ANNA FRANK DIVENTA FIGURINA IN MAGLIA GIALLOROSSA; BLACKBIRD HA ANCORA LE ALI SPEZZATE.
Sembra una figurina da incollare sull'album dei calciatori, invece è la dimostrazione che Blackbird ha aspettato invano anche questo momento per imparare a volare.
E non c'entra nulla l'aquila della Lazio in questa occasione, a proposito di pennuti che sorvolano il cielo ed in particolare lo Stadio Olimpico di Roma, teatro troppo spesso di qualcosa di indecoroso.
Io sono sicuro che sia l'ignoranza la peggiore di tutte le malattie che divora il mondo.
Sono convinto che la maggior parte di quella gente che stampa una foto di Anna Frank con la maglia della Roma per farne la peggiore delle offese, non sappia nemmeno di cosa stia parlando,
Anna Frank? Ah ... si un'ebrea...
Anzi un'ebrea morta.
E con il termine ebreo è stato detto tutto, "la peggiore delle offese", e niente....
Se non c'entra l'aquila, perché Blackbird?
Un merlo... nero ... un negro?
e cos'è peggio un negro o un ebreo?
Che bella lotta, boia chi molla!
Si, si.... certo che se sapessero tradurre e contestualizzarle ste stronzate, avrebbero almeno un encefalogramma più articolato del piattume che si ritrovano a misurarsi sti gran pezzi di merda.
Eppure Blackbird è un brano dei Beatles, contenuto nell'album, pubblicato, badate bene nel 1968, non l'anno scorso o due anni fa, intitolato The Beatles.
Ironia della sorte proprio quello meglio noto come "White Album" ...Album Bianco.
I bianchi i neri, gli ebrei, gli ariani ... ammesso che si possano catalogare gli esseri umani, dovrebbero essere oscenità di un mondo che non sarebbe dovuto mai esistere, ma comunque oggi superato.
L'ho scelto per accompagnare la vicenda, per diversi motivi; intanto la delicatezza della musica e la maniera pacata di dire certe cose, si contrappone al rozzo e meschino comportamento di questi animali travestiti da tifosi
E poi perché la canzone, composta da Paul McCartney fu subito interpretata in chiave politica.
L'autore stesso non ne ha mai fatto mistero, ricordando di aver preso spunto da alcuni fatti di cronaca che vedevano protagonista il movimento per i diritti civili dei neri statunitensi nella prima metà del 1968.
Inoltre, durante il concerto del 25 giugno 2013 a Verona, presentò Blackbird come "inerente ai diritti civili.
Invece nel 2017 Il Merlo canta ancora nel cuore della notte, ma purtroppo non può ancora prendere le sue ali spezzate ed imparare a volare, o i suoi occhi incavati ed imparare a vedere.
Stava aspettando il momento per alzarsi o per essere libero, ma evidentemente non era ancora il tempo allora ....e... purtroppo non lo è questo, adesso.
Voglio fare, a questo punto, una premessa calcistica vera: La Lazio è una delle squadre che mi piace di più, sia oggi che in passato, quando schierava tra le sua fila quel Roberto Mancini del quale sono stato grande tifoso ed estimatore da quando esordì a 17 anni con la maglia del Bologna, prima dell'era Samp.
Da numero 10 preparo quindi l'assist per la reazione disdicevole che vorrei esternare a quei tifosi che hanno anche risposto cercando di minimizzare l'accaduto, ma facciamo ordine, ripartiamo dall'inizio.
Si parla di un episodio verificatosi domenica durante Lazio-Cagliari.
Non ho mai preso una posizione precisa sul valore delle sanzioni comminate dal giudice sportivo alle tifoserie e soprattutto alle società che spesso pagano le colpe di questi coglioni, ma una cosa è certa alle persone identificate io darei pene severissime, non solo quella di negare la possibilità di entrare in uno stadio, ma pene appioppate dalla Giustizia, quella vera.
L'Apologia del fascismo è reato anche per molto meno...
Cosa è successo?
Squalificata la curva della Lazio, udite! udite!, per cori razzisti; ai tifosi biancazzurri era stato consentito di accedere alla curva Sud dell’Olimpico al prezzo simbolico di un euro.
Beh, quella parte della struttura sportiva è quella che di solito viene occupata dai tifosi della Roma.
Quale occasione migliore per tappezzare le vetrate degli spalti di foto e manifesti antisemiti, tra cui il celebre fotomontaggio di Anna Frank con la maglia della Roma?
