L'UNIVERSITA' DI BARI SULLA STAZIONE SPAZIALE: ESPERIMENTO SULLE CELLULE OSSEE

Il prossimo lancio della capsula orbitale Dragon sarà motivo di orgoglio per la nostra nazione ed in particolare per il meridione dello stivale.

Sono, infatti, in viaggio per il Kennedy Space Center della Nasa alcune cellule ossee che sono destinate a volare nello spazio.

Si tratta di un esperimento dell' Università di Bari condotto dal gruppo dell'istologa Maria Grano;

del gruppo di ricerca fanno parte Silvia Colucci, Giacomina Brunetti e Graziana Colaianni, dell'Università di Bari, Giorgio Mori dell'Università di Foggia.

Consisterà nello studiare gli effetti dell'assenza di gravità sulle ossa umane, in modo da poter aiutare gli astronauti ad affrontare senza rischi le future missioni di lunga durata.

Il 2 Aprile 2018 è la data fatidica e l'avventura partirà a Cape Canaveral in Florida (Usa), la durata è stata stabilita in 21 giorni di permanenza presso la Stazione Spaziale Internazionale, installazione che in Star Trek è rappresentata come una delle tante, ma che al momento è la sola esistente.

Perché vado a scomodare la fantascienza?

Non per fare il Piccolo Principe della situazione, o meglio ancora il Peter Pan, non parliamo di nuove dimensioni o di viaggi spazio temporali, per cui si svegliano i sogni di quel bambino che non si è mai assopito.

Parliamo di scienza, di medicina....

ma ne siamo sicuri?

Andiamo avanti e rimarremo sorpresi, anche perché la vera fantascienza si è sempre basata su qualcosa di fattibile e questo esperimento non è da meno.

Quindi con tutto l'orgoglio possibile, l'Italia si ritrova in prima linea in un percorso futurista che potrebbe portare benefici sia fisici che scientifici stessi per la permanenza degli scienziati in orbita. 

Durante la durata dell'esperimento, le cellule saranno trattate con l'irisina, la molecola prodotta dai muscoli durante l'esercizio fisico; per la predisposizione di quest'ultima nella prevenzione e cura di malattie come osteoporosi e atrofia muscolare.

Il motivo di questo studio nello spazio è dato dal fatto che cambiano i parametri, sarà come entrare in una macchina del tempo, in quanto 21 giorni corrispondono a 1 anno sulla terra.

I risultati serviranno sia per le missioni spaziali, ma anche a migliorare la vita sulla terra, 

la filosofia di Star Trek....