10 MILA GAZEBO IN TUTTA ITALIA PER LE PRIMARIE DEL PD. RENZI IN VANTAGGIO NEI SONDAGGI, MA EMILIANO E' OTTIMISTA NONOSTANTE LE PERCENTUALI

Arrivano le tanto attese primarie del PD, 
attese da chi?
Beh, per quanto ci sia un disinteresse per la politica, diciamo che parliamo del partito che è al Governo (anche se in una forma anomala) e che, probabilmente sarà destinato a governare la nostra Nazione anche dopo le prossime elezioni.


Fonte l'istituto Ixè, il Pd guadagna lo 0,4 per cento rispetto alla settimana scorsa, mentre i 5 stelle calano dello 0,1, rimanendo il primo partito, ma fino ad ora spesso fuori dai giochi per mancate alleanze.

Quando siamo alla vigilia delle primarie, il 28 per cento degli intervistati ha affermato che "sicuramente non andrà a votare"; il 13 per cento non sa a chi dare la sua preferenza, mentre il 60% è schierato per l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi.

L'organizzazione che in queste ore sta allestendo i seggi, parla di oltre 50 mila militanti distribuiti in 10 mila “gazebo”.

Al Nazareno, la sede nazionale del Pd, spiegano che in ogni seggio (gazebo, circolo Pd o sezione, luogo all'aperto, chiuso, locale estemporaneo, circoli, ecc) saranno presenti almeno tre militanti che gestiranno le operazioni di voto più alcuni rappresentanti di lista.

Si voterà dalle 8 alle 20. 
Ieri alle 18 si sono chiuse le registrazioni online.
Bisogna dire che è ancora incerto il numero degli elettori che si sono registrati per poi recarsi ai seggi.
Occorre, per poter esprimere la propria preferenza, un documento di identità e, se non si è fatta la registrazione online, anche il certificato elettorale.  

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Ecco i candidati: 

Matteo Renzi

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Andrea Orlando

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Michele Emiliano

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Tornando a parlare di sondaggi bisogna dire che essi variano e parecchio, in base agli istituti di ricerca.

Tutti, infatti,  danno Renzi per vincente nei sondaggi, ma con differenze di oltre venti punti.

 

Se ci mettiamo il fatto che ultimamente non è che abbiano preso parecchio circa brexit ed elezioni americane, mi verrebbe da dire che tutti i candidati potrebbero sperare.

 

Con una fetta che va dal 75% a poco più del 50% c'è il rischio che, considerando la percentuale di indecisi, la scelta finale passi all'assemblea nazionale dove la riconferma dell'ex segretario non possiamo considerarla poi tanto scontata. 

 

La questione si fa ancora più interessante se cerchiamo di analizzare la situazione tra gli sfidanti.
Il ministro Andrea Orlando e il presidente della Puglia Michele Emiliano che non hanno mai dichiarato di sentirsi delle coreografie di queste elezioni, anzi, tutti e due parlano di possibile vittoria.

 

Orlando si piazza quasi sempre al secondo posto nei sondaggi, ma ... e qua viene il bello... con  numeri molto differenti.

Le percentuali variano dal 19 al 31%., mica un punto o due.

 

Quindi Emiliano, non è folle quando sprizza comunque ottimismo, infatti malgrado sia quasi sempre ultimo, vede i suoi valori passare dal dal 6 al 21%.

Questa la sua dichiarazione in proposito:

 

"Potrebbe verificarsi un meccanismo simile a quello del 4 dicembre.

Se vanno a votare solo le persone oggetto di sondaggio non ho possibilità. Ma se vanno in 2,5-3 milioni sono convinto di vincere".

Vedremo domenica cosa succederà.