"LE IENE" METTONO NEI GUAI IL GOVERNO! CON QUESTO COLPO EVITERANNO LA CHIUSURA DELLA TRASMISSIONE?
Le Iene mettono nei guai esponenti del Governo, con un servizio che farebbe luce, ancora una volta, su una vicenda vergognosa.
Un colpo che fa parlare, grazie alle polemiche seguite, una boccata d'aria per un programma che dopo anni di splendori televisivi ed ascolti alle stelle, sta precipitando sempre di più.
Credo che in molti casi si sia esagerato con un'ironia che spesso si è trasformata in insulto e con quella sensazione di "posso dire tutto" che da fastidio allo spettatore stesso, specialmente quando si diventa offensivi su un'abitudine o un vizio che potrebbe riguardare tutti, anche chi è di fronte al piccolo schermo e non abbia nessuna voglia di essere insultato.
La nuova edizione de Le Iene Show non sta convincendo nemmeno i fan storici del programma, tanto da ricevere numerose critiche da quest’ultimi.
Dopo il flop della stagione scorsa c'era tantissima attesa, l'obiettivo quello di ritornare a registrare ascolti record, ma nonostante conduttori storici richiamati, il miracolo non è accaduto.
Gli inviati e i servizi messi in onda sono alla base delle critiche che sono stati considerati ripetitivi e privi di originalità.
Qualora lo show non riuscisse a raggiungere nelle prossime puntate uno share “adeguato”, gli autori potrebbero arrivare a decretare la chiusura anticipata del programma.
A sto punto cosa c'è di meglio di gettare fango sul Governo?
Sarà ripetitivo anche questo, ma l'Italiano ama poter bestemmiare liberamente quando deve parlare dei politici... salvo poi votarli ugualmente, ma almeno si sfoga.
Certo, i politici, poi, non fanno niente per invertire la tendenza, anzi continuano imperterriti con malefatte di vario livello.
Dunque ecco il servizio che può far decollare nuovamente il programma ed i primi effetti sono proprio sui protagonisti dell'incresciosa vicenda.
Il 3 Ottobre 2017 il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, ha rimesso le proprie deleghe dopo la trasmissione televisiva; il motivo sarebbe riconducibile al fatto che un parlamentare, il deputato Mario Caruso (democrazia solidale centro democratico), avrebbe assunto il figlio del sottosegretario, esclusivamente per fargli un favore.
Il fatto che quest'ultimo non si presenti mai al lavoro viene giustificato con il fatto che lo stipendio in realtà gli arriverebbe dal padre.
La vicenda, se confermata, abbatte anche le barriere più assurde delle varie "parentopoli" a cui siamo abituati.
Tutto parte quando la trasmissione decide di raccogliere la denuncia di una stagista assistente del deputato, impiegata senza stipendio, riguardante l'assunzione fittizia del figlio di Rossi e avances che avrebbe subito da Caruso.
Domenico Rossi ha dichiarato:
"Sono accuse infondate e lesive della mia persona,
Insinuazioni che infangano, ancora una volta, la mia reputazione.
Mio figlio ha un regolare contratto di assistente parlamentare con un deputato della Camera.
Il documento, consultabile, conferma l'assenza di un rapporto di dipendenza dal mio ufficio contrariamente a quanto riportato nel servizio.
Un incarico di natura fiduciaria che non prevede vincoli di orario lavorativo e anche per questo con una minima retribuzione.
In ogni caso al fine di non coinvolgere l'Amministrazione che rappresento e per svolgere ogni azione in piena libertà e con maggiore serenità, ho deciso di rimettere le deleghe conferitemi dal Ministro della Difesa.
Con questa iniziativa voglio fare chiarezza per evitare che queste informazioni siano strumentalizzate: le spese relative ai collaboratori sono rendicontate, e questo basta per dimostrare da chi realmente dipende l'impiegato e viene retribuito.
Ho dato mandato a uno studio legale al fine di tutelare l'immagine mia e di mio figlio ed esaminare la possibilità di contestare le accuse che mi sono state rivolte nelle opportune sedi legali"Durante l'intervista a Le Iene la ragazza ha raccontato di aver cominciato con uno stage di tre mesi e di aver continuato senza retribuzione.
Riguardo alle avances sessuali, le racconta così:
"Una sera, al ristornate, l'onorevole mi ha fatto capire che se fossi andata al letto con lui mi avrebbe aiutato".
E così, tra un messaggino di mezzanotte ("Sono a casa, valuta te cosa fare") e un colloquio registrato segretamente:
- Non è che se ti avessi detto di sì mi avresti dato il lavoro?"
- No, quelle sono cose separate e distinte.
- E l'assunzione del figlio di Rossi?
- l'ho assunto per fare una cortesia al padre perché lui non poteva assumerlo direttamente e comunque lo paga il padre.
E Mario Caruso come ha reagito a tutto questo clamore, come si è difeso?
Niente ha affidato all' Ansa ed agli altri mezzi di comunicazione la seguente dichiarazione:
"In relazione al servizio televisivo ed al video ripreso nel mio ufficio, mandati in onda dalla trasmissione "Le Iene", nel ribadire che sarà mio impegno chiarire ogni aspetto della vicenda diffamatoria e calunniosa nelle sedi istituzionalmente competenti, voglio scusarmi pubblicamente per termini e atteggiamenti che non mi rappresentano, da me usati durante le fasi convulse delle riprese".
Di queste infelici espressioni incontrollate di sfogo umano che non rappresentano né il sottoscritto né la realtà da cui provengo - come ripeto - mi rammarico e mi scuso umilmente e pubblicamente, sia con tutti coloro che le hanno ascoltate in televisione e sugli altri mezzi di comunicazione sia in particolar modo con i miei concittadini di Militello in val di Catania, esempio da sempre di altissime tradizioni e civiltà, se in questo frangente posso averne inavvertitamente urtato la sensibilità"
Forse sconsolata, ma comunque pronta a difendere le Istituzioni,
la presidente della Camera Laura Boldrini, dopo aver incontrato una delegazione dell'Associazione italiana collaboratori parlamentari in seguito alla vicenda resa nota dal servizio delle "Iene",
ha affermato:
"E' chiaro che quanto è emerso dal servizio delle Iene è inaccettabile, vergognoso e imbarazzante per tutti, anche se le responsabilità non sono certo della istituzione Camera perché il rapporto è diretto in questo caso tra il collaboratore e il deputato"
Insomma, polverone politico con il mondo del lavoro come sfondo e quel tocco di approcci sessuali che tanto piacciono agli italiani...
Se non si risollevano con questo Le Iene non si risollevano più....
piuttosto i protagonisti di questa vicenda, riusciranno a risollevarsi?
E noi .... ci risolleveremo mai?
Ad ogni modo, se avete voglia, ecco ....
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