INCONTRO: "ALDO MORO E LA DEMOCRAZIA IN ITALIA" CON GAETANO PIEPOLI, 16 MARZO 2018 - MOLA DI BARI - VIA DI VAGNO 86

Sono passati 40 anni dal sequestro di Aldo Moro.

Tutti sanno che Il 16 marzo 1978, l’automobile su cui viaggiava il presidente della Democrazia Cristiana fu fermata in via Fani, a Roma, da un nucleo armato delle Brigate Rosse che uccise i cinque uomini della scorta e rapì il politico pugliese.

Venerdì 16 marzo 2018 alle 19 il filone degli “Incontri a Via Di Vagno 86” a Mola, prenderà una direzione un po' particolare, sarà come tornare indietro nel tempo e cercare di rivivere una delle pagine più oscure della nostra nazione.

Le questioni sono riconducibili ad una politica che in questo momento non possiamo nemmeno immaginare se rapportata a quello che ci circonda; mi verrebbe dire nel bene e nel male, anche se quando si parla di una strage, di un omicidio, è difficile guardare le due facce della medaglia e dar loro significati diversi.

Ci sono decine di decine di delitti famosi in Italia, tutti quelli di Palermo, della mafia, quelli di Mafia Capitale, della Banda della Magliana, la Camorra a Napoli, ma purtroppo questi sono solamente quelli stereotipati; purtroppo in ogni luogo si sono registrati, specialmente in quegli anni efferate gesta di malviventi che avevano connotati politici.

Qui a Mola di Bari, in questo incontro si cercherà di canalizzare tutto attraverso i percorsi culturali e sociali promossi da "La Fabbrica del Benessere", col patrocinio e l’organizzazione della Fondazione Piccinni, nell’ambito del tema “Etica, una priorità in Politica”.

Sarà ospite  il prof. Gaetano Piepoli, il docente universitario barese, già titolare della Cattedra di diritto Privato dell’Ateneo Barese “Aldo Moro”, nonché Presidente della Fiera del levante e dell’Ipres.

Ma non è solo una coincidenza il nome dell'ateneo barese e la storia del professore, infatti 

è stato deputato della Repubblica nella XVII legislatura, ricoprendo il ruolo di vicepresidente della Commissione d’inchiesta sul caso Moro.

E proprio su “Aldo Moro e la democrazia in Italia” s’incentrerà la relazione del prof. Piepoli; sfoglieremo all'indietro la clessidra del tempo di 10 anni in 10 anni ed alla quarta decina precisa ci fermeremo.

Lo stesso giorno del rapimento, Giulio Andreotti avrebbe dovuto ottenere la fiducia per un nuovo governo in cui, per la prima volta, sarebbero stati presenti anche i deputati del Partito Comunista Italiano di Enrico Berlinguer.

Il rapimento fu uno dei punti più tragici degli anni di piombo in Italia, durò 55 giorni, poi, il 9 maggio successivo il corpo senza vita del politico fu fatto ritrovare all’interno del bagagliaio di un’auto parcheggiata in via Caetani, a Roma.

La morte dello statista, ebbe ovviamente ripercussioni politiche, segnò la fine del cosiddetto "Compromesso storico", ovvero l'avvicinamento tra Dc e Pci, di cui Moro era stato uno dei grandi sostenitori.

L’incontro che sicuramente porterà a tutti gli intervenuti tanta conoscenza in più sui tragici avvenimenti, come i precedenti, sarà introdotto da Giangrazio Di Rutigliano e moderato da Gianvito Pugliese .