DISCARICA MARTUCCI, VERSO L'EPILOGO, CON IL FEGATO SPAPPOLATO
Purtroppo la questione non ha più la stessa presa sulle popolazioni interessate, quasi come se fosse passata di moda, come se quei veleni che sono già entrati in circolo nella nostra catena alimentare, non avessero fatto vittime e non continuassero a procurare danni alla nostra salute ed al nostro ecosistema.
E' assurdo oggi pensare ad un mostro che inghiotte quell'ambiente che un tempo, ormai sempre più lontano, fu tra i più floridi e rigogliosi dell’intera zona nelle campagne fra Mola, Conversano e Rutigliano.
Sta di fatto che c'è una specie di minimizzazione sui disastri in Contrada Martucci, sembra assurdo, ma è così.
E mentre ci spappoliamo il fegato, sia fisicamente che moralmente,
c'è chi se ne frega, chi continua la sua vita come se niente fosse
e chi addirittura fa festa...
e noi dobbiamo svegliarci "con quel gusto in bocca"
Comunque non è questo il modo di fare,
disse il commerciante all'uomo del pane
domani sarà festa in questo stupido paese,
ma non per noi che stiamo a lavorare.
L'uomo del pane fece finta di niente,
se ne andò tranquillamente.
Aveva, tante, tante, tante cose da fare,
poi lui non ci poteva fare niente, niente
Assolvere gli autori di molte malefatte, ridicolizzare quasi chi lotta per avere giustizia e salvaguardare la salute è qualcosa di deplorevole, anche se lo si fa per lavoro.
La primavera insiste la mattina
dalla mia cucina vedo il mondo tondo,
sempre diverso, sempre ogni mattina,
sin dal giorno prima,
dal giorno prima
con in bocca un gusto amaro che fa schifo
chissà cosa è stato, quello che ho bevuto,
m'alzo dal letto e penso al mio povero,
fegato, fegato, fegato spappolato
fegato, fegato, fegato spappolato
Nonostante le deduzioni dei Consulenti Tecnici d’Ufficio, devo dire che non arrivano buone sensazioni.
Il 13 Ottobre 2017, si è concluso Il Processo Penale per disastro Ambientale davanti al GUP Diella del Tribunale di Bari.
Non solo si è trattata di una conclusione affrettata ed accelerata, ma ahinoi, ha visto protagoniste soltanto le difese degli avvocati.
E tutte le parti civili?
Comuni, Regione, Ministero dell'ambiente, Associazioni ambientaliste?
Niente! Il silenzio più assoluto.
Dice mia madre devi andare dal dottore
a farti guardare, a farti visitare,
hai una faccia che fa schifo
guarda come sei ridotto,
mi sa tanto che finisci male.
La guardo negli occhi, con un sorriso strano,
neppure la vedo ma forse ha ragione davvero.
Diventa tutto più difficile così e diventa difficile aspettare fiduciosi la sentenza che ci attende il prossimo 30 Novembre.
Ma fuori c'è la festa del paese
e vado a fare un giro,
non l'ho neanche detto,
che già mia madre mi corre dietro con il vestito nuovo,
la fuga è veloce mi metto le scarpe che sono già in strada,
che bella giornata,
non bado alla gente che guarda sconvolta,
ormai ci sono abituato,
sono vaccinato, sono controllato,
si pensa ormai addirittura in giro,
è chiaro che sono drogato.
L'Associazione “Chiudiamo la discarica Martucci” fa sapere di essere molto preoccupata e soprattutto non ha voglia di restare semplicemente ad aspettare una sentenza che potrebbe essere non consona a tutta la storia su cui da anni si cerca di fare luce.
Il Presidente dell'Associazione, Vittorio Farella, riferisce, attraverso uno scritto inviato ai propri contatti, di aver maturato qualche idea in proposito, ma prima di agire vorrebbe condividerla con i destinatari dei suoi messaggi.
L'appuntamento è per Giovedì 19 Ottobre, alle ore 19.00,
nella sede dell'Avis di Mola in Via G. Rodari, 2 (non la sede di via Rosselli).
La festa ha sempre il solito sapore,
il gusto di campane, non è neanche male,
c'è chi va a messa e c'è chi
pensa di fumare come aperitivo prima di mangiare.
Fini s'è alzato da poco, e non è ancora sveglio,
non è ancora sveglio,
ed è talmente scazzato
che non riesce a parlare nemmeno.
La sera che arriva non è mai diversa
dalla sera prima
la gente che affoga nell'unica sala, la discoteca
ci vuol qualcosa per tenersi a galla sopra questa merda
sopra questa merda e non m'importa se domani
mi dovrò svegliare ancora
con quel gusto in bocca, gusto in bocca,
gusto in bocca,..........
Quando si dice "andiamo a vedere di che morte dobbiamo morire".
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