MUSICA SACRA, PER ACCOSTARSI ALLA CULTURA, INCONTRO CON MONSIGNOR ANTONIO PARISI - MOLA DI BARI - VIA DI VAGNO - 11 GENNAIO 2018
Nonostante non sia mai un bene classificare le cose, darle un' etichetta che possa contraddistinguerle per sempre, quasi rinchiudendole per sempre in una campana di vetro dalla quale non possano più uscire, devo dire che questo sovente accade.
Alcune volte siamo costretti per semplicità a farlo, o per spiegare di cosa stiamo parlando, altre volte è necessario.
Così accade che non si riesca a parlare di musica e basta se ci sono delle regole nel far eseguire un certo tipo di musica in un luogo anziché in un altro.
Succede a teatro, figuriamoci se parliamo di bande musicali o addirittura di canti ecclesiastici.
(Anche se per la celebrazione del mio matrimonio, io ci avrei piazzato benissimo Caravan of love degli Housemartins e non avrebbe guastato, anzi...)
I gusti, le mode, le tendenze, la diffusione, la commercializzazione e la commercialità dei diversi rami musicali, finisce inevitabilmente per frammentare una materia
Se parliamo della musica sacra inoltre dobbiamo tener presente che la sua esecuzione fa parte di una celebrazione religiosa e proprio per dare il giusto valore a chi la esegue, bisogna considerare i musicisti, attori del momento al pari (con le debite proporzioni e ruoli) di tutti gli altri che sono funzionali alla celebrazione.
E' anche vero, però, che il tutto possiamo ricongiungerlo sotto le parole arte o cultura.
Monsignor Antonio Parisi sarà a Mola di Bari L'11 Gennaio 2018, un ospite importante per trattare questo argomento che è molto più vicino a tutti noi di quanto si possa pensare.
Alcune sue parole mi hanno dato parecchio da pensare:
"La musica sacra fa discutere, fa problema, crea partiti contrapposti. Si innescano polemiche ottuse e inestricabili che non rendono un buon servizio a nessuno: né alla liturgia, né alla musica, né tanto meno ai musicisti. Accuse reciproche di incompetenza, schierano tradizionalisti contro innovatori, diplomati contro dilettanti, organo contro chitarra, coro e assemblea in perenne conflitto, gregoriano e polifonia perdenti nei confronti della musica popolare, musica "ritmica giovanile" contro musica tradizionale e via di questo passo.
Molti interventi di illustri musicisti e musicologi, hanno finora affrontato e parlato con competenza solo di un aspetto del problema: l’aspetto esclusivamente musicale, le così dette ragioni della musica. A fronte di queste indagini, manca invece l’attenzione all’aspetto più importante, le ragioni della liturgia, che dicono quanto la musica sacra, e quindi il musicista, s’inserisca e sia a servizio della celebrazione, svolgendovi un compito ministeriale.
È proprio qui il problema dei problemi: non partire dalla musica e fermarsi alla musica; ma partire dalla liturgia, dalla celebrazione e inserirvi il canto e la musica (...)"
Sono inoltre fortemente convinto di una cosa fondamentale:
Qualunque sia l'arte e la cultura essa concorre allo sviluppo personale e sociale dell'individuo, questo non dovremmo mai dimenticarlo e non è detto, poi, che ci si debba precludere qualsiasi esperienza, a prescindere da come siamo soliti guardare alle cose.
A tal proposito "La Fabbrica del Benessere" ha diramato il seguente
COMUNICATO
STAMPA
Giovedì 11 gennaio,
alle ore 19,00 serata straordinaria alla Sala
polivalente di Via di Vagno, 86 di Mola di Bari, che segna la ripresa degli
incontri squisitamente culturali del 2018,
che la Fabbrica del Benessere sta
promuovendo, col patrocinio e l’organizzazione
della Fondazione Piccinni.
Sarà un ospite, che definire d’eccezione è riduttivo, a trattare il tema “Musica Sacra, per accostarsi alla cultura”. Il relatore, noiano di nascita,
ma ormai perenne pellegrino tra Bari e la Città del Vaticano, per assolvere ai
suoi prestigiosi incarichi nell’ambito del clero, è Monsignor Antonio Parisi.
Monsignor Parisi è
direttore responsabile dell’Ufficio di Musica Sacra, direttore dell’Istituto
Diocesano Animatori Musica della Liturgia, Amministratore della Casa del Clero
“Mons. Enrico Nicodemo” di Bari, Cappellano di Sua Santità, Consulente per la
musica Liturgica presso l’Ufficio Liturgico Nazionale della CEI (Conferenza
Episcopale Italiana).
La serata, introdotta
da Giangrazio di Rutigliano, sarà
moderata da Gianvito Pugliese.
Le bande musicali, un
tempo depositarie della diffusione, spiccatamente in Puglia, del melodramma,
autentico patrimonio del Paese, con la loro insostituibile presenza nelle feste
patronali e nelle grandi occasioni religiose, oggi si vedono sempre più di
rado. E’ nato un canale televisivo pressoché tematico della Rai sulla musica,
Rai 5, ma non è certo uno dei più accorsati per numero di spettatori nel
servizio pubblico televisivo. Ecco che la musica sacra costituisce assai spesso
la prima e principale forma di accostamento alla musica ed alla cultura, la più
accessibile, dal momento che nei teatri è normalmente a pagamento e spesso a
prezzi proibitivi. Da un lato, dunque, una realizzazione
concreta di quel precetto evangelico di amore verso il nostro prossimo, che si
manifesta attraverso le note e l’armonia, dall’altro la messa in pratica di
quel precetto Costituzionale di rimozione di ostacoli allo sviluppo sociale
dell’individuo.
Non Vi anticipo altro.
Con preghiera di
cortese pubblicazione e/o diffusione
Grazie
L’Ufficio
Stampa
Infotel
3663521913
Email pugliese@barisera.it
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