MOLA: PESCHERECCIO SI INCAGLIA NEL PORTO PER VIA DELL'INSABBIAMENTO!
"Prima o poi doveva accadere..."
Questa una delle frasi maggiormente pronunciate durante la fredda giornata di questo 5 Gennaio 2017 che non prometteva niente di buono già dal punto di vista climatico per chi era sulla terra ferma, figuriamoci per chi era in mare.
E così è capitato che il motopeschereccio molese "Ninetta" si sia incagliato all'imboccatura del porto.
In realtà non c'è stata tragedia, questo lo mettiamo subito in chiaro, anche per tranquillizzare parenti ed amici dell'equipaggio, nel caso non avessero avuto notizie a tal riguardo,
c'è solo stato tanto spavento.
Ad essere sinceri non si tratta del primo episodio, ce ne sono stati diversi di poco conto ed uno più grave che ha riguardato l'imbarcazione “Vitantonio padre”, ma la situazione è diventata assurda oltre che insostenibile per la marineria molese.
L'insabbiamento è una realtà talmente evidente che se fotografi il porto, puoi farlo passare per una spiaggia e le barche escono ed entrano seguendo un percorso prestabilito che, per il momento permette la navigazione.
Ovviamente non ci si può permettere il minimo errore, ma è anche ovvio che se la sabbia aumenterà ancora, non si potrà nemmeno seguire quel percorso obbligato.
Tutte congetture che comunque saltano quando ci troviamo di fronte ad un mare in tempesta, con il conseguente peggioramento delle possibilità di manovra.
Lo scandalo è che questo è dovuto al fatto che sono più di 25 anni che non si effettua nessun tipo di manutenzione dei fondali del nostro bacino portuale.
Il motopeschereccio "Ninetta", rientrava dopo 4 giorni di pesca, con gli uomini dell'equipaggio contenti di sbarcare e di godersi la festa dell'Epifania con le proprie famiglie.
Avrebbero potuto non farlo; è "forte" dirlo, ma è così.
Ma perché si è arrivati a questo?
Ricordo che il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in visita a Mola in occasione della campagna elettorale spiegò che avrebbe fatto di tutto per risolvere il problema, ma che non fosse così semplice come poteva apparire.
Nel corso degli anni, diverse norme ambientali hanno fatto in modo che non si potesse effettuare un dragaggio come accadeva tanto tempo fa.
C'è bisogno di lavorare la sabbia per estrarre quei contenuti ferrosi che comporterebbero un aumento di inquinamento, tutto questo comporta dei costi talmente elevati che né Comune, né Provincia, né Regione, possono permettersi.
Ovviamente una soluzione bisogna trovarla, così non si può più andare avanti e la situazione peggiora ogni giorno.
La promessa però la marineria molese non l'ha dimenticata; ci saranno pure delle complicazioni, ma qui un porto vero e proprio non esiste più.
Per la cronaca grazie all'esperienza e alla professionalità dell'equipaggio e ad una grande collaborazione esterna di alcuni marinai, tutto si è risolto per il meglio; una volta disincagliato, il motopeschereccio è stato tirato a riva con i cavi d’acciaio ed è stato ormeggiato presso il cantiere navale.
Domani, probabilmente si accerteranno i danni, per il momento la buona notizia è lo scampato pericolo.
L'Assessore Pino De Silvio presente durante le operazioni di salvataggio, insieme all'armatore e alla marineria ed insieme ai Comandi della Capitaneria di porto di Bari e di Mola ha fatto sapere che anche il Presidente della Regione Michele Emiliano ha seguito a distanza e ha voluto essere aggiornato istante dopo istante, tutte le operazioni e che ha chiesto a quest'ultimo una accelerazione e una attenzione particolare per risolvere quanto prima la situazione.
Il dragaggio del porto di Mola di Bari non è più procrastinabile!
Spero che non servano altre dimostrazioni...
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