FERRARI: FESTEGGIARE I 70 ANNI CON UNA VETTURA DA 10?
Se chiedi a chiunque cosa sia la Ferrari, ognuno potrà dare una spiegazione diversa: belle macchine, sport, corse, status symbol, ma sicuramente tutti saranno concordi sulla parola "mito".
Probabilmente di miti come quelli che abbiamo imparato a conoscere nel corso della nostra esistenza o dei quali ci hanno parlato, difficilmente ne nasceranno ancora.
Non tanto per l'importanza delle nuove invenzioni, ma a causa di quel misto tra romanticismo e sentimenti vari che sembra difficile scorgere in quella che è diventata la società.
Il 12 marzo del 1947 Enzo Ferrari mise in moto la 125 S, la prima vettura a portare il suo nome.
Questa, spinta da un motore dodici cilindri divenne il primo vagito di quello che diventerà un simbolo del Made in Italy.
Con quel giro di prova sulle strade di Maranello iniziò la storia della Ferrari.«Dite ai bambini di tenersi lontani dalla strada, sta per passare il matto…»
Oggi, grazie a questo video celebrativo lanciato per l'occasione, possiamo ritornare indietro nel tempo ai momenti in cui la primogenita varcò i cancelli della fabbrica di Maranello, per poi ritrovarci ai giorni nostri a guidare la nuovissima vettura...
Tornando agli inizi ... dobbiamo dire che il progetto era solo stato rimandato a causa della guerra, Colui che darà il nome al mito, aveva già da anni il suo sogno nel cassetto e non era poi tanto astratto, visto che possedeva i mezzi per poterlo realizzare.
Certo... Matto.... Enzo Ferrari era considerato "veramente"...
Parliamo di settanta anni fa, in un contesto di miseria quasi assoluta, sulla via che collegava Maranello con Formigine, praticamente campagna modenese del periodo post bellico, sarebbe dovuta sfrecciare l'utopia di un uomo che era diventato ricco prima della guerra grazie alla Scuderia che schierava in corsa le Alfa Romeo di Nuvolari e Varzi.
Era per molti, come dare un calcio alla fortuna, visto che quel matto stava polverizzando tutto quello che era riuscito a guadagnare per costruire una automobile degna di portare il suo nome.
Effettivamente ci voleva molto coraggio, per perseguire questo genere di sogno ed anche chi non lo considerava totalmente matto, pensava fosse spinto da una buona dose di incoscienza per immaginare che una vettura potesse diventare quasi un'opera d’arte.
Con il senno del poi si è considerato "Il Drake" un uomo audace visto che mentre spingeva il motore della 125 S, stava, di fatto, costruendo un mito, un oggetto di lusso, uno status symbol, uno degli orgogli italiani assoluti.
Arrivarono le corse, le vittorie, il mercato, gli ingegneri, i designer, passarono gli anni, epoche di vetture bellissime ed inarrivabili, ma anche di auto da corsa capace di scaldare il cuore e di fare in modo che la Ferrari fosse considerata la nazionale rossa, in Italia, ma anche l'auto preferita degli appassionati di tutto il mondo.
La realtà contadina del modenese, ebbe una trasformazione ed una diversa destinazione d'uso della forza lavoro.
Ipertecnologia, sapientemente mixata con il "pane e salame" anche per questo la Ferrari è emozione.
La Formula 1 per certi versi è la Ferrari anche quando ci sono stagioni in cui la rossa di Maranello non risulta vincente.
Proprio la stagione che sta per iniziare dovrà essere il rilancio, dopo qualche annata avara di successi, cosa avranno preparato per onorare il Mondiale dei 70 anni?
Sinceramente non possiamo saperlo al momento, dovremo aspettare i primi gran premi, prendendo in prestito il vecchio slogan di Enzo il Matto: «La Ferrari più bella? È sempre la prossima».
Sperando che sia anche la più vincente.
L'attesa sta per finire!
A Melbourne, il primo Gran Premio della stagione, avremo le idee più chiare e nelle gare successive (visto che il primo GP si svolge su una pista anomale con un circuito "mezzo cittadino") cominceremo a capire cosa ci riserverà il mondiale che va ad iniziare, ma il bilancio dopo la fine dei test invernali a Barcellona, lasciano intravedere ottimismo.
Partiremo per questa avventura con una vettura da 10?
Una freccia rossa che onorerà i 70 anni dalla prima uscita di una Ferrari?
La speranza è quella, ma so benissimo che essere i migliori nei test non è sinonimo di valori assoluti, le squadre fanno pretattica o si dedicano ad altre valutazioni che non sempre sono la ricerca della prestazione assoluta.
Ad ogni modo la rossa propone delle grosse novità come la doppia iniezione al motore (derivata dalla Multijet di casa Fiat e progettata dalla Marelli), dispone di passo corto e passo lungo a seconda delle esigenze e tante nuove soluzioni dettate alcune dal cambio di regolamento ed altre dalla voglia di creare una vettura che possa essere competitiva il più possibile sfruttando ogni mezzo possibile.
Il fatto che a Barcellona la Ferrari abbia percorso 957 giri (14 GP e mezzo) senza accusare alcun problema è già una conquista assoluta in termini di affidabilità.
I tempi sul giro sono stati ottimi (si mormora che ci sarebbero ancora un cinque sei decimi da limare, ma che non si sia voluto strafare).
La vettura c'è, a prescindere da quanto si sia voluta nascondere la Mercedes.
Kimi Raikkonen nei test è stato sempre più veloce di Sebastian Vettel, ma entrambi sono stati autori di grosse prestazioni.
Probabilmente in gara sarà diverso o ci saranno strategie di scuderia che tenderanno ad invertire le gerarchie, ma di questo sinceramente mi preoccupo poco, almeno in questo momento.
Ovviamente tutto è rimandato all'inizio del mondiale di Formula 1...
26 Marzo 2017.... scaldiamo i motori....
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