E dire che non si tratta di una novità; nel 2013 quelle foto furono affisse in diversi quartieri della Capitale.
Ma siccome al peggio non c'è mai fine, c'è da registrare il fatto che il tipo di «offesa» non è stata scelta a caso.
Infatti entrambe le frange estreme delle curve, sia quella laziale che quella romanista, vedono nel temine ebreo, l'insulto massimo che si possa fare o subire.
Quindi, visti i precedenti, si è portati a credere che si voglia creare una situazione di alta tensione in vista del derby Roma-Lazio del prossimo 18 Novembre.
La società biancazzurra, intanto sta cercando non solo di prendere le distanze dall'episodio, ma anche di porvi, in qualche maniera rimedio.
Il portavoce della Lazio, Arturo Diaconale ha infatti dichiarato:
«Domani alle 12 una delegazione della Lazio, della quale farà parte anche il presidente Claudio Lotito, porterà una corona di fiori alla sinagoga di Roma per ricordare le vittime dell’antisemitismo. La Lazio ha sempre condannato ogni forma di razzismo,si resta interdetti di fronte a manifestazioni, che, evidentemente, riguardano un gruppo ristrettissimo di persone, che non coinvolgono i tifosi che si sono sempre comportati bene e in maniera regolare. Ci preoccupa che un numero minutissimo di sconsiderati possa provocare danni d’immagine e materiali clamorosi a una società che sta facendo ogni massimo sforzo essere al passo coi tempi».
Bisogna portare l'antisemitismo, non fuori dagli stadi, ma fuori dalla nostra esistenza;
certo... ci sarebbe bisogno di avere un cervello per farcirlo di qualcosa di decente.
Solo dotando di cervello queste teste vuote, potremmo passare al livello successivo, ovvero studiare tanto, vista la sottocultura dilagante in quegli ambienti di barbari ignoranti.
Dieci di questi soggetti sarebbero già stati identificati dalle telecamere all'interno dello stadio che li avrebbero ripresi mentre erano intenti ad attaccare adesivi sulla vetrata della Curva Sud.
dovrebbero essere 10 ultras che hanno precedenti simili e che rischiano ora una denuncia e un Daspo fino ad 8 anni.
L'indicazione sarà inviata in Procura dove è stato aperto un fascicolo per istigazione all'odio razziale. E sembra che la polizia stia continuando ad indagare per beccarli tutti.
Ma sapete qual è forse, la cosa più grave?
Il fatto che il direttivo degli "Irriducibili" della Lazio si dica, in un comunicato:
"stupito del clamore mediatico"
e sapete perché?
"lo scherno e lo sfottò non costituisce reato".
Lo sfottò, lo scherno? Allora ho ragione io, è vero che non capite un cazzo...
Non ci credete?
Ve li faccio leggere:
Ecco anche il perché della mia premessa sulla squadra biancoceleste.
"Rimaniamo stupiti da tutta questa attenzione per la vicenda.
Esistono altri casi che meriterebbero le aperture dei telegiornali e ampie pagine di giornale.
Non ci dissociamo da ciò che non abbiamo fatto.
Ci meravigliamo che queste, che vengono considerate offese, insulti o chissà che altro, quando però arrivano nei nostri confronti non scandalizzino nessuno.
Gli stessi adesivi ce li ritroviamo anche nella nostra curva, ma non stiamo di certo a piagnucolare perché nessuno s'indigna per questo.
Tutto deve rimanere nell'ambito del 'nulla', si tratta di scherno e sfottò da parte di qualche ragazzo forse, perché in questo ambito dovrebbe essere collocata questa cosa, anche in virtù del fatto che, come da sentenza di tribunale non è reato apostrofare un tifoso avversario accusandolo di appartenere ad altra religione.
Ma evidentemente nemmeno la Figc se ne ricorda se è vero che hanno aperto un'inchiesta.
Sono manovre per colpire la Lazio, che si sta affermando come una tra le migliori realtà di questo campionato".
Ora però mi chiedo, una risposta del genere viene fatta nell'intenzione di
"fare lo scemo per non andare in guerra?"
O perché il livello è davvero quello?
Non lo so,
so solo che ... verso la fine del 2017
Blackbird rimane ancora con ali spezzate
ed io con le braccia .... "cadute".
E' questa la società che ci meritiamo?
Non è tutta così ...
altrimenti è anche inutile parlarne...
e poi se ci riusciva lei, possiamo provarci, anzi dobbiamo provarci anche noi
"Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora" Anna Frank
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