il talento alla testa, sarebbe sicuramente più apprezzato.
A fine gara invece del solito "Forza Ferrari" ci potevamo anche aspettare un "andavo a 100 all'ora per trovar la bimba mia " , ma il pilota del cavallino, evidentemente non è Gianni Morandi.

La gara comunque già all'inizio lascia intendere che qualcosa non andrà per il verso giusto, In partenza  Kimi Raikkonen scatta in maniera molto aggressiva, ma viene chiuso dal suo compagno Sebastian Vettel ed il finlandese è costretto ad alzare il piede, cosa che lo costringe a perdere subito una posizione in favore di Bottas.

Max Verstappen, partito con le ultrasoft,  supera prima Hamilton e poi lo stesso Raikkonen che diventa così quarto con Hamilton quinto.
Seb riesce a lasciare dietro tutti tranne Bottas che  al 21 giro dopo essersi fermato per il pit stop riesce a piazzare il colpo nei confronti del tedesco, superandolo.

Al 27esimo giro il finlandese della Mercedes supera il connazionale della Ferrari che non si era ancora fermato.
Vettel si avvicina molto e comincia a duellare insistentemente.
Il tutto prende un'altra piega al 31esimo giro quando, dopo uno scontro tra le due Toro Rosso, scatta la safety car che permette alle due Red Bull di tentare di guadagnare posizioni con gomme nuove.

A quel punto inizia una nuova gara: Raikkonen viene superato da Ricciardo e scivola al sesto posto, Bottas allunga, Max Verstappen tenta di superare Hamilton che lo tiene, lo fa uscire di pista e gli fa perdere una posizione a favore di Ricciardo, il quale qualche giro dopo supera Hamilton e si piazza dietro Vettel.
In una girandola di emozioni e di diverse stelle presenti e molto probabilmente future che fanno la rima con la notte di San Lorenzo, il Gp cinese si presta anche a voli pindarici che esulano con lo sport e vanno a scomodare filosofi.

« ... e su questo terreno, traballante a ogni passo, dobbiamo fare il meglio che possiamo per vivere degnamente, da uomini, pensando, operando, coltivando gli affetti gentili; e tenerci sempre pronti alle rinunzie senza per esse disanimarci »
(Benedetto Croce dai Taccuini (marzo 1944) in Scritti e discorsi politici, Vol. I, pp. 276-277)

Così Kimi non si scompone all'inizio nei confronti del compagno, ma lo stesso Vettel non va a cercare Verstappen dopo l'episodio  che rovinerà completamente la sua gara.

Max supera Hamilton al 42esimo giro e Ricciardo supera anche Vettel ed è secondo.

Quando l'olandese della Red Bull tenta di superare il tedesco della Ferrari, lo tocca danneggiando la vettura del ferrarista che diventa settimo, nel contatto, la Rossa ha subito qualche lieve danno, che ne ha ovviamente condizionato la performance, costringendo Seb all’8° posto finale.
Basta poco in formula 1 per trasformare un missile in un "Carrettaune".

La grande amarezza del tedesco è racchiusa in queste parole: “Le gare sono così, sono cose che possono accadere e oggi è stato negativo per entrambi; dopo il contatto ho perso il bilanciamento della monoposto e soffrivo di sovrasterzo, era difficile stare in pista. Ho cercato solo di sopravvivere”.

L’olandese si becca poi dieci secondi di penalità.

Va molto meglio a kimi Raikkonen che fino all’ultimo tenta di insidiare Bottas, ma deve accontentarsi del terzo posto, ma porta comunque una Ferrari sul podio.

Rimane la bella affermazione di Daniel Ricciardo che a prescindere da tutto ha comunque meritato la vittoria.

Il pilota della Red Bull ha approfittato al meglio della safety car entrata per permettere di pulire la pista dai detriti lasciati dall’incidente tra le due Toro Rosso avvenuto al 31°giro, cambiando strategia ha montato le gomme gialle e iniziato la sua rimonta fino alla prima posizione.

questo l'ordine d'arrivo: 

1 Daniel Ricciardo Red Bull-Tag Heuer 1:35:36.380
2 Valtteri Bottas Mercedes +8.894s
3 Kimi Räikkönen Ferrari +9.637s
4 Lewis Hamilton Mercedes +16.985s
5 Max Verstappen* Red Bull-Tag Heuer +20.436s
6 Nico Hulkenberg Renault +21.052s
7 Fernando Alonso McLaren-Renault +30.639s
8 Sebastian Vettel Ferrari +35.286s
9 Carlos Sainz Renault +35.763s
10 Kevin Magnussen Haas-Ferrari +39.594s
11 Esteban Ocon Force India-Mercedes +44.050s
12 Sergio Perez Force India-Mercedes +44.725s
13 Stoffel Vandoorne McLaren-Renault +49.373s
14 Lance Stroll Williams-Mercedes +55.490s
15 Sergey Sirotkin Williams-Mercedes +58.241s
16 Marcus Ericsson Sauber-Ferrari +62.604s
17 Romain Grosjean Haas-Ferrari +65.296s
18 Pierre Gasly Toro Rosso-Honda +66.330s
19 Charles Leclerc Sauber-Ferrari +82.575s

20 Brendon Hartley Toro Rosso-Honda Ritiro