DEI 41 MILIONI ALLA CITTA' METROPOLITANA DI BARI, IL PROGETTO "PERIFERIE APERTE" PREVEDE 815.000 EURO DI FINANZIAMENTO PER IL QUARTIERE "COZZETTO" A MOLA.
Martedì 3 gennaio 2017, nella sala consiliare della Città metropolitana di Bari, è stato presentato il progetto "Periferie aperte".
il Sindaco metropolitano, Antonio Decaro e il vicesindaco con delega alla Pianificazione strategica, Michele Abbaticchio hanno fatto gli onori di casa illustrando tutti i progetti finanziati i quali ammontano a ben 41 milioni di euro che rientrano nell’ambito del Bando Periferie della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
In realtà sembra che i finanziamenti potranno essere addirittura maggiori a causa di diverse componenti, ma in questo momento stiamo ai dati di fatto.
Il Progetto, risultato vincitore del bando, si sviluppa attraverso 37 interventi strategici di riqualificazione dello spazio pubblico in 36 Comuni prevedendo la riqualificazione di 11 piazze, il ripiazzamento del verde in 18 comuni, la creazione di 17 parchi urbani polifunzionali, la creazione di 11 nuove aree sportive attrezzate, la dotazione di nuovi dispositivi di sorveglianza e gestione della sicurezza in 17 Comuni e la riqualificazione di 9 vettori di mobilità ciclo pedonale.
Ovviamente erano presenti i Sindaci e gli Assessori di competenza dei Comuni dell’area metropolitana.
Per il comune di Mola di Bari c’erano il Sindaco Giangrazio Di Rutigliano e l’Assessore ai Lavori Pubblici Pino De Silvio, a dir poco soddisfatti della presentazione, ma soprattutto del progetto che nel paese nel quale risiedo prevede interventi per il quartiere “Cozzetto” per un importo pari a 815.000 euro.
La vittoria del bando è un risultato a tutti i livelli, sia per la Città metropolitana che per i singoli comuni.
"Periferie aperte", infatti, è nello steso tempo un progetto di riqualificazione di un territorio che va ben oltre i singoli confini dei Comuni, dimostrando nei fatti che la Città metropolitana è, a tutti gli effetti, un ente che funziona, ma è anche una vittoria per le singole amministrazioni che hanno dimostrato di saper scegliere dove operare.
A Mola, per esempio, l’area oggetto di intervento rientra in un ambito che è stato richiesto e individuato dall’Amministrazione Comunale quale obiettivo cui mirare prioritariamente per portare avanti un processo di riqualificazione ed incremento della sicurezza urbana, avviata tramite l’attivazione del Programma di Recupero Urbano delle aree E.R.P. del Quartiere “Cozzetto”.
Non si tratta di un regalo di Natale o della sua coda, la giornata dell'Epifania che ci apprestiamo a festeggiare, ma di una progettazione che parte da lontano e che si è imposta nel tempo con i risultati che stiamo commentando in questi giorni.
La presente riqualificazione intende quindi contribuire ad un processo di trasformazione di tessuti urbani di recente edificazione caratterizzati dalla carenza di spazi ed attrezzature pubbliche, richiesti da tempo dai cittadini.
Spesso sento parlare di cittadini di serie A e quelli di serie B; è una cosa inammissibile se parliamo di comunità.
Eppure purtroppo questo accade, per via della dislocazione dei vari quartieri, ma soprattutto per la mancata manutenzione o la mancanza di servizi.
Se vogliamo essere una vera e propria comunità, una città che almeno su alcuni aspetti sia da ... 10, dobbiamo rendere tutti cittadini allo stesso modo.
Un pò di tempo fa, cercammo con la La Fabbrica del Benessere - Mola di Bari
di intendere nella stessa maniera gli eventi culturali e nacque #Dalcentroailati.
Lo scopo era quello di creare eventi, letture pubbliche con gli autori dei libri ospiti e spettacoli musicali ovunque nel paese, non fosse centro.
Un successo all'iniziativa che dimostrò quanto le periferie fossero vive, pronte e ricettive.
La stessa campagna elettorale dell'attuale Sindaco di Mola, si sviluppò nella stessa maniera, dando quasi un seguito istituzionale a quanto avevamo fatto noi in precedenza.
Certo, qualcuno può malignamente dire: "era per la ricerca dei voti" ....
però a prescindere da tutto io credo che se vedessimo le cose come un percorso che parte da un'idea che si sviluppa e cresce nel corso del tempo, anche attraverso cause esterne, non sia difficile ritrovarsi tutti a viaggiare in una certa direzione comune...
