TUTTO SOLD OUT PER "LA NATIVITA'" DIRETTA DA NILLA PAPPADOPOLI; LA COMMEDIA IN VERNACOLO DI TONINO ABATANGELO VERRA' REPLICATA IL 15 GENNAIO 2017.
Tutto Sold out per le prime due date de "La Natività";
il nuovo lavoro del Gruppo Teatrale "Il Palcoscenico".
il nuovo lavoro del Gruppo Teatrale "Il Palcoscenico".
Al momento sono ancora disponibili i biglietti per la replica del 15 Gennaio 2017, ma credo che non manchi molto anche all'esaurimento dei posti, anche per quella data, sempre al Teatro Angioino in Mola di Bari.
3 Atti in cui l'avventura della coppia si arricchisce con tantissimi personaggi e rappresenta anche numericamente e visivamente la crescita de "Il Palcoscenico".
Marino Maringelli, un Angelo in giacca e cravatta, introduce la storia e ne narra le vicende all'inizio di ogni atto.
La scena si apre con Nicola Desilvio e Stefania Assenti, "Giusepp e Maregghie" che si svegliano in quella che potremmo definire una giornata come le altre, ma che invece si presenta con la notizia del censimento che darà inizio a tutta la storia.
Tra riferimenti e modi di dire nostrani che riprendono i concetti che avevo espresso nel precedente articolo che riguardava questa rappresentazione ( !!!QUI!!! .), ci siamo addentrati sempre più negli stati d'animo e nel miracolo della nascita di Cristo, vera essenza del Natale e ben rappresentata da una foto di Leo Assenti, scattata durante il finale.
Gli attori, tanti, hanno caratterizzato ogni aspetto della vicenda ed ogni possibile stato d'animo o caratteristica delle persone che si incontrano durante il nostro cammino.
Magnificamente diretto da Nilla Pappadopoli, questo gruppo così eterogeneo e di tutte le età ha creato un piccolo microcosmo nel quale ognuno di noi si è potuto riconoscere o quantomeno ha riconosciuto qualcuno che conosce.
Persone buone, altre meno, alcune senza scrupoli, altre che di scrupoli se ne fanno o che convincono gli altri a farsene.
Tutti gli attori hanno dato qualcosa di particolare a questo lavoro che ha portato avanti un canovaccio, magari anche conosciuto, ma che ha fatto seguire la vicenda con trepidazione e con il sorriso sulle labbra.
Il consiglio, quindi, è quello di ritirare al più presto i vostri biglietti presso "La Casetta di Pandizenzero", in Via F. Crispi, 20 - Mola di Bari. (infotel +393312448155).
La commedia in vernacolo molese di Tonino Abatangelo, diretta da Nilla Pappadopoli si piazza immediatamente tra gli eventi che hanno colpito particolarmente per quel che riguarda il periodo natalizio.
Ci sono delle differenze con l'originale, una bicicletta al posto di un mulo, per esempio, una di questa è data dal fatto che è ambientata negli anni '30 con personaggi che parlano il dialetto arcaico delle nostre parti (non solo il molese), ma non a Mola, bensì nei luoghi in cui si svolge il viaggio di Maria e Giuseppe e la nascita di Gesù.
Ci sono delle differenze con l'originale, una bicicletta al posto di un mulo, per esempio, una di questa è data dal fatto che è ambientata negli anni '30 con personaggi che parlano il dialetto arcaico delle nostre parti (non solo il molese), ma non a Mola, bensì nei luoghi in cui si svolge il viaggio di Maria e Giuseppe e la nascita di Gesù.
3 Atti in cui l'avventura della coppia si arricchisce con tantissimi personaggi e rappresenta anche numericamente e visivamente la crescita de "Il Palcoscenico".
Marino Maringelli, un Angelo in giacca e cravatta, introduce la storia e ne narra le vicende all'inizio di ogni atto.
La scena si apre con Nicola Desilvio e Stefania Assenti, "Giusepp e Maregghie" che si svegliano in quella che potremmo definire una giornata come le altre, ma che invece si presenta con la notizia del censimento che darà inizio a tutta la storia.
Tra riferimenti e modi di dire nostrani che riprendono i concetti che avevo espresso nel precedente articolo che riguardava questa rappresentazione ( !!!QUI!!! .), ci siamo addentrati sempre più negli stati d'animo e nel miracolo della nascita di Cristo, vera essenza del Natale e ben rappresentata da una foto di Leo Assenti, scattata durante il finale.
Gli attori, tanti, hanno caratterizzato ogni aspetto della vicenda ed ogni possibile stato d'animo o caratteristica delle persone che si incontrano durante il nostro cammino.
Magnificamente diretto da Nilla Pappadopoli, questo gruppo così eterogeneo e di tutte le età ha creato un piccolo microcosmo nel quale ognuno di noi si è potuto riconoscere o quantomeno ha riconosciuto qualcuno che conosce.
Persone buone, altre meno, alcune senza scrupoli, altre che di scrupoli se ne fanno o che convincono gli altri a farsene.
Tutti gli attori hanno dato qualcosa di particolare a questo lavoro che ha portato avanti un canovaccio, magari anche conosciuto, ma che ha fatto seguire la vicenda con trepidazione e con il sorriso sulle labbra.
I nomi li potete leggere sulla locandina, ma voglio fare alcune considerazioni per qualcuno.
Nicola Desilvio, ormai sembra un attore navigato, nella maniera con cui riempie la scena anche da solo.
Stefania Assenti ha rappresentato perfettamente lo stereotipo d' "a femmn 'ncend" delle nostre latitudini.
Una gioia, innanzitutto, la partecipazione straordinaria di Mariella Capotorto; anche dalle piccole cose, si vede che si tratta di una professionista.
Isabella Gaudiuso, ancora una volta, mi insegna cosa sia il teatro ogni volta che la vedo recitare;
Stefano Difonso, per la prima volta "fasc u ngazzus";
Isa Colucci, sembra che parli in prima persona;
Potrei elencarli tutti, dall'albergatrice insensibile allo stato di Maria, alle donne che indirizzano la coppia verso la casa presso la quale troveranno la soluzione, dalla fruttivendola che non crede alle verità di Giuseppe, alle donne che chiacchierano con Maria vicino al fuoco, dall'uomo della taverna ai tre amici di Giuseppe....
Potrei elencarli tutti, dall'albergatrice insensibile allo stato di Maria, alle donne che indirizzano la coppia verso la casa presso la quale troveranno la soluzione, dalla fruttivendola che non crede alle verità di Giuseppe, alle donne che chiacchierano con Maria vicino al fuoco, dall'uomo della taverna ai tre amici di Giuseppe....
A tutti vanno i miei complimenti perchè, come da tradizione per questa compagnia, sposano ed interpretano testi molto difficili, altre volte per la lunghezza delle parti, questa volta soprattutto per la difficoltà nell'usare i dialetti arcaici.
Insomma, se ve la siete persa nei giorni 29 e 30 Dicembre 2016, potrete porre rimedio il 15 Gennaio 2017.
Però dovrete fare in fretta.
Io vi ho avvisati.
Io vi ho avvisati.
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