CHIU' "PIL" PE TUTTI? L'ISTAT CONFERMEREBBE, IL GOVERNO GONGOLA, MA...

Il Pil italiano, nel secondo trimestre 2017, è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,5% rispetto al secondo trimestre 2016.


Senza dubbio una buona notizia; l'aumento tendenziale è il più alto registrato dall'Istat da sei anni.
Siamo anche ai "10 trimestri in crescita consecutivi", c'è da stare allegri... ed il Governo gongola per i risultati ottenuti.

Questo farà in modo che si possa alleggerire il peso per la manovra, che al momento parte da 12 miliardi e che pesa come un macigno nelle tasche degli italiani?

Il premier Paolo Gentiloni parla di "una buona base per rilanciare economia e posti di lavoro".
Matteo Renzi annuisce contento e nomina   «Avanti» come sua parola d'ordine!

Si prende i meriti l'ex premier

"Il tempo è galantuomo: basta saper aspettare! " lo slogan.

Sui social networks quasi tuona, contro i detrattori:

«Oggi sarebbe facile domandarsi: chi aveva ragione ad alzare la voce in Europa e a combattere per la flessibilità? Sarebbe facile, ma non servirebbe a nulla.
Il passato è passato, la realtà ha smentito i gufi, la verità non si cambia con le fake news. Ma noi oggi, proprio oggi, noi non possiamo permetterci di guardarci indietro. Non possiamo, amici. Dobbiamo guardare davvero AVANTI. La disoccupazione va portata sotto il 10%, la disoccupazione giovanile va dimezzata, la crescita deve arrivare al 2%. Per me la strada è quella illustrata nel libro nel progetto "Tornare a Maastricht" e sono sicuro che - qualunque sarà il governo della prossima legislatura - da qui non si scappa.
I #millegiorni hanno rimesso in moto l'Italia, ma noi vogliamo correre. Perché questo Paese ha tutto per farcela. Non ci serve che ci diano ragione per il passato, ci serve che ci diano ascolto per il futuro. Noi ci siamo. Avanti, insieme».

Insomma .... un trionfo....
in verità però dobbiamo fare alcune considerazioni:
Intanto molte delle riforme del Governo, non godono di favori da parte della popolazione, L' austerity continua a farla da padrona e non si arriva alla fine del mese in moltissimi casi, la flessibilità non può essere applicata in questa maniera ed in un Paese in cui è praticamente impossibile trovarne uno di lavoro, figuriamoci se dobbiamo cercarlo ripetutamente nel tempo.

Che i dati siano positivi, sono contento, ma qualcuno si chiede come mai
 l'Italia sia cresciuta meno delle altre nazioni europee, nello stesso periodo ed in regime di comunità globale?

Il sospetto che ci sia il tentativo di presentarsi in un momento di crescita alle prossime elezioni, non è campato in aria.
Non può essere un caso che siano stati presi questi provvedimenti, proprio in tempi recenti:

- Super ammortamento del 140%: grazie al quale gli imprenditori hanno investito per i propri beni strumentali  quest'anno e quello trascorso, ma è sicuro che poi il volume degli investimenti sia soggetto a calare.
- Esenzioni contributive per chi assume determinate categorie di persone: Ne beneficiano dunque giovani in primis e quelle persone da dover reinserire nel mondo del lavoro, ma anche questa è un'iniziativa a termine che farà in modo da far convergere solamente i voti.
- Politiche di bilancio in deficit: cioè nonostante tutti i sacrifici giustificati con il fatto di dover pagare gli errori di chi ci ha preceduto e che ha creato una voragine nei conti pubblici, generando una somma esorbitante di debito, nonostante tutte le chiacchiere e le nuove riforme ... alla fine cosa si è fatto? Niente! Lo stato ha continuato ad indebitarsi, quindi domani i nostri figli saranno ancora una volta costretti a farsi carico di un debito pubblico ancora maggiore!

Ora, io capisco le difficoltà e sono contento che se pur sopravvalutato qualche piccolo miglioramento ci sia, ma da qui a dire "quanto siamo bravi, quanto siamo belli" ... ce ne passa, soprattutto se poi c'è anche il trucco.

Festeggiamo il giusto e mettiamoci a fare delle riforme serie e possibilmente definitive, non sti palliativi estemporanei e "mezze fregature".