Dall'intervento dei nostri amministratori alla presentazione veniamo a conoscenza dei dettagli:
Il progetto riguarda prevalentemente l’organizzazione dell’asse attrezzato, del tratto nord di via Paolo VI, attraverso la dotazione di parcheggi, la sistemazione a verde, comprensiva di rete pedonale e ciclabile.
L’asse viario via Paolo VI riversa ad oggi in condizioni di abbandono: la parte a destra della strada, che divide la maglia urbana consolidata dalle aree periurbane, è dotata, oltre che di manufatti sparsi e puntuali, anche di grandi aree dismesse contraddistinte dal cordone in pietra, che divide la carreggiata veicolare dagli spazi sterrati. Questi ultimi, invece, interposti fra il percorso e l’edilizia presente sono occupati da una folta vegetazione spontanea, trasformandosi talvolta in bacini di raccolta rifiuti.
L’asse di via Paolo VI si compone fondamentalmente di tre tratti: il primo si estende da Corso Italia fino all’intersezione con via F. Baracca, il secondo si sviluppa da quest’ultima fino all’intersezione con via N. Rota e il terzo prosegue fino a connettersi con il cavalcaferrovie previsto per il superamento della linea ferroviaria Bologna – Lecce.
La scelta di intervenire sulla viabilità di via Paolo VI deriva dalla volontà di creare continuità di linguaggio e di forma con alcuni elementi facenti parte di progetti che costeggiano il lungomare e che lambiscono quest’area. Tra questi, si annovera il tracciato ciclabile dell’asse attrezzato che si relaziona a quello già di previsione mediante lo snodo rappresentato dall’area di sosta velocipedi collocata a ridosso di Corso Italia.
L’obiettivo che si vuole conseguire con tale intervento è, non solo quello di riqualificare, ma anche quello di migliorare la fruibilità al fine di incrementare la qualità abitativa e insediativa attraverso elevati standard abitativi, adeguati ad una città turistica come Mola di Bari. Inoltre con tale intervento si mira a eliminare dal collettivo pubblico, l’idea di spazio dequalificante e periferico, cercando di realizzare un polo aggregativo e attrattivo di interscambio.
I beneficiari diretti saranno tutti i cittadini, in particolare i pedoni, i ciclisti e gli automobilisti, che percorreranno via Paolo VI, ma l’intervento di riqualificazione interesserà indirettamente tutti gli abitanti perché si creeranno migliori condizioni di vita.
I risultati attesi a intervento realizzato saranno i seguenti:
- risolvere le condizioni di frammentarietà e discontinuità fisica e funzionale degli spazi pedonali esistenti, creando una successione continua di luoghi completamente fruibili a tutti i cittadini, per lo stare ed il passeggio, che diverranno spazi di presidio territoriale, di aggregazione civica e di socialità;
- contribuire a creare condizioni di fruizione sicura dell’area per i pedoni, i ciclisti e gli automobilisti attraverso una chiara distinzione dei percorsi, che saranno funzionalmente separati e protetti, ed una razionalizzazione nell’utilizzo degli spazi;
- creare condizioni di maggiore vivibilità e sicurezza ordinando il sistema del transito e della sosta ad oggi caratterizzato dalla presenza di un intenso traffico veicolare disordinato e di una notevole quantità di automobili che sostano senza alcuna regola lungo le strade;
- riqualificare dal punto di vista estetico e funzionale l’area attraverso la dotazione di elementi di arredo urbano ed alberature, creando così anche una infrastruttura ecologica che andrà a sistema con la rete urbana verde esistente;
- migliorare la percorribilità dell’asse in particolare in prossimità degli incroci tramite l’inserimento di due rotatorie in corrispondenza degli incroci con via Calvani e Barracca, con viale Rota e con Corso Italia/viale Europa/via Piero Delfino Pesce
La riqualificazione dell’area di via Paolo VI genererà benefici per i diretti beneficiari (i residenti della zona di intervento) e per la collettività in termini di:
– benessere economico e maggiore qualità della vita;
– miglioramento dei criteri edilizio-urbanistici di concezione degli insediamenti abitativi;
– sostenibilità dello sviluppo rispetto alla preservazione e alla valorizzazione delle risorse del territorio;
– crescita delle possibilità di aggregazione sociale e intergenerazionale e di integrazione culturale.
Ecco, nel dettaglio gli interventi negli altri comuni:
Ora lo step successivo è la realizzazione; speriamo si cominci al più presto e che si pensi anche almeno a due dei più grossi problemi che riguardano le opere realizzate:
Il vandalismo e la manutenzione.
Io sono sempre fiducioso.
I nostri amministratori stanno lavorando su quello che qualcuno chiama "ricucitura del territorio, risorse per sviluppo e processi partecipato".
Credo sia qualcosa di fondamentale e che non accadeva da tanto tempo.
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