CHARLIE HEBDO JE SUIS FATIGUE' DE VOTRE CONNERIE, INSOMMA HAI ROTTO IL ..... !!!
Sembra che in Italia stia succedendo il finimondo e si deve anche rispondere in maniera intelligente a chi crede di poter fare della satira (o molto presunta tale) su chi perisce in queste situazioni.
Per fortuna abbiamo la forza di reagire ed anche quella di rappresentarla anche a chi non ha il buon gusto di tacere neanche in questi momenti.
La vignetta che vedete rappresentata ad inizio articolo, mostra un soccorritore alpino che mostra il dito medio alla morte mentre la supera sugli sci.
E' questa la risposta italiana a Charlie Hebdo in merito alla tragedia dell'Hotel Rigopiano.
L'ha realizzata il disegnatore Ghisberto e l'ha diffusa attraverso la sua pagina Facebook, superando le 10 mila condivisioni.
Si, perché dalle parti francesi si è tornati a prendere di mira l'Italia.
proprio non ce la fanno a non parlare del nostro terremoto, come hanno fatto ad Agosto ed ora con la neve, rappresentata addirittura con la morte.
Nel momento in cui scrivo, il bilancio della valanga che ha colpito l'Hotel Rigopiano è di nove persone salvate, 5 vittime recuperate a cui vanno aggiunti 23 dispersi, ossia coloro che risultano sulla lista ufficiale degli ospiti della struttura.
Altra tragedia Abruzzese che si aggiunge al terremoto, alle calamità in Umbria ed in tutto il centroitalia.
Un periodaccio che non vuole finire mai e che continua sotto l' oppressione degli accampamenti, delle continue scosse e del maltempo.
Bisogna dire che tutta la popolazione italiana che come (purtroppo ormai) al solito trepida e segue queste tristi vicende è passata da un sentimento di sconforto alla gioia di sapere che ci fossero persone vive e che tutt'ora si continua a cercarne altre, a trovarle ed a salvarle.
Per le polemiche, ci sarà sempre tempo, adesso bisogna solo fare un applauso ed un'incitazione a tutti i soccorritori e gli operatori che come al solito svolgono in maniera eccezionale il proprio compito.
Ci sono però polemiche .... e polemiche....
quelle da non fare o da rimandare sono quelle dei presunti colpevoli in questi casi, delle misure di sicurezza non rispettate, ecc....
anche perché per quanto ci sentiamo tutti ... "tuttologi", la maggior parte di noi non ha né le conoscenze e né le competenze per potersi fare un'opinione precisa.
Altra cosa da non fare assolutamente è quella di diffondere nomi di presunte vittime o ospiti della struttura, non ne sa niente chi è sul luogo, figuriamoci chi non si trova sul posto.
Però qualche sassolino dalle scarpe me lo devo togliere nei confronti di quello che viene chiamato giornale satirico francese, ma che in realtà è famoso più per l'attentato terroristico subito il 7 gennaio 2015, rivendicato da al-Qaeda, in cui morirono 12 giornalisti e altre 11 persone rimasero ferite, che per le sue vignette.
Durante quei giorni ovviamente tutti fummo colpiti e tristi per quella vicenda in cui morirono delle persone.
Io non scrissi da nessuna parte "Je suis Chialie" perché a prescindere da come spesso ci si lasci trasportare dalle emozioni, non puoi immedesimarti in qualcosa ed in qualcuno se non ne condividi la linea o, ancora peggio, non conosci affatto.
Dite la verità, prima dell'attentato quanti se l'erano mai cagato sto giornaletto?
Ovviamente c'era il terrore, la morte e quindi era facile schierarsi, ma non vi sembra invece che questi ci giochino un pochino troppo con la morte?
Specialmente ... per quanto ci riguarda .... con i Nostri di morti.... ma pensassero ai mortacci loro! Mi verrebbe da dire
(ah, no l'ho detto! ah.... ma tanto questa è satira!)
Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi sulla sua pagina facebook ha realizzato una mini raccolta di vignette in risposta a Charlie Hebdo.
Così possiamo vedere quale sia il concetto circa gli autori delle vignette francesi,
Ma anche quale sia la risposta che un popolo che si riscopre grande (troppo spesso solo nelle tragedie) può dare,
Mettere i puntini sulle "i" e nello stesso tempo sostenere il lavoro dei ragazzi del soccorso alpino!
mostrare la nostra forza d'animo
Ammirare quelli che chiamiamo eroi, anche se il giorno dopo ce li dimentichiamo
e se tutto ciò non dovesse servire a spiegare nulla.....
beh, a volte senza parole si è molto più espliciti
Comunque le cose serie sono quelle dei ritrovamenti e dei salvataggi,
la speranza è sempre quella di non doverci ritrovare in situazioni simili.
Ad ogni modo quella di Charlie Hebdo non è satira, può essere considerata qualcosa di simile allo sciacallaggio e purtroppo in questi casi già abbiamo i nostri, non abbiamo bisogno di importarne dei nuovi che vivono oltre confine e che tanto non hanno la minima immaginazione.
Del resto pizza, pasta e mafia.... di questo sanno parlare e solo questo ripetono come pappagalli,
si son dimenticati pure di aggiungere il mandolino, ............sti limitati.
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