F1: ALLA MERCEDES IL MONDIALE COSTRUTTORI, HAMILTON VINCE NEGLI USA, LE FERRARI DI VETTEL E RAIKKONEN SUL PODIO
Tra sette giorni in Messico ad Hamilton basterà arrivare quinto per centrare il quarto titolo;
una frase questa che ai tifosi ferraristi non piacerà molto e che non avrebbero pensato leggere o ascoltare, ma purtroppo è così.
L'inglese, infatti, per la quinta volta nella carriera fa suo il Gp degli Usa, ma soprattutto decreta la prima sentenza dell'anno, regalando alla Mercedes il quarto titolo consecutivo tra i costruttori.
Tutto merito della nona vittoria di quel Lewis che a fine gara sarà anche protagonista sul podio con Usain Bolt a cui copia il «lighting Bolt», il gesto del lampo con cui il re dello sprint usava festeggiare i suoi trionfi.
Probabilmente la vittoria di oggi possiamo considerarla una formalità e la "gara vera" è stata alle spalle, per quanto questo possa far male, dobbiamo dire che dalla seconda posizione in poi abbiamo visto lotte interessanti e colpi di scena.
Avere le due Ferrari sul podio, può essere considerata comunque una cosa positiva, anche se, come ho detto all'inizio i giochi sono praticamente fatti; ufficialmente i giochi per il mondiale piloti non sono chiusi.
Sebastian Vettel, però, ha concesso altri sette punti e con 66 di svantaggio con 75 ancora in palio nelle ultime tre corse, dovrebbe accadere una catastrofe per rimettere le rosse in corsa.
Seb ha fatto fondamentalmente due grandi cose: la prima lo scatto perfetto in partenza per infilare all’interno Hamilton e resistere al suo ritorno;
la seconda al giro 51, ovvero il sorpasso a Bottas, trovando un varco in cima alla salita della curva 1 tra il finlandese e Vandoorne.
Tra queste grandi intuizioni una gara molto in apnea, lottando con un passo gara che non è stato dei migliori e con le gomme che si usuravano, cambio di strategia; era impossibile tenere il passo di Hamilton.
Il podio di Kimi Raikkonen merita un capitolo a parte per come è maturato; in maniera inaspettata, visto come le auto erano passate sotto la bandiera a scacchi, ma meritatissima per come si è sviluppata tutta la corsa.
La rimonta capolavoro di Verstappen, infatti, finisce con un'infrazione; l’attacco per il podio prima a Bottas ormai alla frutta e poi a Kimi viene rovinato dall’aver sorpassato la linea bianca del limite pista con tutte e quattro le ruote.
La penalizzazione di 5 secondi viene notificata a Max poco dopo essere sceso dalla macchina.
Raikkonen però ha fatto una gara bellissima, ha avuto quasi sempre i migliori tempi di Sebastian, ha annientato Bottas, ma purtroppo ha dovuto cedere la posizione alla Ferrari #5, per il gioco di squadra.
La beffa è stata che poi a causa del deterioramento dei pneumatici ha sofferto ed alla fine ha dovuto subire un attacco, per fortuna, irregolare che gli ha prima tolto, ma poi ridato il podio.
Iceman ha poi detto solamente: «Avevo una macchina veloce, il quarto posto mi stava stretto».
Dunque si va avanti, mancano tre gare e poi potremo dire: .... l'anno prossimo.......
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