10 DICEMBRE 1948, DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI: REALTA' O UTOPIA?
« ... il riconoscimento della dignità specifica e dei diritti uguali e inalienabili di tutti i membri della società umana è la base di libertà, giustizia e pace nel Mondo. »
(Preambolo alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, 1948)
Il 10 dicembre 1948 venne promulgata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
L'intero pianeta era ancora devastato dalle vicende della Seconda guerra mondiale.
Quella "Dichiarazione" a New York presso l’Onu guardava avanti, ma non solo fino a percorrere la linea temporale che giunge fino a noi, ma per andare oltre, fino all'infinito.
L'intero pianeta era ancora devastato dalle vicende della Seconda guerra mondiale.
Quella "Dichiarazione" a New York presso l’Onu guardava avanti, ma non solo fino a percorrere la linea temporale che giunge fino a noi, ma per andare oltre, fino all'infinito.
Fu decretata, una volta per tutte, l’imprescindibilità dei diritti umani per le società e le nazioni del pianeta.
Un momento storico a cui ne seguì un altro, cioè l’istituzione formale della Giornata, avvenuta durante il 317º meeting globale delle Nazioni Unite il 4 dicembre 1950, quando è stata promulgata la risoluzione 423, che invitava tutti gli stati membri e tutte le organizzazioni coinvolte ed interessate a celebrare la giornata nella maniera a loro più consona.
"Da qui non si torna più indietro", si disse... il problema è che non ci siamo ancora arrivati.
Eppure sono parole di un'ovvietà quasi imbarazzanti.
Si tratta di 30 articoli che parlano di quelli che, a tutti noi, sembrano i normali diritti che dovremmo avere, che ci hanno sempre insegnato e proposto come normalità ispirati ai più grandi documenti in ambito di diritti: il britannico Bill of Rights (1689), la Dichiarazione di Indipendenza Statunitense del 1776 e, ovviamente, la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino nata durante la Rivoluzione Francese.
Eppure è stato difficile far passare il ddl Cirinnà, per esempio, o alcuni di questi concetti sono usati nelle campagne elettorali, ma poi lasciano il tempo che trovano.
Non possiamo rimanere seduti alla poltrona, mangiando i popcorn, dobbiamo mettere in pratica quello in cui crediamo.
Bisognerebbe istituire un referendum per fare in modo che tutto quello che contiene questo documento sia tatuato sulla pelle e nell'animo di tutti i nascituri, se fosse possibile.
Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà, mi chiedo:
Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà, mi chiedo:
perché tutto questo è ancora utopia?
Magari verrà un giorno che sarà un regalo di Natale...
probabilmente apprezzerò di più anche le festività.
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