PRIMARIE PD: VINCE MATTEO RENZI
Ai 10mila seggi organizzati in tutta Italia hanno votato poco meno di due milioni di persone,
ha vinto Matteo Renzi, lo stesso che si era dimesso e che aveva dichiarato che “tutto ciò che è sopra a un milione di votanti”, sarebbe stato un buon risultato.
In molte zone d’Italia Renzi ha superato il 75 per cento dei voti, anche se ha faticato al sud dove Orlando e soprattutto Emiliano (che nel Meridione ha avuto un successone, triplicando le sue preferenze rispetto alla media nazionale) si sono difesi alla grande.
Nonostante i dati non siano ancora ufficiali si parla di un risultato che non dovrebbe discostarsi da queste posizioni:
l'ex capo del Governo Renzi intorno al 73 per cento dei voti, Andrea Orlando al 20-25 e Michele Emiliano intorno al 5.
Le primarie del Partito Democratico per scegliere il nuovo segretario, hanno compiuto l'iter previsto, sono state in corso dalle 8 domenica 30 Aprile 2017 e sono terminate alle ore 20
La corsa alla segreteria, come tutti sapranno vedeva concorrere il segretario uscente e dimissionario Matteo Renzi, il presidente della regione Puglia Michele Emiliano e il ministro della Giustizia Andrea Orlando.
Le operazioni di voto sono andate benissimo in tutta Italia, tranne che a Gela, in Sicilia, e a Nardò, in Puglia.
A Gela era aperto un solo seggio ufficiale in un gazebo del centro, ma sembra che ad alcune persone anziane e disabili sia stato permesso di votare nella sede del partito.
Nel momento in cui queste schede sono arrivate al seggio ufficiale sono iniziati i problemi.
La direzione del partito ha chiesto al segretario locale di annullare il voto, ma quest'ultimo non se l'è sentita di invitare a tornare a casa la lunghissima fila che si era recata a votare.
A Nardò invece sono stati gli stessi esponenti del partito locale a chiedere ed ottenere la sospensione del voto.
Stavano partecipando al voto diversi esponenti del centrodestra.
Sono poi stati annullati tutti i voti.
A tal proposito il comitato che sostiene Michele Emiliano ha fatto sapere, una mezzora abbondante dopo le 20, che presenterà un ricorso contro l’annullamento del voto nei seggi di Gela e Nardò:
A Gela era aperto un solo seggio ufficiale in un gazebo del centro, ma sembra che ad alcune persone anziane e disabili sia stato permesso di votare nella sede del partito.
Nel momento in cui queste schede sono arrivate al seggio ufficiale sono iniziati i problemi.
La direzione del partito ha chiesto al segretario locale di annullare il voto, ma quest'ultimo non se l'è sentita di invitare a tornare a casa la lunghissima fila che si era recata a votare.
A Nardò invece sono stati gli stessi esponenti del partito locale a chiedere ed ottenere la sospensione del voto.
Stavano partecipando al voto diversi esponenti del centrodestra.
Sono poi stati annullati tutti i voti.
A tal proposito il comitato che sostiene Michele Emiliano ha fatto sapere, una mezzora abbondante dopo le 20, che presenterà un ricorso contro l’annullamento del voto nei seggi di Gela e Nardò:
«I casi di chiusura dei seggi di Nardó e Gela sono pretestuosi e tendono ad escluderci in realtà dove era annunciata la nostra vittoria. Presenteremo ricorso perché il voto delle persone libere non può divenire cartastraccia»
L'ex capo del Governo, balzava al 72, 9% secondo una stima fatta da You Trend, ma ovviamente non erano dati ufficiali e definitivi, visto che lo spoglio reale vedeva scrutinate 30.000 schede su un affluenza che si calcola sui 2 milioni di votanti.
Il presidente della Regione Puglia, anche in questi sondaggi era ultimo, come nei sondaggi della campagna elettorale, anche se dopo il confronto su Sky, aveva improvvisamente, negli ultimi giorni vedere impennate le sue percentuali, fino a fare in modo che si pensasse ad una sua vittoria.
Il risultato finale ha confermato, invece il trend iniziale.
Adesso, si riparte e si spera che sia nella giusta direzione.
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