"UNA GIORNATA PARTICOLARE" - TRATTO DALL'OMONIMO FILM DI E. SCOLA, IN SCENA AL TEATRO ANGIOINO IN MOLA DI BARI - 24 FEBBRAIO 2018
Non possono esistere le mezze misure, nel condannare il fascismo e nazismo, la giustizia alla fine ha fatto il suo corso contro alcuni dei reati più disdicevoli, ma quello che probabilmente non potrà mai riportare indietro è il fatto che durante quel periodo, la gente ha dovuto cambiare il modo di vivere, ha dovuto cambiare la percezione di ciò che la circondava.
Non è solamente questione di cronaca, ma proprio la vita che è cambiata .
In qualche maniera tutta l'umanità è stata vittima del fascismo, anche coloro che non se ne sono neanche accorti.
Credo che da questo punto di vista nasca quello che potremo andare a vedere a Teatro.
Sabato 24 febbraio 2018 alle h.21,00 al Teatro Angioino, in Mola di Bari,
nell'ambito della XVIII Stagione di Prosa 2017/18,
con la direzione artistica di Francesco Capotorto, sarà in scena la Compagnia Garbo Teatrale in
" Una giornata particolare" liberamente tratto dall’omonimo film di Ettore Scola.
" Una giornata particolare" liberamente tratto dall’omonimo film di Ettore Scola.
Con Lugi De Biase, Francesca Marinelli, Francesco Mitolo, Alessia Andaloro, Anna D'Astice, Simone Delivo, Fabio Minenna. Regia Francesco Mitolo.
Questo spettacolo è stato insignito del Premio della Giuria di Esperti nel concorso " Attimi di Teatro all'Angioino 2017".
Alla base di questa piece vi è l’umanità dei due protagonisti, Antonietta e Gabriele, che loro malgrado si incontreranno, si racconteranno, e per tutto il giorno vivranno due vite parallele e lontanissime da loro: Antonietta tradendo il suo ruolo di moglie e generatrice di prole per il regime e per l’Itala bandiera, mentre Gabriele tradendo i suoi diversi amanti, abbandonandosi e donandosi anima e corpo ad una donna di bassa estrazione culturale, semplice e misteriosa... solamente per quel giorno.
Questo spettacolo è stato insignito del Premio della Giuria di Esperti nel concorso " Attimi di Teatro all'Angioino 2017".
Alla base di questa piece vi è l’umanità dei due protagonisti, Antonietta e Gabriele, che loro malgrado si incontreranno, si racconteranno, e per tutto il giorno vivranno due vite parallele e lontanissime da loro: Antonietta tradendo il suo ruolo di moglie e generatrice di prole per il regime e per l’Itala bandiera, mentre Gabriele tradendo i suoi diversi amanti, abbandonandosi e donandosi anima e corpo ad una donna di bassa estrazione culturale, semplice e misteriosa... solamente per quel giorno.
La “Garbo teatrale”, in perfetta concordanza con il testo cinematografico, cerca di disvelare la complessità della congiuntura storico-sociale e quindi di un mondo intero, fatto di rinunce ed infelicità, asciugando l’enfasi, ma senza respingere, tuttavia, un continuo e quasi incombente stato di commozione. O meglio di compartecipazione.
I punti di vista di Antonietta e Gabriele sembrano, inizialmente, inconciliabili, ma finiscono con l’avvicinarsi.
Alla fine della giornata addirittura convergeranno, perché c’è una sola e giusta direzione di sguardo, un’equivalenza di solitudine capace di colmare le differenze tra due diverse eppure uguali vittime del regime mussoliniano, la prima incosciente e la seconda fin troppo consapevole.
Allo spettatore il compito di districarsi tra gli intrecci del testo e di non cadere nel facile tranello del pregiudizio.
Allo spettatore il compito di districarsi tra gli intrecci del testo e di non cadere nel facile tranello del pregiudizio.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso il botteghino del teatro Angioino il venerdì, sabato e domenica dalle 18.30 alle 20.30 anche telefonando al numero 0804713061.
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